Alla fine sono stati pubblicati i nuovi dati delle analisi effettuate sui pozzi che alimentano l’acquedotto di Cernusco. Quelli arrivati (finalmente) da AmiAcque e quelli ritrovati (fortunosamente) della ASL MI2.

Il comitato Bene Comune Cernusco ringrazia il Dipartimento di Prevenzione Medico della ASL MI2 per la tempestività e la disponibilità con cui ha messo a disposizione la sua relazione annuale sul monitoraggio dell’acqua e la responsabile dell’Ufficio Ecologia del comune che ha accolto la nostra sollecitazione a riportare i dati sul sito in modo più rigoroso.

Rimane però ancora aperto il tema della necessità di stabilire procedure certe di trasmissione dei dati dal gestore del servizio idrico e l’amministrazione, oltre che un’informazione corretta e trasparente nei confronti della cittadinanza. Auspichiamo che l’incontro che si svolgerà il 23 aprile fra AmiAcque ed il sindaco Comincini, insieme agli assessori Marchetti e Zacchetti vada in questo senso. Di più, riteniamo che sia necessario che tale intesa venga aperta a tutti i soggetti coinvolti, comprendendo quindi anche cittadini ed associazioni, proprio per dare pienezza di senso all’acqua bene comune.

Occorre quindi lavorare su più livelli: il piano di controllo sulla qualità, il piano della comunicazione, il piano delle azioni. Ciascuno dei soggetti coinvolti (gestore, comune, associazioni) deve fare la sua parte e nello stesso tempo impegnarsi a collaborare con gli altri.

E’ importante che si conoscano quali sono i pozzi in esercizio, la periodicità con cui vengono effettuati i controlli,  i volumi di acqua coinvolti per i diversi usi. La trasmissione dei dati va effettuata in tempi certi, così come la loro pubblicazione sul sito del Comune. 

Alla trasparenza devono affiancarsi informazione e sensibilizzazione per un uso sicuro e responsabile dell’acqua. Infine, ma non ultime, azione concrete volte alla sua tutela e conservazione.

A questo riguardo occorre mettere in campo un progetto sinergico di azioni positive volte alla riduzione dei consumi, l’utilizzo dei pozzi di prima falda e la realizzazione di una rete per il riutilizzo delle acque reflue per gli usi non domestici.

Si tratta di obiettivi importanti verso i quali chiediamo l’impegno dell’amministrazione, del gestore del servizio, ma soprattutto l’aiuto di tutti cittadini e le associazioni della città. Perché l’acqua è un bene comune, non solo per noi, ma per quelli che verranno dopo di noi.

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