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Undicesimo: non provocare – Verdi visioni o verdi provocazioni?

CLIMA E URBANIZZAZIONE NELLA CITTA’ DEL FUTURO è il tema guida in cui si articolano due approfondimenti organizzati dalla commissione biblioteca del comune di Cernusco in collaborazione con LAND, un prestigioso studio di architettura del paesaggio. Il primo si è svolto giovedì 24 febbraio ed aveva come tema “La transizione verde di Milano nella decade della sostenibilità: dai giochi olimpici invernali del 2026 ai grandi progetti di rigenerazione urbana”.

Al breve saluto dell’Assessore Luciana Gomez è seguita una lunga introduzione a cura di Carla Daturi, vice presidente della Commissione Biblioteca, che ha raccontato la storia di LAND, descrivendone i principi e valori a cui si ispira, il ruolo e il contributo del suo fondatore Andrea Kipar, con nutrito corredo di citazioni agiografiche. La parola è poi passata a Francesca Villa, Project Manager dello studio, che ha illustrato nuovamente e largamente i principi alla base del loro approccio, per poi fare una carrellata di progetti realizzati o in via di realizzazione nella Città Metropolitana di Milano (fra questi Porta Nuova e Bicocca a Milano).

Non serve riportare qui quanto esposto durante l’incontro: per averne un’idea potete semplicemente consultare il loro sito web, perché di comunicazione istituzionale si è fondamentalmente trattato*. 

Di fatto abbiamo assistito a uno spot promozionale di più di un’ora, ove le relazioni fra il clima e l’urbanizzazione non sono state analizzate e la transizione verde dai giochi olimpici invernali del 2026 ai grandi progetti di rigenerazione urbana è declinata come verniciatura di verde ai grandi progetti immobiliari realizzati ed in fase di realizzazione a Milano.

Non c’era un moderatore terzo e neutrale che potesse portare all’attenzione anche eventuali criticità, non c’era un tecnico che potesse esprimere valutazioni oggettive sui progetti o proporre modelli alternativi, nessun intervento di stimolo al dibattito da parte di esponenti della nostra amministrazione. 

Un incontro monorelatore, un palcoscenico allestito dall’amministrazione per un privato che ha potuto parlare per più di un’ora senza alcuna possibilità di contraddittorio su un tema oggettivamente delicatissimo, in cui interesse pubblico e privato sono il più delle volte in netto contrasto. 

Tant’è che alla domanda: “Lo studio LAND ha firmato anche la parte paesaggistica del progetto dell’ampliamento del centro commerciale Carosello, che di sostenibile a nostro parere ha ben poco: su questo che cosa ci può dire?” la risposta è stata: “Non rispondo perché ritengo la sua domanda una provocazione”. E qui, possiamo dire, il re è rimasto se non nudo in mutande… 

Perché, al contrario, la provocazione nei confronti della comunità di Cernusco è stata chiamare a raccontare la rigenerazione urbana chi ha collaborato al progetto di espansione del centro commerciale Carosello che, ricordiamo, sarebbe stato realizzato a spese del parco degli Aironi e che è stato accantonato proprio grazie alla tenace opposizione di cittadini ed associazioni che hanno messo in luce l’insostenibilità dell’intervento.

il progetto del carosello con il tetto verde e la pista ciclabile sopraelevata
da RELAZIONE DESCRITTIVA GENERALE – AdP Carosello – Eurocommercial Properties

E’ evidente che incontri così strutturati non possono portare valore aggiunto alla riflessione pubblica sui temi della tutela del territorio e dello sviluppo sostenibile di Cernusco sul Naviglio.

Lo studio LAND fa il suo lavoro, risponde alla committenza, ma l’amministrazione pubblica deve tutelare gli interessi generali, non quelli privati. 

In un’epoca di mistificazione in cui perfino i menù di McDonald sono presentati senza remore come bilanciati o in cui le oil company si proclamano paladine della transizione ecologica, è necessario prestare estrema attenzione a contenuti e messaggi che ci vengono proposti ed è un segnale grave se un’amministrazione pubblica non coglie tali contraddizioni o, peggio, se ne fa partecipe, lasciando così spazio agli interrogativi sul perché lo abbia fatto. 

Il prossimo incontro sarà  giovedì 3 marzo (Città di piccole dimensioni dell’area metropolitana: le infrastrutture verdi blu come risposta al cambiamento climatico).

Alla prossima puntata

verdi visioni metropolitane

*la registrazione della sola relazione di F. Villa è disponibile sul canale you tube della biblioteca https://youtu.be/XZj8sC-VCvY

Vedi alla voce compensazione ambientale

La compensazione ambientale è uno dei cardini su cui si basa l’accordo fra le amministrazioni di Carugate e Cernusco sul Naviglio per l’ampliamento del centro commerciale Carosello. Un accordo, appunto, rispetto al quale un bene comune sacrificato, sia esso il territorio, il paesaggio, i corridoi ecologi o la salute dei cittadini  viene “compensato”. E’ un esempio di urbanistica contrattata, dove gli attori in campo (proprietà del Carosello ed amministrazioni) patteggiano il presente senza preoccuparsi del futuro.

Pensiamo sia utile il riepilogo di dove abbiamo già parlato di compensazione ambientale legata al Carosello.

Carosello ed il culmine dell’ipocrisia: Sulla compensazione ambientale mediante la cessione al comune di Cernusco di aree verdi di 4 mq per ogni mq di SLP edificata abbiamo già segnalato numerose criticità: le plusvalenze fiscali delle transazioni legate alla duplice transizione dei terreni (cessione da privato ad Eurocommercial, successiva cessione a titolo gratuito al comune di Cernusco) e la discrezionalità legata all’individuazione selettiva dei terreni oggetto della transazione da parte dell’amministrazione. Soprattutto la leva economica applicata ad un bene pubblico deve essere complementare a quella regolativa ed usata come estrema ratio e  solo dopo aver definito in via preliminare gli obiettivi di consumo di suolo che si vuole perseguire. In questo modo si potrà valutare se un intervento rientra o meno in quegli obiettivi e l’eventuale compensazione applicabile. Ma Cernusco non ha individuato tali obiettivi, il bilancio sul consumo del suolo non è noto e lo si potrà fare solo a posteriori, dopo che  degli interventi sono stati autorizzati e realizzati. – 7 FEBBRAIO 2017

Carosello: un altro giro di giostra: Si consumerà un po’ di suolo, quel pezzetto di ex cava, quell’area sfigata al margine Nord della città fuori dal tessuto urbano consolidato, lasciata colpevolmente in stato di abbandono, ma è stato previsto un rimedio: verrà “compensata” con altre aree verdi in misura quattro volte maggiore e con la trasformazione a verde di aree originariamente previsti ad edilizia sociale. Ma non si dice che la compensazione ambientale si farà per aree che andranno a produrre generose plusvalenze perché Eucommercial le dovrà acquistare e che avrebbero dovuto essere acquisite direttamente il comune di Cernusco se avesse voluto integrarle nel costituendo Parco della Martesana. –  

Carosello: dieci rilievi sull’ampliamento: 3. La compensazione ecologica (per ciascuno dei metri quadri edificati vengono ceduti al comune 4 mq di aree a servizi) dal punto di vista ambientale non dovrebbe essere utilizzata come prassi, ma solo come estrema ratio, poiché la leva economica applicata ad un bene pubblico dove essere complementare a quella regolativa. Occorre cioè che gli obiettivi di consumo di suolo siano individuati in via preliminare, in modo tale che si possa poi valutare se un intervento rientra o meno in quegli obiettivi e l’eventuale compensazione applicabile.
Cernusco non ha individuato tali obiettivi e quindi il bilancio sul consumo del suolo si può fare solo a posteriori degli interventi autorizzati. – 23 LUGLIO 2014

