Tag: partecipazione deliberativa

#varianteparzialePGT: soccorso istruttorio o accanimento terapeutico

Massimiliano Atelli, presidente della Commissione V.I.A.- V.A.S. del Ministero dell’Ambiente*, nella sua intervista al Sole24ore del 19 febbraio 2021 ha messo in evidenza come le lunghe procedure della VAS spesso siano legate alla cattiva qualità dei progetti: solo il 10% viene bocciato, mentre il resto è soggetto a prescrizioni e revisioni che ne allungano l’iter, in situazioni al limite dell’accanimento terapeutico

La situazione denunciata da Atelli non riguarda solo il Ministero dell’Ambiente: anche nella Valutazione di Impatto Ambientale relativa alla variante parziale del PGT di Cernusco di fatto le osservazioni accolte o parzialmente accolte da apportate al Rapporto Ambientale ed alla Relazione sono così numerose (60%) che le prescrizioni, correzioni, integrazioni rappresentano una sorta di vero e proprio “soccorso istruttorio” per il procedimento.

Infatti, come denunciano i movimenti nella Lettera aperta di 200 Associazioni a Governo, Parlamento e Commissione Europea su grandi opere e Valutazione di Impatto Ambientale “troppo spesso le osservazioni depositate dai cittadini, dagli enti locali e dalle associazioni sono surrettiziamente usate per rimediare – nella stragrande parte dei casi solo formalmente – a gravissime lacune documentali”.

Lo stesso iter procedurale della variante parziale del PGT di Cernusco dovrebbe far riflettere: avviato dall’amministrazione a metà luglio del 2019, poneva al 31 luglio la scadenza per la presentazione delle proposte, dunque meno di quindici giorni. A seguito delle proteste arrivate da associazioni e consiglieri la scadenza è stata rinviata al 30 settembre .

Ma che la scarsa attenzione alla partecipazione dei cittadini fosse la cifra di riconoscimento di questa proposta viene confermato in tutti i passaggi successivi.

Il 15 novembre 2019, un venerdì pomeriggio, viene messo a disposizione il documento di scoping e la prima seduta della conferenza di valutazione convocata il lunedì 18 novembre alle 14.00, dunque nemmeno tre giorni per poter valutare l’elaborato tecnico.

Si prosegue con la messa a disposizione della documentazione il 17.04.2020 e con la scadenza per le osservazioni richiesta al 15.06.2020: eravamo in pieno lockdown, in un periodo che prevedeva non solo l’impossibilità degli spostamenti, ma pure la sospensiva dei provvedimenti amministrativi. Ed è proprio per far rispettare le indicazioni di sospensiva del DPCM che abbiamo inviato un esposto alla procura della Repubblica e così il 25 maggio l’amministrazione è stata costretta a rinviare la scadenza al 17 luglio. Nello stesso tempo però fissava la seconda conferenza di valutazione al 20 luglio, i soliti tre giorni di valutazione.

Ma accade l’impresto, arriva una valanga di osservazioni ed i tre giorni si rivelano un boomerang, troppo pochi per valutarle tutte e così c’è un valzer di rinvii sino al 22 ottobre 2020 quando viene convocata la seconda conferenza di valutazione in una diretta facebook che dura undici minuti. In questo modo viene preclusa qualsiasi possibilità di approfondimento e dialettica fra tutti i soggetti interessati. In ogni caso emerge la necessità di una profonda revisione dei documenti di variante e dunque vengono fissati altri 90 giorni.

Arriviamo così alla fine di gennaio 2021 quando vengono pubblicati il parere motivato e le contro-osservazioni: si tratta di un parere positivo ma vincolato ad una serie così ampia di prescrizioni da costituire – come denunciava Atelli – un vero e proprio soccorso istruttorio per una variante piena di errori e carenze.

La ricostruzione dei passaggi dimostra che la partecipazione è un feticcio retorico e che l’unica dialettica possibile è stata quella garantita dalla legge. Dunque, meno male che esistono quelle poche norme che consentono ai cittadini di poter partecipare alla pianificazione della propria città. 

Vedremo fra pochi giorni quando i nuovi documenti arriveranno in consiglio comunale quale sarà stato l’esito della revisione.

