L’erba tagliata, i rifiuti raccolti, non ci voleva poi molto: qualche ora di lavoro svolta da un gruppo di volenterosi ed il parco degli Aironi o, almeno, la porzione che va dalla piazzola d’ingresso sino al margine del lago è tornata agibile.
In un venerdì d’autunno  i volenterosi sponsorizzati da Insieme per crescere (iniziativa di marketing promozionale del progetto Carosello)  hanno dimostrato come ci si possa prendere il parco, letteralmente. Il parco infatti, lasciato in stato di colpevole abbandono dall’amministrazione comunale che da anni non ne cura più la manutenzione, non era quasi più accessibile a causa degli alberi caduti e della vegetazione che ne ha invaso i sentieri.
Quello che oggi si chiama parco degli Aironi è ciò che rimane della vecchia cava Merlini di sabbia e ghiaia a Nord Ovest di Cernusco. L’intensa estrazione senza regole degli anni passati dei preziosi sedimenti, testimonianza di un antico antico alveo fiuviale, ha lasciato fronti di cava verticali ed un lago, prodotto dalla risalita della falda. Terminato il periodo di coltivazione, l’area venne ceduta nel 1996 al comune e trasformata in un parco pubblico.
Luogo privilegiato di svago per pescatori e boy scout, da dieci anni a questa parte l’amministrazione non se ne è più curata. Così l’erba è cresciuta, le staccionate a protezione delle sponde sono marcite, gli alberi non sono più stati controllati, quelli mal piantumati sono caduti e mai più rimossi dai sentieri, i rifiuti portati via senza periodicità. E poiché abbandono chiama abbandono, vi si trovano sempre più rifiuti di tutti i tipi.
Non ci si spiega il motivo di tale incuria, specie se si considera che a poca distanza un’area con le stesse caratteristiche, la vecchia cava Increa, è stata invece trasformata dal comune di Brugherio in un parco che richiama moltissime persone.
Perché non realizzare un ambiente analogo, anzi collegare le due realtà vicine, che fanno pure del Parco Locale di Interesse Sovracomunale Est delle Cave?
La mancanza di risorse non può essere la giustificazione: Cernusco è un comune ricco che per le opere pubbliche spende – giustamente – molta parte del suo bilancio per rendere la città più accogliente. Eppure il parco degli Aironi è stato dimenticato e messo da parte.
Uno dei motivi dell’abbandono può essere legato ai progetti previsti su quell’area al centro di ingenti interessi immobiliari privati. Era quindi essenziale cancellarne la funzione di parco pubblico per sminuirne il valore sociale. Nessuna comunità permetterebbe la vendita di un parco che apprezza e frequenta, mentre di un luogo abbandonato e sconosciuto ci si sbarazza facilmente.
Ha quindi buon gioco l’operatore immobiliare a dichiarare che “ora il Parco degli Aironi, non è utilizzabile a causa di alberi divelti, rifiuti abbandonati ed incuria generale. Noi crediamo che lasciandolo in queste condizioni non potrà essere vissuto da nessuno, tantomeno dalle nuove generazioni. Occorre un intervento concreto; la pulizia che abbiamo realizzato il 6 ottobre è stato un primo passo. Il nostro progetto prevede di riqualificarlo, interconnetterlo agli altri parchi della zona per creare un sistema dei parchi unico nel suo genere e accessibile dal tetto verde costruito sulla nuova ala del centro (che aggiungerà 20 mila mq di area verde)“.
E così arriva il mecenate di turno a fare quello che per venti anni avrebbe dovuto fare l’amministrazione. La pulizia del parco usata come marketing commerciale e come forma preliminare di occupazione dell’area.

Augusto tende la mano alla res publica per farla rialzare

Nulla di nuovo, la figura del mecenate è antica e piena di luci ed ombre.
Augusto ad esempio, rempì di marmi la Roma che aveva trovato di mattoni, ma il prezzo questa trasformazione fu la libertà dei cittadini. Su un aureo del 12 d.C. l’iscrizione “Res publica restituta” ( e cioè la repubblica restaurata”) viene resa esplicita con la figura della Res Publica in ginocchio, mentre Augusto le dà una mano per sollevarla: egli uccide la Repubblica perché ne ha condizionato la resurrezione.
Così il prezzo del recupero del parco degli aironi sarà possibile solo a condizione che diventi parte del progetto -privato – di ampliamento del centro commerciale.
Al contrario di ciò che si legge su Insieme per crescere, le nuove generazioni saranno davvero private del parco se questo verrà venduto e sottratto al patrimonio della comunità.
Per impedire che il parco degli Aironi si trasformi nel parco dell’Eurocommercial è necessario che la comunità se ne riappropri, ne ri-occupi lo spazio, che il parco ritorni a svolgere la sua funzione sociale, riconosciuta dai cittadini.
Il primo appuntamento sarà il prossimo 28 ottobre, naturalmente al parco degli Aironi con iniziative promosse in coordinamento fra i comuni di Carugate e Cernusco.

 

 

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