#Caroselloleaks: a chi giova la compensazione ambientale – 1: la compensazione ambientale preventiva andrebbe usata con molta cautela, solo come rimedio estremo e non come strumento in sanatoria di errori o, peggio, come leva per modifiche degli strumenti urbanistici vigenti – 16 GENNAIO 2015 /

#Caroselloleaks: a chi giova la compensazione ambientale – 2: i riflessi fiscali – 25 FEBBRAIO 2015

Ricominciamo dal suolo: note a margine: Quanto all’istituto della compensazione ambientale, è importante sottolinearne gli elementi di discrezionalità che comporta se non inquadrato – prima degli interventi – all’interno di una pianificazione degli obiettivi di consumo di suolo e valutato rispetto a precisi indici ambientali. In questo caso inoltre, si verrebbe a produrre anche una significativa plusvalenza per le aree richieste per la compensazione che verrebbero acquistate da terzi (come abbiamo già sottolineato qui e qui). 25 MAGGIO 2015

Carosello: un anno dopo: Inoltre la compensazione ambientale volta ad acquisire la proprietà di aree lungo il Naviglio in modo da garantire continuità al parco della Martesana è un elemento di grande opacità per le plusvalenze che genera la cessione/acquisizione fra privati delle aree coinvolte, aggravata dalla discrezionalità con cui l’amministrazione individua queste ultime. A ciò si aggiunge il fatto che il proprietario dei terreni oggetto di compensazione ambientale è anche presidente del consorzio proprietario dei terreni ceduti all’amministrazione sui quali verrà costruito il nuovo polo scolastico. Caso perfetto di conflitto/convergenza d’interessi. – 30 LUGLIO 2015

 

Carosello: un’eredità politica tradita


L’approvazione in consiglio comunale dell’atto d’indirizzo finalizzato all’avvio del procedimento per l’ampliamento del centro commerciale Carosello segna il tradimento di quella cultura politica che ha consentito, a partire dagli anni ’90, di preservare l’Est milanese dallo sviluppo sconsiderato che connota altre aree della provincia di Milano.
La volontà di conservare il territorio aveva visto la convergenza di forze che, pur appartenendo ad orientamenti politici diversi, avevano saputo costruire relazioni e collaborazioni per il bene comune. Il Parco Locale d’Interesse Sovracomunale Est delle Cave è stato uno dei risultati più significativi di questa collaborazione: le aree a Nord di Cernusco, pesantemente interessate da attività di escavazione, venivano inserite in un quadro di tutela paesistico-ambientale in modo da realizzare una continuità del sistema ecologico nord-sud nell’est Milano. E quindi colpisce il vuoto di memoria degli attuali amministratori e politici di Cernusco che stanno svuotando le conquiste del passato trasformandole in vuoti simulacri.
Le vicissitudini dei comuni del PLIS Est delle cave ne hanno allungato l’avvio ma, almeno per Cernusco ove c’è sempre stata continuità amministrativa, colpisce la mancanza di attenzione con cui è stato gestito: è stato lasciato in abbandono, privo di manutenzione e persino di segnalazione. Oggi dall’ampliamento del Carosello sono interessate quelle aree del parco degli Aironi che erano state volutamente tenute fuori nel 2014 dal PLIS e che verranno così vendute per favorire l’interesse di un privato, sebbene il comune di Cernusco abbia i conti in ordine e non avrebbe necessità di fare cassa. Eppure tutti conoscono bene la congestione del traffico in corrispondenza del Carosello e della viabilità di accesso, i problemi di inquinamento legati alle emissioni degli inquinanti a causa del traffico.
Come non vedere che il progetto di ampliamento del Carosello c’è una visione di città che tradisce completamente le scelte del passato.
“Ciò che hai ereditato dai padri, riconquistalo, se vuoi possederlo davvero”, dice Goethe. Per questo l’eredità delle battaglie del passato va difesa e non può essere rinnegata per interessi contingenti di breve periodo.
Emanuele Aquila

Carosello ed il culmine dell’ipocrisia

Arriva nel cuore della notte del 1 febbraio l’approvazione dell’atto di indirizzo per l’ampliamento dell’ampliamento del centro commerciale Carosello messo all’ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di Cernusco.

C’è stata una gran “fretta politica”, sia a Carugate che a Cernusco: far discutere all’una di notte un provvedimento così importante presentato in commissione territorio solo due giorni prima testimonia la fretta di avviare la procedura dell’accordo di programma prima che le elezioni amministrative di primavera cambino troppo gli equilibri politici.

Le vicende che da tre anni a questa parte ne hanno caratterizzato l’iter sono riassunte qui, il nostro giudizio negativo su questo progetto lo abbiamo espresso sin dall’inizio e gli elementi contenuti nell’atto d’indirizzo approvato giovedì scorso non l’hanno modificato,  anzi lo consideriamo persino peggiorativo in alcuni tratti.

Si conserva il tratto di falsificazione con cui viene presentato: sebbene l’Accordo di Programma riguardi l’“ampliamento a regime di circa 31.000 mq di SLP” nell’anti-lingua con cui viene presentato diventa «realizzazione di interventi di riqualificazione territoriale e di adeguamento del sistema della viabilità connessi alla realizzazione di un intervento a carattere commerciale riguardante il centro “Carosello” e le aree ad esso limitrofe».

Come se l’ampliamento fosse la conseguenza e non la causa di tali interventi.

Questo approccio non è casuale, ma risponde all’esigenza di far apparire gli interventi sulla viabilità come necessari ad alleggerire il traffico ipercongestionato dell’area, il prossimo passaggio da parte del comune sarà di dichiararli funzionali al “pubblico interesse” in conferenza dei servizi. Nella realtà è l’ampliamento delle superfici di vendita e quindi l’incremento del numero di clienti (decine di migliaia al giorno) a produrre l’aumento di traffico che andrà a gravare su una viabilità ormai al collasso e non sarà certo il ridisegno di alcuni svincoli a risolvere il problema.

Altro tratto comune è il denaro che entrerà nelle casse del comune grazie al gettito di fiscalità annuale cui si sommano alcuni milioni di euro per la vendita di un pezzo del parco degli Aironi. Un discreto tesoretto, pari ad esempio al costo annuale del servizio di igiene urbana. Ma il nostro comune non è in difficoltà anzi, gli è appena stato assegnato il primo premio per virtuosità di bilancio fra i comuni con più di 10mila abitanti della regione Lombardia. Nessun dissesto da sanare, i suoi abitanti hanno un reddito più elevato della media nazionale, Cernusco potrebbe quindi rinunciare ad un po’ di denaro contingente e non privarsi della porzione del parco degli Aironi su cui verrà realizzata parte dell’ampliamento del Carosello, visto che si tratta di un bene comune che sta nel patrimonio indisponibile.

