Il punto più basso delle relazioni fra cittadini ed amministrazione.

L’assemblea del 17 maggio dello scorso anno. Convocata per presentare ai cernuschesi le nuove modalità di raccolta differenziata a sole due settimane dall’entrata in vigore.

Sindaco ed assessore all’ecologia hanno illustrato il sacco rosso, pomposamente e falsamente chiamato ecuo, attraverso la presentazione di un dossier basato su dati forniti dal gestore del servizio, poi rivelatisi inesatti.

Mai si era visto il comandante dei vigili tenuto in piedi ai margini del tavolo dei relatori – immagine più esplicita di qualsiasi parola – come se si temesse la sollevazione popolare. Che non c’è stata. Dai cittadini sono arrivate invece richieste di chiarimenti e segnalazioni di criticità. Tutte respinte con sussiego, a partire  dalla notazione sulla mancanza dei dispositivi amministrativi a copertura del servizio, emessi poi in tutta fretta per rimediare. Per di più con una relazione tecnica di corredo copiata da quella usata per l’analogo provvedimento del comune di Brugherio dell’anno precedente.

La riduzione del numero di raccolte, la riperimetrazione delle zone, l’introduzione del sacco rosso (blu per le utenze non domestiche) per i rifiuti indifferenziati, le ore di coda per il ritiro presso gli sportelli comunali dei sacchi rossi contingentati  sono state spacciate per sperimentazione verso la tariffa puntuale.  E l’unico momento di confronto con i cernuschesi è stato usato come occasione di propaganda e promozione dell’attività del nuovo gestore del servizio di igiene urbana, piuttosto che momento di ascolto e ricezione delle esigenze dei cittadini.

Ad un anno di distanza nulla è stato fatto da parte dell’amministrazione per rimediare a quella profonda frattura segnata dall’assemblea dello scorso 17 maggio. Al contrario i cittadini cernuschesi, nonostante l’irrisione cui sono stati sottoposti dal presidente di CEM Ambiente, non hanno attuato la temuta sollevazione ma hanno incrementato la raccolta differenziata.

Anzi c’è una cosa che è stata fatta: la tassa sui rifiuti quest’anno ha subito una diminuzione di circa il 10% dovuta proprio ai minori costi del servizio di igiene urbana legati alla maggiore quantità di rifiuti differenziati.

Nessuna delle misura di solidarietà avanzate nell’assemblea del 17 maggio e segnalate in questi mesi è stata adottata:

  • pannolini, pannolini e presidi sanitari vanno conferiti nel sacco rosso e si poteva prevedere una raccolta dedicata, come accade in molti altri comuni;
  • punti di raccolta cittadini per alcune tipologie di rifiuto (ad es. olio vegetale, sughero) per facilitare quei cittadini che non possono recarsi in auto alla piattaforma ecologica;
  •  promozione azioni positive volte alla riduzione degli imballaggi da parte degli esercizi commerciali del territorio con meccanismi premiali per l’introduzione di aree per la distribuzione dei prodotti alla spina, la predisposizione di raccolta di alcune tipologie di rifiuti, per l’utilizzo di imballi e la vendita di prodotti (tipo lettiere per gatti) a maggiore sostenibilità ambientale;
  • riduzione della quota variabile per chi usa la compostiera;
  • riduzione/abolizione della tariffa per alcune categorie in difficoltà;
  •  incentivi per l’adeguamento dei locali condominiali adibiti allo stoccaggio dei rifiuti per quegli immobili che ne sono privi;
  • incremento dell’orario di apertura della piattaforma ecologica.

In molti avrebbero preferito spendere qualche euro in più pur di avere questi servizi garantiti a chi ne ha bisogno.

E’ inoltre mancata una visione complessiva – un vero e proprio “piano per i rifiuti” – utile a costruire sinergia fra cittadini ed istituzioni, attraverso processi coordinati fra assessorati:

  • assessore al bilancio per una valutazione delle priorità e compatibilità economiche dei servizi solidali proposti
  • assessore all’istruzione per la collaborazione con le scuole di programmi di informazione e divulgazione;
  • assessore al commercio per la promozione delle azioni positive;
  • assessore all’urbanista per gli adeguamenti edilizi
  • assessore ai servizi sociali per le situazioni di difficoltà
  • assessore all’ecologia per la verifica ed il controllo del gestore del servizio
  • sindaco per il coordinamento complessivo.

Tutto questo è mancato, come è mancato l’osservatorio sui rifiuti, che avevamo subito proposto lo scorso anno in modo da avere il quadro davvero oggettivo dell’andamento del servizio.

Come pure sono mancati i riscontri alle indicazioni sui dati della raccolta differenziata forniti al comune dal gestore. Neppure di fronte alle evidenti discrepanze di tali dati rispetto a quelli regionali dell’ARPA, dimostrate dalle analisi puntuali condotte da alcuni cittadini e soci del nostro comitato, l’amministrazione non ha voluto fare chiarezza e rispondere alle sollecitazioni.

La gestione dei rifiuti è un affare da milioni di euro, che coinvolge il benessere e la salute dei cittadini. Solo una gestione del servizio attenta, efficace, solidale e trasparente ne garantisce il buon funzionamento. Anche di questo occorre tener conto nel valutare chi sceglieremo per amministrare la città nei prossimi anni.

 

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