* ora si chiama Ministero della Transizione Ecologica

#PGT: AAA AMMINISTRAZIONE CORAGGIOSA CERCASI

Cari consiglieri,

i prossimi mesi saranno cruciali per il futuro di Cernusco: la variante generale del Piano di Governo del Territorio determinerà l’evoluzione della nostra città. Le scelte fatte ormai dieci anni fa saranno rimesse in discussione e verranno formulati gli indirizzi che disegneranno il nostro futuro.

La pianificazione urbanistica ha profonde, estese e durature ripercussioni sul territorio e sulla qualità della vita della comunità che lo abita, più di ogni altra materia: da decisioni quali la collocazione di una scuola o l’edificazione di un terreno non si può, letteralmente, tornare indietro.

E queste decisioni vengono prese attraverso una lunga procedura di natura in gran parte tecnico-amministrativa, da cui resta di fatto esclusa la maggior parte della cittadinanza per l’oggettiva complessità dei temi trattati. Il linguaggio dell’urbanistica e un corpo normativo estremamente articolato hanno negli anni eretto un muro tra la pianificazione territoriale e i cittadini, eppure poter comprendere quale sarà il volto futuro della propria città ed esprimere il proprio parere in merito pensiamo siano elementi fondamentali del patto che lega cittadini ed eletti.

LA COMPLESSITA’ NON PUO’ ESSERE UN ALIBI PER L’ESCLUSIONE

Pensiamo che debba essere fatto ogni sforzo possibile per coinvolgere i cittadini nel percorso che definirà il nuovo PGT. I tempi sono maturi per un salto di qualità verso una modalità di partecipazione che promuova una dialettica ragionata e argomentata ed investa nella formazione di una cittadinanza preparata e responsabilizzata. Che sappia andare oltre “le chiacchiere da social”. 

Come? Con l’istituzione di un comitato formato da un gruppo di comuni cittadini (potrebbero essere tra venti e trenta) che, informato sulle ipotesi in esame e fornito di adeguati strumenti per comprenderle, possa interloquire sin dall’inizio con l’amministrazione esprimendo valutazioni e proposte. Tali cittadini, estratti a sorte con criteri che portino a rappresentare demograficamente l’intera città, dovrebbero poter maturare il proprio parere in modo informato grazie a un processo fatto di momenti di condivisione e di approfondimento, materiali da analizzare e possibilità di consultare esperti.

UNA CITTADINANZA ATTIVA E COINVOLTA È CORRELATA ALLA QUALITA’ DEL GOVERNO DI UN TERRITORIO

L’obiettivo ultimo di questa proposta non è di modificare o interferire con le funzioni del Consiglio Comunale, tantomeno con l’operato dei tecnici comunali, ma semplicemente di colmare il gap di trasparenza e partecipazione di uno dei procedimenti amministrativi più delicati e strategici per una città.

UN GIOCO CHE HA SOLO VINCITORI

I benefici di un’iniziativa fortemente innovativa come questa sono molteplici. Si tratterebbe di un esempio concreto di democrazia partecipata in cui le decisioni beneficiano del contributo diretto di cittadini svincolati da interessi di parte, sensibili a esigenze trasversali e ad obiettivi di lungo termine. Sarebbe un’occasione per rafforzare il dialogo tra i cittadini e la politica, in questo momento storico più che mai necessario, demolendo l’idea diffusa che la scarsa trasparenza, in fondo, faccia comodo. Rappresenterebbe un investimento nella formazione di persone consapevoli su una materia tanto importante quanto ostica come l’urbanistica. Infine, la comunità di Cernusco sul Naviglio diventerebbe un esempio a livello nazionale collocandosi in una posizione di netta avanguardia e ci sarebbe un ritorno d’immagine estremamente positivo per l’Amministrazione.

AAA AMMINISTRAZIONE CORAGGIOSA CERCASI

Siamo convinti che l’impegno e il coraggio che, ne siamo consapevoli, sono richiesti per intraprendere questa strada saranno ampiamente compensati dai benefici che ne ricaveremo come comunità.

Vi chiediamo di valutare questa proposta e di aiutarci a promuoverla.

In attesa di un vostro riscontro, rimaniamo a disposizione per qualsiasi esigenza di approfondimento.