Il bilancio di consumo di suolo è, invece, in deficit, sebbene non se ne conosca l’entità precisa perché l’amministrazione non ha quantificato le superfici urbanizzate, non ha ancora aggiornato il PGT, né pubblicato il bilancio di mandato. Così per compensare i suoli consumati per l’ampliamento, l’amministrazione “mette a disposizione” un’area di 9400 mq di proprietà comunale originariamente destinata dal PGT ad edilizia sociale trasformandola a verde. E’ sempre significativo quando si aumenta la dotazione di verde, ma questa trasformazione rinnega il criterio guida della “densificazione” del PGT perché avviene all’interno del tessuto urbano consolidato, vale a dire dentro il perimetro della città, mentre l’ampliamento del centro commerciale si fa nell’area suburbana a spese del corridoio ecologico previsto dal PGT.

Sulla compensazione ambientale mediante la cessione al comune di Cernusco di aree verdi di 4 mq per ogni mq di SLP edificata abbiamo già segnalato numerose criticità: le plusvalenze fiscali delle transazioni legate alla duplice transizione dei terreni (cessione da privato ad Eurocommercial, successiva cessione a titolo gratuito al comune di Cernusco) e la discrezionalità legata all’individuazione selettiva dei terreni oggetto della transazione da parte dell’amministrazione. Soprattutto la leva economica applicata ad un bene pubblico deve essere complementare a quella regolativa ed usata come estrema ratio e  solo dopo aver definito in via preliminare gli obiettivi di consumo di suolo che si vuole perseguire. In questo modo si potrà valutare se un intervento rientra o meno in quegli obiettivi e l’eventuale compensazione applicabile. Ma Cernusco non ha individuato tali obiettivi, il bilancio sul consumo del suolo non è noto e lo si potrà fare solo a posteriori, dopo che  degli interventi sono stati autorizzati e realizzati.

Altro elemento negativo è l’ennesimo conflitto tra salute e lavoro: il lavoro non dovrebbe essere usato per giustificare situazioni che contribuiscono a compromettere la salute a causa degli inquinanti legati all’incremento delle emissioni del traffico veicolare.

E ci sono infine elementi di novità che prevedono il finanziamento da parte dell’Eurocommercial di studi sull’impatto (in particolare per quanto riguarda la viabilità, l’ambiente e l’occupazione) che l’ampliamento del centro commerciale porterà sul territorio; di misure compensative per il commercio di vicinato e persino il sostegno alle iniziative e alle realtà sportive, culturali e sociali promosse dai due Comuni.

Come se i precedenti della Montedison e dell’Ilva non avessero insegnato nulla sull’attendibilità delle relazioni pagate dai committenti e come se non si sapesse quanto l’indipendenza delle associazioni sia inversamente proporzionale ai finanziamenti ricevuti.

“Il sistema raggiungerà il culmine dell’ipocrisia, quando le imprese di armi arriveranno a finanziare ospedali per curare i bimbi mutilati dalla guerra”, così si è espresso il Papa domenica sull’eticità del capitalismo. In questo caso si è persino andati oltre perché è l’amministrazione stessa che propone alla proprietà del centro commerciale di finanziare gli studi sull’inquinamento ed i fondi da erogare alle associazioni.

Carosello: gli atti d’indirizzo a confronto

ATTO D’INDIRIZZO 28 LUGLIO 2014 ATTO D’INDIRIZZO 1 FEBBRAIO 2017
1. Le motivazioni sostenute dalla proprietà per la richiesta si possono così sintetizzare: 1.       Le motivazioni sostenute dalla proprietà si possono così sintetizzare:
–      La prossima realizzazione del nuovocentro commercialedi Segrate (175 mila di SLP, il più grande d’Italia, 1.3 miliardi di investimento, 300 negozi di grandi firme) con apertura prevista fra 2017 e 2018; la salvaguardia dell’attrattività del centro commerciale e delle attività ivi locate, e dunque la salvaguardia dei posti di lavoro e la prospettiva di sviluppo con nuovi posti di lavoro; la concorrenza principale da fronteggiare rappresentata da un nuovo centro commerciale a Segrate, di circa 286.000 mq di SLP; inoltre sono previsti altri importanti ampliamenti di centri commerciali che impattano sul bacino di influenza di quello carugatese, quali il centro commerciale di Cinisello Balsamo, 90.000 mq circa di SLP che si andranno ad aggiungere agli attuali 43.000 mq; l’ampliamento del centro commerciale di Orio al Serio con nuovi 30.000 mq di SLP, arrivando a coprire una superficie di 140.000 mq; il nuovo ampliamento del centro commerciale di Arese, che porterà gli attuali 90.000 mq di SLP a 150.000 mq.
–      La concorrenza da fronteggiare;
– La Regione Lombardia ha sospeso la realizzazione di nuovi centri commerciali, eccetto quello di Segrate poiché già autorizzato, consentendo il consolidamento dei centri commerciali esistenti per evitare rischi occupazionali e urbanistici;
–      La prospettiva di sviluppo con nuovi posti di lavoro;
2. La proposta di sviluppo sinteticamente è la seguente: 1.       La proposta di sviluppo presentata dalla proprietà sinteticamente è la seguente:
a) Ampliamento a regimi di circa 31.000 mq, con la seguente ripartizione sui due comuni coinvolti: a) ampliamento a regime di circa 31.000 mq di SLP, con la seguente ripartizione sui due comuni coinvolti:
Cernusco s/N: non superiore a 9.000 mq di SLP di nuova edificazione su un’area di circa 5.000 mq a nord del Parco Aironi; ·    Cernusco sul Naviglio: circa 9.000 mq di SLP di nuova edificazione su un’area di circa 5.000 mq a nord del Parco Aironi;
 Carugate: circa 22.000 mq SLP di nuova edificazione e circa 8.000 mq SLP di ristrutturazione edilizia (demolizione di parte del centro esistente e sua ricostruzione), riutilizzando spazi commerciali e parcheggi; ·    Carugate: circa 22.000 mq di SLP di nuova edificazione, riutilizzando principalmente spazi commerciali, parcheggi e un’area verde di circa 600 mq;
b) Riqualificazione della viabilità mediante gli interventi di seguito riassumibili: b) riqualificazione della viabilità mediante:
·          In aree comprese nei comuni di Cernusco sul Naviglio e di Carugate: adeguamento della viabilità in ingresso ed egresso dalla tangenziale Est come di seguito indicato: ·    la realizzazione di un nuovo ingresso-uscita al centro commerciale;
o     In direzione Milano/Venezia con realizzazione di nuova rotatoria costituente l’ingresso nord alle strutture commerciali con realizzazione di nuovo ponte a scavalco della Tangenziale; ·   l’ampliamento del sovrappasso sulla Tangenziale Est mediante l’aggiunta di una corsia per ogni senso di marcia;
o     In direzione Venezia/Milano con realizzazione di apposite corsie di ingresso ed uscita a livello, a valle della quale si articola una viabilità di servizio, costituita da percorsi di collegamento alle due entrate/uscite e da due rotatorie, una centrale di distribuzione e una di collegamento con la SP121; ·   l’eliminazione della contrapposizione dei flussi veicolari in uscita dalla Tangenziale Est direzione MilanoNenezia e di quelli provenienti da Carugate, sgravando la rotatoria fronte centro commerciale posta lungo la SP208 e di conseguenza migliorando le condizioni di traffico sulla SP121 perimetrale al centro abitato di Carugate;
·   la realizzazione di una nuova rotatoria nel Comune di Brugherio;
·          L’attuazione della nuova viabilità comporterà:
o     Investimenti per circa 10 milioni di euro;
o     Realizzazione del terzo accesso al centro commerciale ad ovest, dalla tangenziale EST;
o     La previsione, a regime, della riduzione del 10% circa del traffico sulla SP121 /via Verdi
c) Sviluppo occupazionale con la creazione di circa 250 nuovi posti lavoro e la salvaguardia dei 1.100 lavoratori attuali c)       sviluppo occupazionale con la creazione di almeno 320 nuovi posti lavoro e la salvaguardia dei 1.514 lavoratori attuali;
f)        utilizzo di fonti energetiche alternative e pulite per provvedere al fabbisogno di climatizzazione estivo ed invernale, in misura superiore a quanto previsto dai regolamenti edilizi vigenti e comunque in misura superiore a quanto previsto dalle normative di settore nazionali e regionali vigenti.
Nel valutare la richiesta l’Amministrazione comunale di Cernusco ha tenuto conto di quanto segue: Visto che, per valutare la richiesta, le Amministrazioni Comunali coinvolte hanno reputato rilevante:
1 L’area dall’intervento sita in Comune di Cernusco s/N può considerarsi non strategica nella pianificazione urbanistica del Comune, dato che l’impianto del PGT vigente non subisce stravolgimenti
2.       l’adeguata cura dell’impatto paesaggistico-ambientale;
2 Lo sviluppo occupazionale; 3.       lo sviluppo occupazionale con una significativa attenzione al territorio di riferimento del centro commerciale ed il contestuale mantenimento degli attuali livelli occupazionali, anche con particolare riguardo all’indotto generato dalla presenza del centro commerciale stesso;
3 Le risorse da cessione d’area;
4 Le risorse dirivanti da oneri di urbanizzazione; 5.     le risorse derivanti da oneri di urbanizzazione, da utilizzare per il Comune di Cernusco sul Naviglio nell’ambito della programmazione triennale degli investimenti comunali;
4.       l’importanza complessiva delle misure compensative e/o di mitigazione:
·    la riqualificazione del Parco degli Aironi di Cernusco sul Naviglio e del parco urbano di Carugate e la loro unificazione mediante interramento della strada che oggi conduce al centro commerciale provenendo da Cernusco sul Naviglio: tale intervento renderebbe effettivamente fruibile tale area verde oggi poco utilizzabile a causa della sua conformazione e delle caratteristiche originarie;
5 Le risorse da IMU; 6.     le risorse da gettito fiscale;
6 Il miglioramento della viabilità; 1.       il miglioramento della viabilità;
7 L’importanza complessiva delle contropartite da ottenere:
a)    La riqualificazione del Parco degli Aironi e l’unificazione di tale parco con il limitrofo parco di Carugate; d)      collegamento e riqualificazione del Parco degli Aironi di Cernusco sul Naviglio e del parco urbano di Carugate adiacente alla SP121;
e)      implementazione e miglioramento del collegamento tra il parco urbano di Carugate ed il centro abitato, attualmente costituito da un sottopasso;
b)    Una compensazione ambientale determinata in 4 mq di verde per ogni mq di SPL commerciale edificato; ·    una compensazione ambientale mediante la cessione al Comune di Cernusco sul Naviglio di aree verdi nella misura non inferiore a 4 mq per ogni mq di SLP da edificarsi o, in alternativa, l’impiego di pari risorse economiche necessarie all’acquisizione di aree verdi ovvero di superfici già edificate da trasformarsi in aree con funzioni paesaggistico-ambientali. L’acquisizione avverrà previa perizia asseverata.
c)    Il sostegno della mobilità dolce; ·    il sostegno alla mobilità dolce;
d)    Le risorse per il commercio locale;
L’Accordo di Programma dovrà prevedere: L’eventuale Accordo di Programma dovrà prevedere:
1 Per gli aspetti di carattere generale: I. Per gli aspetti di carattere generale:
·       Il percorso istruttorio, promuovendo percorsi di partecipazione dei portatori di interesse (commercianti,imprese, terzo settore, associazioni ambientaliste) e della cittadinanza; ·    un percorso istruttorio che potrà essere aperto alla partecipazione guidata dei portatori di interesse (commercianti, imprese, terzo settore, associazioni ambientaliste) e della cittadinanza;
·       Il rispetto delle indicazioni e dei valori del PGT vigente, volte a tutelare il paesaggio e il territorio e in particolare le aree verdi anche mediante lo strumento della compensazione ambientale; ·    la tutela del paesaggio e del territorio;
·       L’individuazione di risposte concrete al bisogno di lavoro in questo periodo di crisi, con particolare attenzione all’occupazione giovanile; ·    la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e la prospettiva di sviluppo con nuovi posti di lavoro;
·    il vincolo ad aprire al pubblico le aree di nuova edificazione solo a seguito del completamento e del collaudo delle opere viabilistiche previste nell’Accordo di Programma;
·       Il sostegno al commercio locale in quanto cuore sociale e culturale della città; ·    il sostegno al commercio di vicinato mediante misure economiche compensative;
·                  l’impegno unilaterale della proprietà del centro commerciale a non concedere spazi commerciali per agenzie di scommesse, sale bingo, sale giochi-slot machine (VLT), ambienti dedicati all’installazione degli apparecchi VLT
·                  l’impegno da parte della proprietà a finanziare studi autonomi, coordinati e incaricati dai Comuni di Carugate e Cernusco sul Naviglio, sul futuro impatto che l’ampliamento del centro commerciale porterà sul territorio (in particolare per quanto riguarda la viabilità, l’ambiente e l’occupazione), da definire in sede di Accordo di Programma.
2 Per gli aspetti di viabilistici: Per gli aspetti viabilistici:
·       La realizzazione, a totale cura del proponente, delle modifiche ed integrazioni viabilistiche, per contribuire a ridurre lo stato di congestione che si verifica sulla SP121 e sulla viabilità di Cernusco s/N posta a sud del complesso del centro commerciale come descritto in premessa; ·    la realizzazione, a totale cura del proponente, delle modifiche ed integrazioni viabilistiche, per contribuire a ridurre lo stato di congestione che si verifica sulla SP208 e SP121 e sulla viabilità di Carugate posta a est del complesso del centro commerciale come descritto in premessa;
·       L’area di Cernusco s/N individuata come agricola-strategica nel PTCP vigente qualora la Regione lo consentisse, potrà esssere destinata unicamente a viabilità, con esclusione di ogni altra destinazione, utilizzo ed edificazione, ivi compresi distributori di carburante, autolavaggi e simili, salvaguardando per quanto possibile le aree verdi;
·       Lo sviluppo di una viabilità dolce mediante il miglioramento, la nuova dotazione e la cura di piste ciclabili integrate con la rete esistente che colleghino il centro commerciale con l’abitato; ·    lo sviluppo di una mobilità dolce mediante il miglioramento, la nuova dotazione e la cura di piste ciclabili integrate con la rete esistente che colleghino il centro commerciale con l’abitato di Carugate e che integrino la rete esistente di collegamento tra Carugate e Cernusco sul Naviglio, includendo anche il parco urbano di Carugate, il Parco degli Aironi di Cernusco sul Naviglio ed il Parco lncrea di Brugherio;
·    la realizzazione di un nuovo collegamento ciclopedonale tra Carugate e Brugherio;
·    la creazione di un tavolo di lavoro permanente tra Amministrazione comunale di Carugate e gli esercizi commerciali, in particolare quelli a grandi superfici di vendita, il cui traffico veicolare indotto grava sulla SP208 e SP121, al fine di ottimizzare le modifiche viabilistiche al servizio di tutta l’area;
·    interventi di mitigazione ambientale, da valutare in sede di Accordo di Programma.
3 Per gli aspetti edilizi: 3. Per gli aspetti edilizi:
·         Ampliamento a regime di circa 31.000 mq con seguente ripartizione sui due comuni coinvolti: ·    ampliamento a regime di circa 31.000 mq con seguente ripartizione sui due Comuni coinvolti:
a) Comune di Cernusco s/N: edificazione di nuova SLP non superiore a 9.000 mq, su un’area da cedersi da parte del Comune di Cernusco s/N posta a nord del Parco degli Aironi, in adiacenza al laghetto di cava esistente con edificazione su due livelli e due piani interrati, per una superficie coperta di circa 5.000 mq; b)      Cernusco sul Naviglio: circa 9.000 mq di SLP di nuova edificazione su un’area di circa 5.000 mq a nord del Parco Aironi.
b) Comune di Carugate: circa 22.000 mq SLP di nuova edificazione e circa 8.000 mq SLP di ristrutturazione edilizia (demolizione di parte del centro esistente e sua ricostruzione), riutilizzando spazi commerciali e parcheggi; a)      Carugate: circa 22.000 mq di SLP di nuova edificazione, riutilizzando principalmente spazi commerciali, parcheggi e un’area verde di circa 600 mq;
4 Per gli aspetti economici: 4. Per gli aspetti economici:
·         Cessione dell’area di proprietà comunale di circa 9.000 mq, da valutarsi con perizia giurata, comunque con una stima di introito non inferiore ad € 3.500.000,00 al netto di ogni imposta e tassa, che resteranno comunque a carico dell’operatore; ·    Cessione dell’area di proprietà comunale di circa 5.000 mq, da valutarsi con perizia giurata, comunque con una stima di introito non inferiore ad euro 3.500.000, al netto di ogni imposta e tassa, che resteranno a carico del proponente;
·         Interventi a favore del commercio locale tramite un’allocazione periodica di risorse a disposizione del Distretto del Commercio Locale; ·    interventi a favore del commercio locale tramite un’allocazione periodica di risorse economiche a disposizione — per il Comune di Cernusco sul Naviglio — del Distretto del Commercio Locale, per tutta la durata dell’attività del centro commerciale sul territorio, oltre alle compensazioni economiche già dovute per legge;
·    sostegno alle iniziative e alle realtà sportive, culturali e sociali promosse dai due Comuni;
·         Applicazione degli oneri di urbanizzazione con le tariffe più alte in uso nei due Comuni coinvolti; ·    applicazione degli oneri di urbanizzazione con le tariffe più alte in uso nei due Comuni coinvolti.
5 Per gli aspetti paesaggistici ed ambientali: 5. Per gli aspetti paesaggistici ed ambientali:
·     conferma dell’impegno del Comune di Cernusco sul Naviglio a conferire all’interno dell’Accordo di Programma una superficie di circa 9.400 mq di proprietà comunale, già destinata dal PGT ad edificazione residenziale, rinunciando al progetto là previsto e riservando l’area stessa a verde;
·         Compensazione ambientale mediante la cessione al Comune di Cernusco sul Naviglio di aree a servizi di cui all’Art. 14 del Piano delle Regole del PGT, comunque nella misura non inferiore a mq 4 di cessione a fronte 1 mq di edificazione (SLP); ·    una compensazione ambientale mediante la cessione al Comune di Cernusco sul Naviglio di aree verdi nella misura non inferiore a 4 mq per ogni mq di SLP edificata, previa perizia asseverata, secondo quanto previsto dall’art.14 del Piano dei Servizi;
·         Interventi ad esclusiva vocazione naturalistica del Parco degli Aironi e rinaturalizzazione e consolidamento delle sponde del lago ex-cava; ·    interventi ad esclusiva vocazione naturalistica all’interno del Parco degli Aironi e rinaturalizzazione e consolidamento delle sponde dell’ex lago di cava;
·         Integrazione del Parco degli Aironi con l’attuale parco sito in Comune di Carugate a ridosso del centro commerciale; ·    unione del Parco degli Aironi di Cernusco sul Naviglio con il parco urbano di Carugate, in modo tale da rendere i due parchi un’unica area verde, meglio fruibile dai cittadini;
·         Manutenzione ordinaria e straordinaria del Parco degli Aironi a carico dell’Operatore per tutto il tempo in cui sarà operative il centro commerciale. ·    riqualificazione ex-novo, manutenzione ordinaria e straordinaria del parco che si verrà a creare in seguito all’unione del Parco degli Aironi di Cernusco sul Naviglio e del parco urbano di Carugate, a carico dell’Operatore per tutto il tempo in cui sarà operativo il centro commerciale (con convenzione da definire), compreso l’interramento della viabilità comunale di accesso al centro commerciale dalla SP121, nonché il sistema di illuminazione relativo (strada e parco), per la parte di consumi e manutenzione ordinaria e straordinaria;
·         Realizzazione dell’intervento commerciale con estrema attenzione all’inserimento paesaggistico, con particolare riguardo alla facciata che verrebbe realizzata sul Parco degli Aironi fronte lago cava, anche secondo indicazioni vincolanti fornite dal Comune. ·    realizzazione dell’intervento commerciale con estrema attenzione all’inserimento paesaggistico, anche secondo indicazioni condivise fornite dai Comuni, con particolare riguardo all’impatto paesaggistico della nuova costruzione sul parco urbano e sul Parco degli Aironi;
·    impegno da parte della proprietà ad effettuare interventi di mitigazione ambientale, mediante piantumazioni e interventi di ingegneria naturalistica;
·    impegno, da parte della proprietà, a finanziare insieme all’Amministrazione comunale di Carugate un intervento specifico nei confronti delle cause principali di inquinamento.
6. Per gli aspetti legati al trasporto:
·    impegno unilaterale della proprietà del centro commerciale a partecipare, per la quota in carico al Comune di Carugate, alle spese per l’affidamento di studi di fattibilità del prolungamento della linea metropolitana MM2 o di altre forme di trasporto ad essa alternative;
·    impegno unilaterale della proprietà del centro commerciale, qualora ci fosse la possibilità di un prolungamento della linea metropolitana (o di forme di collegamento alternative) che riguardasse il Comune di Carugate, a compartecipare con gli altri operatori interessati, ai costi di realizzazione di tale opera, con particolare riguardo alla costruzione della stazione;
·    implementazione di forme di trasporto integrative ai servizi attualmente disponibili sul territorio carugatese, in particolare per collegare Carugate con territori ad oggi poco o per nulla raggiunti, quali Milano e Monza;
·    realizzazione di stazioni di ricarica per auto elettriche all’interno del parcheggio del centro commerciale.

Carosello: un altro giro di giostra

 

Carosello: mai nome fu più azzeccato. Quello che fu il primo centro commerciale costruito in Italia nel 1972, allo svincolo Carugate della tangenziale Est, è stato chiamato Carosello dalla Eurocommercial, società olandese che lo ha rilevato nel 1997 e che da qualche anno vuole ingrandirlo, nonostante i vincoli urbanistici dei comuni di Carugate e Cernusco non lo permettano.

Il progetto prevede l’aumento delle superfici commerciali a spese di una porzione grande quanto un campo di calcio del Parco degli Aironi, una cava di inerti dismessa donata dai cavatori al comune di Cernusco il cui lago di risulta è diventato un parco dove nidificano gli aironi, ma in stato di abbandono per mancanza di manutenzione da parte dell’amministrazione. Verrebbero inoltre utilizzate una parte delle aree di parcheggio che si trovano nel comune di Carugateche il cui territorio è ormai “saturo” di centri commerciali.

L’Eurommercial, proprio per superare tali vincoli, aveva chiesto nel 2014 ai due comuni di avviare un accordo di programma in regione. In cambio ci sono un po’ di milioni di euro e la promessa di qualche posto di lavoro.

Sebbene l’accordo di programma preveda che gli interlocutori siano la proprietà, le rappresentanze del commercio e degli utenti e le amministrazioni coinvolte, i sindaci di Carugate e Cernusco hanno preferito far approvare dai propri consigli comunali degli atti di indirizzo (luglio 2014), non necessari al procedimento, ma a  copertura della loro adesione.

L’accordo di programma è però rimasto fermo in regione per due anni, sino al maggio 2016 quando con una forzatura procedurale, Umberto Gravina, sindaco di Carugate, comune capofila ed ormai in scadenza di mandato, ha convocato la conferenza dei rappresentanti, primo passaggio per l’accordo di programma. E’ in questa occasione che il comune di Cernusco si impegna a “conferire 9400 mq all’interno dell’AdP” trasformandoli da edilizia residenziale a verde come mitigazione per i 5000 mq del parco degli Aironi richiesti dalla proprietà per l’ampliamento.

Le elezioni della primavera scorsa hanno segnano però il cambio di giunta a Carugate, segno che il progetto di ampliamento non era affatto gradito alla popolazione e, fra i primi atti di governo del nuovo sindaco Luca Maggioni c’è proprio la revoca dell’atto d’indirizzo votato dal consiglio due anni prima. Segue a ruota anche Cernusco che non può procedere più da sola e quindi la revoca del procedimento iniziato.

Ma la società Eurocommercial non può far cadere il suo progetto di ampliamento: il Carosello deve rendersi più attrattivo per far fronte ad una concorrenza che a poche decine di chilometri di distanza prevede la nascita di un mega centro a Segrate (286.000 mq) e gli ampliamenti di quelli di Cinisello (133.000 mq), Orio al Serio (140.000 mq), Arese (150.000 mq).

Occorre tener presente che Carosello ha pesanti vincoli strutturali: è praticamente circondato e limitato nella sua espansione dalla tangenziale, dalle cave, dalla provinciale. L’unica soluzione per non chiudere è sfruttare le poche aree disponibili: i parcheggi che si trovano sul comune di Carugate e la porzione di parco degli Aironi con affaccio sul lago di cava, che però è di proprietà del comune di Cernusco. Su quest’area il progetto prevede la costruzione di un altro piano dell’immobile, che sarà destinato più che a contenitori commerciali in senso stretto all’intrattenimento ed allo svago degli clienti. La visuale fronte-lago è quindi essenziale, oltre che funzionale, a creare la narrazione di un meraviglioso centro loisir ove sia possibile trascorre piacevolmente il tempo grazie ai servizi disponibili (cinema, ristorante, centro benessere), magari poi passeggiando a piedi nudi sul tetto che gli architetti progettisti hanno trasformato in un prato verde.

E così Eurocommercial presenta una nuova richiesta nel novembre scorso ai comuni di Carugate e Cernusco, che è già stata approvata il 26 gennaio nel consiglio comunale di Carugate e proposta in discussione nel prossimo consiglio comunale di Cernusco previsto per il 1 febbraio.

Cos’è che non funziona in questa storia? Sembrerebbe un buon affare per le amministrazioni assecondare le richieste dell’operatore privato. Un discreto bottino di milioni di euro grazie agli introiti legati agli oneri di urbanizzazione, un flusso di cassa costante per la tassazione annuale sugli immobili, una serie ripristini e recuperi ambientali su aree degradate pagati dal privato, un po’ di studi ambientali sempre pagati Eurocommercial, la promessa di qualche centinaia di posti di lavoro e di iniziative a favore del commercio locale.

In tempi di casse vuote, una vera manna. Se non fosse che il comune di Carugate ha il suo territorio ormai “saturo” di grandi strutture di vendita (Ikea, Leroy Merlin, Decathlon, Bottega verde) che hanno desertificato il commercio interno e la vita sociale della cittadina, ormai tutta rivolta al centro commerciale Carosello. Mentre per Cernusco il parco degli Aironi è appunto un parco, classificato fra i beni indisponibili del comune di Cernusco su cui ci sono precisi vincoli di tutela ambientale.

Il fatto che il parco degli Aironi sia un bene comune destinato alle generazioni future, una risorsa non rinnovabile che verrà consumata in cambio di denaro, scambiato, trasformato in una merce per rispondere agli interessi di breve periodo della classe politica contingente è un argomento messo in disparte ed allontanato con fastidio. Si dovrebbe invece rendere conto ai cittadini dello stato di abbandono in cui versa e rispondere di omessa tutela del patrimonio ambientale.

Colpisce la mancanza di visione della classe politica che si è fatta promotrice di tale scambio per interessi di breve periodo (dieci anni sono un breve periodo rispetto a beni quali il territorio e la qualità dell’aria che andrebbero tutelati per le generazioni future).

Dal punto di vista culturale poi si avalla un’operazione che serve a rendere più appetibile il centro commerciale Carosello come asset finanziario – il cui destino sarebbe segnato rispetto ai colossi che lo circondano – trasformandolo in un centro di svago da riempire ogni fine settimana con decine di migliaia di persone. L’operazione maquillage ha bisogno della veduta sul laghetto perché uno scatolone allo sbocco di una tangenziale fuori dal tessuto urbano non attirerebbe più nessuno: le stesse cose, le stesse marche, le puoi trovare ormai in tutti i centri commerciali del mondo, se vai al Carosello è perché lì sai che potrai passare anche una parte del tuo tempo libero guardando volare gli aironi, fra un film, una passeggiata sul prato verde (da diserbo). Ci si potrà arrivare persino a piedi o in bici dal centro città attraverso la passerella ciclopedonale che scavalca la provinciale e si potrà partecipare ad iniziative tipo “La festa del territorio a Km 0”, vera parodia del patrimonio culturale ed agricolo locale.

Di costi esterni poi non si parla: le ripercussioni sugli inquinanti a causa del traffico di decine di migliaia di auto? Tranquilli, il tesoretto che arriva dall’operazione Carosello serve anche a coprire i costi delle indagini ambientali che per essere veramente attendibili non devono essere pagate da chi è parte in causa, ma essere affidate a soggetti terzi.

Si consumerà un po’ di suolo, quel pezzetto di ex cava, quell’area sfigata al margine Nord della città fuori dal tessuto urbano consolidato, lasciata colpevolmente in stato di abbandono, ma è stato previsto un rimedio: verrà “compensata” con altre aree verdi in misura quattro volte maggiore e con la trasformazione a verde di aree originariamente previsti ad edilizia sociale. Ma non si dice che la compensazione ambientale si farà per aree che andranno a produrre generose plusvalenze perché Eucommercial le dovrà acquistare e che avrebbero dovuto essere acquisite direttamente il comune di Cernusco se avesse voluto integrarle nel costituendo Parco della Martesana.

Non si dice che le aree previste per l’edilizia sociale sono nel tessuto urbano consolidato, mentre le aree del parco per la costruzione dell’ampliamento sono in area suburbana, tradendo così uno dei criteri guida del PGT, la densificazione urbana, che vuole l’aumento della densità edilizia delle aree urbane, proprio per non “consumare” nuovo suolo agricolo e per razionalizzare la vita all’interno della città in termini di servizi pubblici, a partire dai trasporti.

Invece così vedrete come nel giro di pochi anni le aree verdi intorno al Carosello diventeranno catalizzatore di nuovi insediamenti urbani.

Infine, ma non ultima, vale la pena di ricordare la sciatteria o meglio l’arroganza con cui è si è svolto sempre tutto l’iter procedurale: dagli atti d’indirizzo approvati nei consigli comunali privi della documentazione di supporto, ai progetti cambiati nel corso del tempo, alle forzature procedurali, alla mancanza di trasparenza, ai dispositivi copia ed incolla.

Un altro giro di giostra è iniziato.

#Caroselloleaks: aprite la porta della trasparenza

la porta della trasparenza

Una riunione convocata in sordina, l’avviso scovato per caso, le richieste di chiarimenti ed annullamento ignorate. E’ solo l’ultimo episodio della vicenda “Carosello”, il centro commerciale a cavallo fra Carugate e Cernusco.

Facciamo un passo indietro. E’ il 1972, a Carugate apre il primo centro commerciale in Italia, circa 40000 mq (su un’area fondiaria di 73.174 mq) che diventeranno 60.000 nel 1990. Nel 1997 la struttura viene acquisita da Eurocommercial SpA, l’attuale proprietà, che chiede conferma nel maggio del 2014 ai sindaci di Carugate e Cernusco dell’intenzione di promuovere un “Accordo di Programma per la realizzazione di interventi di riqualificazione territoriale e di adeguamento del sistema della viabilità connessi alla realizzazione di un intervento a carattere commerciale riguardante il Centro “Carosello” e le aree ad esso limitrofe”.
Attenzione, le parole sono importanti. La proprietà del centro commerciale vuol essere rassicurata dai sindaci perché diano l’avvio all’ampliamento del Carosello attraverso l’accordo di programma, vale a dire una procedura più snella dal punto di vista amministrativo che mette insieme i vari attori coinvolti (istituzioni, proprietà, rappresentanti di categoria) per valutare l’idoneità del progetto ed attiva le varianti urbanistiche necessarie. Sì, perché l’incremento delle superfici del Carosello viene realizzato in parte sfruttando le aree già adibite a parcheggio del comune di Carugate, in parte a spese di una porzione del parco degli Aironi nel comune di Cernusco, una vecchia cava di inerti, ceduta al comune nel 1996 e da allora parco pubblico su cui però gravano diversi vincoli urbanistici che l’accordo di programma dovrebbe appunto cancellare.
I sindaci di Carugate e Cernusco rispondono positivamente alla richiesta, espressa come se riguardasse una rimodellazione di viabilità e territorio ove l’allargamento del Carosello è solo un corollario, avviando nell’agosto del 2014 l’iter per accordo di programma e dopo però aver incassato due atti d’indirizzo favorevoli da parte dei rispettivi consigli comunali, entrambi svoltosi il 28 luglio 2014.
Ma in questi consigli erano state fornite da parte dei sindaci solo delle vaghe indicazioni progettuali e delle generiche promesse di ricadute economiche ed occupazionali sulle comunità, mentre i documenti progettuali veri e propri verranno depositati dall’Eurocommercial nei due comuni solo a dicembre 2014. Documenti che però mostrano soluzioni progettuali diverse da quelle approvate negli atti d’indirizzo, da quelle illustrate nelle uniche occasioni pubbliche di presentazione organizzate dalle amministrazioni e pure da quelle esposte alle commissioni V e IV della Regione Lombardia. Nel frattempo la commissione Attività Produttive e Occupazione della Giunta regionale aveva approvato una mozione che “impegnava la Giunta regionale a non dare seguito alle richieste dei Sindaci dei Comuni di Carugate e Cernusco sul Naviglio e quindi a ogni richiesta di attivazione di accordi di programma concernenti l’ampliamento delle strutture commerciali ”.
Però l’amministrazione di Carugate, comune cui compete la promozione dell’accordo di programma poiché la maggior parte dell’ampliamento si realizza sul suo territorio, pubblica il 13 maggio l’avvio della procedura, nonostante non ci sia alcuna adesione da parte della Giunta Regionale e la conferenza dei rappresentanti viene convocata in Regione Lombardia il 24 maggio .
Grazie al comitato Bene Comune Cernusco e ad alcuni consiglieri comunali di Carugate (Roberta Ronchi) e Cernusco (Claudio Gargantini)  ed al consigliere regionale Stefano Buffagni, sono state presentate richieste di annullamento della procedura, ciò nonostante ieri in regione i sindaci di Carugate e Cernusco, insieme all’assessore al territorio, hanno incontrato il management dell’Eurocommercial. Tale conferenza si è svolta a porte chiuse, è stata negata l’autorizzazione ad assistere ai lavori e nessuno dei sindaci coinvolti si è sentito in dovere di informare i propri concittadini dell’esito o di quanto discusso.

E’ invece giunto il momento di aprirle quelle porte.  La mancanza di trasparenza è un fatto grave, non rendere conto ai propri concittadini di quanto accade, degli accordi presi, mina alla base il rapporto fiduciario che sta alla base della rappresentanza.

Aprite quella porta.

Carosello, Medusa e Minotauro

Medusa_carosello
Il mito racconta come bastasse un solo sguardo di Medusa per pietrificare le creature viventi. Al Carosello occorrerà qualche occhiata in più, ma alla fine i cittadini saranno trasformati in consumatori.

La vicenda è nota: sul centro commerciale Carosello, posto a cavallo fra Cernusco e Carugate di proprietà della Eurocommercial Properties (società olandese proprietaria di un terzo degli immobili della grande distribuzione in Italia, Francia e Svezia), pende un progetto di ampliamento di quasi il 50% dell’attuale superficie, da realizzare su un pezzo del parco degli Aironi di Cernusco e al posto di parte dei parcheggi già esistenti.

La risposta di Eurocommercial alla crescita dell’e-commerce che sottrae sempre più clienti è quella di catturare – letteralmente – i clienti negli spazi di vendita attraverso un’offerta che non è più di sola merce ma di servizi per il tempo libero e l’intrattenimento. Così mentre calano le superfici destinate al settore alimentare, anche per la crescente crisi economica che ha fatto contrarre persino questo tipo di consumi, aumentano quelle dedicate alla tecnologia ed ai servizi. Il centro commerciale come una specie di Minotauro che per vivere deve essere sempre nutrito di giovane carne umana[1].

Ora se è legittimo che un operatore commerciale persegua obiettivi legati ai ricavi, è singolare, anzi inopportuno, che le amministrazioni pubbliche, vale a dire istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini, siano del tutto subalterne al modello economico e sociale che sta dietro la proposta di ampliamento.

Invece è accaduto che lo scorso 28 luglio i consigli comunali di Carugate e Cernusco abbiano votato atti d’indirizzo fotocopia che avviano la procedura di accordo di programma che servirà a modificare gli strumenti urbanistici vigenti per consentire la realizzazione dell’ampliamento.
I consiglieri non hanno avuto a disposizione alcun progetto da valutare, ma solo qualche slide proiettata in sala e due striminziti fogli A4 che riassumevano vincoli ed impegni del proponente. Cosa che non sarebbe stata concessa a nessun privato cittadino, come ben sa chi deve presentare una qualsiasi pratica o istruttoria.

Come se non bastasse, il 16 dicembre scorso in audizione regionale Eurocommercial ha esposto una soluzione progettuale diversa da quella votata in luglio. E intanto arriviamo al 19 dicembre a Carugate e al 23 dicembre a Cernusco quando vengono “ufficialmente” depositati i progetti che sono stati illustrati nell’incontro pubblico organizzato dall’amministrazione di Carugate giovedì 26 febbraio  e che propongono un’altra soluzione ancora.

Oltre alla mancanza di serietà e correttezza cui rinviano i progetti a geometria variabile, c’è un problema grave legato allo stravolgimento delle regole che le due comunità si erano date rispetto alla pianificazione territoriale e che prevedevano l’isolamento del centro commerciale rispetto al tessuto urbano consolidato e la salvaguardia delle aree verdi ed agricole che fungevano da barriera e corridoio verde fra gli ambiti urbani.

E invece ieri sera il sindaco di Carugate ha più volte rivendicato che le regole si cambiano, soprattutto in cambio di risorse economiche ed occupazionali. Come dire: tutto ha un prezzo.

Eppure ci sono cose, tipo i beni comuni, che non possono essere considerate merce ed è responsabilità delle istituzioni sottrarle al mercato. Accade invece che l’amministrazione di Cernusco voglia trasformare il parco degli Aironi in una merce, cancellandone il valore d’uso e considerandolo per di più un asset morto di cui liberarsi a causa dello stato di abbandono in cui versa. Invece di chiedere scusa ai cittadini per l’omessa tutela di un bene pubblico e magari studiare modalità allargate alla sua comunità per renderlo di nuovo vivo, lo usa come oggetto di una transazione mercantile. E pure sulle regole si consuma il tradimento: Carugate rinnega il PGT approvato solo nel 2010 che non prevedeva più spazio per i centri commerciali ormai arrivati al livello di saturazione, così come Cernusco modifica la destinazione da area agricola a commerciale . Anche le regole di una comunità sono un bene comune: le modifiche non possono essere oggetto di un baratto, ma il frutto di un percorso deliberativo, specie se in gioco ci sono benessere e qualità della vita dei cittadini.

E infine ma non per ultima, Eurocommercial che ha avuto modo di presentare ampiamente il progetto, esaltandone le soluzioni tecnico-architettoniche tese a ridurne l’impatto ecologico. La società ha giocato il ruolo del gigante buono che pensa all’ambiente e intanto costruisce una gabbia dove trattenere il più a lungo possibile i clienti, anzi abituandoli sin da piccoli a sentirsi parte di quei nonluoghi. Come se nulla fosse infatti ha ricordato che si era appena conclusa Kids on the moon, un’iniziativa che ha coinvolto circa 2000 bambini.

Basta fare un giro in rete e si capisce di cosa si tratta: i bambini sono stati accompagnati con navette gratuite dalle scuole dei comuni vicini al Carosello, qui li aspettavano degli animatori in un’inquietante tuta arancione con il logo dell’Agenzia Spaziale Europea per guidarli alla scoperta dello spazio e per farli giocare travestiti da piccoli astronauti con tute bianche e caschi con il logo dell’ESA. Si tratta quindi di un’operazione di marketing cui è stata data una copertura didattica: in questo modo si abituano sin da piccoli i bambini a considerare il centro commerciale un luogo familiare.
E’ così che colpisce lo sguardo di Medusa e trasforma le persone, i cittadini, in consumatori.

[1] sì, avete capito bene, proprio il mostro mitologico cretese che il neo ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis usa come metafora di una potenza cui nulla si oppone.

#Caroselloleaks: il progetto Carosello – trasparenza zero

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A due mesi dal deposito dei documenti relativi al progetto Carosello, il comune di Cernusco sul Naviglio non ha (ancora) ritenuto di informare consiglieri e cittadini. E’ stato necessario far ricorso al formale accesso agli atti per venire a sapere che finalmente ci sono degli elaborati di questo fantomatico progetto di ampliamento del centro commerciale che cambia con il passare del tempo.

A presto gli aggiornamenti (compatibilmente con gli orari e previo appuntamento).

 

PS: almeno a Carugate hanno previsto un incontro pubblico di presentazione  (26.02.2015)

incontropubblico 26022015

 

#Caroselloleaks: a chi giova la compensazione ambientale – 2

bollo_vantaggi_fiscaliDopo aver visto nella prima parte perché la compensazione ambientale preventiva andrebbe usata con molta cautela, solo come rimedio estremo e non come strumento in sanatoria di errori o, peggio, come leva per modifiche degli strumenti urbanistici vigenti, in questa seconda parte analizziamo i riflessi fiscali di tali operazioni.

Prendiamo anche in questo caso come esempio il progetto di ampliamento del Carosello e la correlata compensazione ambientale. Se il progetto fosse approvato, sulla base dei dati sinora disponibili, ci sarebbero due distinte transazioni:

  • cessione di un terreno agricolo di mq 36.000 da un soggetto privato ad Eurocommercial per un prezzo di € 1.949.760;
  • cessione gratuita dello stesso terreno da parte di Eurocommercial al comune di Cernusco sul Naviglio.

Sulla prima transazione grava un imposta di registro pari al 12% del valore del terreno quindi un imposta pari ad € 233.971, inoltre il proprietario del terreno dovrebbe pagare le imposte sulla plusvalenza conseguita (€ 1.726.200). Tuttavia la Legge di Stabilità 2015[1] permette la rivalutazione dei terreni agricoli riducendo  il carico fiscale delle cessioni attraverso un’imposta sostitutiva[2] pari all’otto per cento delle plusvalenze. Quindi, alla luce della norma, il proprietario del terreno dovrebbe versare un’imposta sostitutiva di € 138.096 (si noti che se la rivalutazione fosse stata fatta nel corso del 2014 l’aliquota applicata sarebbe stata del 4% e quindi l’imposta sostitutiva ancora più vantaggiosa pari ad € 69.048).

Tramite la seconda transazione[3] invece Eurocommercial conseguirebbe una perdita fiscale pari ad € 1.949.760 ed un conseguente credito d’imposta di € 536.184 (aliquota IRES 27,5%).

Pertanto le due operazioni combinate verrebbero a creare una situazione di questo tipo:

Imposta di registro + € 233.971
Imposta sostitutiva + € 138.096
Credito d’imposta – € 536.184
Totale[4] – € 164.117

Quindi come si può osservare l’operazione nel complesso crea una distorsione tale da rendere fiscalmente vantaggiose le due transazioni indipendentemente dal valore reale dei beni.  Il rischio in situazioni come queste è che i soggetti privati coinvolti, al fine di approfittare dei vantaggi fiscali che si vengono a creare, possano ulteriormente modificare i prezzi di acquisto e di vendita in modo amplificare gli effetti distorsivi della compensazione ambientale.

[1] Legge n. 190/2014 pubblicata in G.U. del 29 dicembre 2014
[2] Possono costituire oggetto di rivalutazione il valore delle partecipazioni e dei terreni detenuti alla data del 1° gennaio 2015, non in regime d’impresa, da parte di persone fisiche, società semplici e associazioni professionali, nonché da enti non commerciali.
[3]  Le cessioni gratuite di aree ai Comuni, a scomputo dei contributi di urbanizzazione o in esecuzione di convenzioni di lottizzazione, scontano l’imposta fissa di registro ai sensi della Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 68/E del 3.7.2014
[4] Se il proprietario del terreno si fosse avvalso della rivalutazione nel 2014 o in precedenza il vantaggio fiscale sarebbe stato pari a 233.000 euro

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