Dove si butta la confezione di plastica del gelato? e quella dello stracchino? E’ una delle domande più frequenti che ci hanno rivolto nel corso delle giornate di promozione del questionario di valutazione del servizio di raccolta rifiuti di Cernusco elaborato dal nostro comitato.

Per capire come la cittadinanza giudichi questo servizio che incide per quasi il 10% del bilancio abbiamo preparato un questionario con poche, semplici domande e soprattutto lo spazio per i suggerimenti.

Il giudizio complessivo sul servizio è più che positivo: solo per il 2% è mediocre, mentre il 54% degli intervistati lo considera ottimo. Il 73% conosce i giorni in cui vengono ritirate le diverse tipologie e la frequenza dei giorni di raccolta – sia per l’organico che per l’indifferenziato – è considerata adeguata (è insufficiente per l’organico solo per 15%, per l’indifferenziato per l’8%).

L’84% dichiara di utilizzare la piattaforma ecologica di via Resegone, più articolato il giudizio sul compost, 54% degli intervistati lo conosce ed informato su come si fa a produrlo.

I maggiori dubbi su come differenziare in modo corretto i rifiuti riguardano gli oli alimentari usati e la plastica. Soprattutto per la plastica ci sono numerose tipologie di involucri per alimenti che non presentano il simbolo proprio del riciclo images  e che quindi non si sa dove buttare. Per gli oli la difficoltà è di ordine logistico, dal momento che la raccolta non viene effettuata porta a porta ma il contenitore si trova solo in piattaforma. I dubbi per il vetro riguardano il divieto di inserire i bicchieri ed il pyrex nei bidoni blu di raccolta, divieto di cui non si coglie il senso rispetto alle bottiglie.

Così accade che gli errori di selezione siano spesso legati ad un’informazione insufficiente o assente, piuttosto che alla negligenza del cittadino. Anche per il tetra pack ci sono ancora dubbi: il cartone del latte è un materiale pluriaccoppiato la cui raccolta viene  effettuata insieme a quella della carta dalla Cernusco Verde, ma le regole sono diverse da gestore a gestore e così finisce che nei diversi comuni ci siano regole non omogenee. 

Tra i suggerimenti quello che raccoglie maggiori preferenze (28%) riguarda l’introduzione di riduzioni di tariffa e meccanismi premiali per chi seleziona di più, seguito al 26% dall’informazione (campagne periodiche per sensibilizzare i cittadini e gli studenti sull’importanza della selezione per la tutela dell’ambiente). Distribuire compostiere a chi vuole usare il proprio umido organico per produrre compost è invece suggerito dal 19% degli intervistati, mentre un 15% ritiene utile introdurre sanzioni e controlli per chi non separa correttamente; solo il 5% vorrebbe aumentare le tipologie di rifiuti raccolte.

Si tratta evidentemente di un quadro parziale e limitato ad un campione ridotto, ma indicativo di un grado di soddisfazione elevato, ove però emerge una richiesta di maggiore informazione, anzi di informazione di qualità ed argomentata in modo da essere convincente e persuasiva. Detto in altri termini, i cernuschesi sarebbero ancora più bravi nella raccolta se conoscessero la ragione che sta alla base del divieto di buttare i bicchieri di vetro insieme alle bottiglie ed ai barattoli rotti oppure l’incidenza della contaminazione biologica sulla qualità del rifiuto o la quantità di sostanze tossiche che si sviluppano dalle plastiche smaltite nell’indifferenziato, piuttosto che nel multimateriale.

Come per l’acqua, anche per i rifiuti, la conoscenza informata produce maggiore confidenza nel servizio.

Sabato 28 giugno ci sarà un nostro banchetto in piazza Matteotti per raccogliere altri questionari in modo da avere ulteriori informazioni.

Per una valutazione complessiva sul servizio ci mancano però alcuni elementi di natura strutturale che riguardano il numero e le tipologie abitative della città, le aree di maggiore criticità per la raccolta, l’adeguatezza o meno degli ambienti tecnici degli edifici riservati al deposito dei rifiuti. A questo riguardo abbiamo chiesto da tempo un incontro al direttore tecnico della Cernusco Verde che, pur dichiarandosi disponibile, ha dichiarato di voler sottoporre la nostra richiesta alla valutazione del nuovo responsabile amministrativo. Ci auguriamo che il neo nominato amministratore abbia presto modo di valutare la nostra richiesta.

Nel contempo il comitato Bene Comune Cernusco ha iniziato un’analisi dei bilanci della Cernusco Verde, la società partecipata del comune, che gestisce la raccolta dei rifiuti insieme a diversi altri servizi di interesse collettivo e che sarà nei prossimi mesi oggetto di un riassetto amministrativo. A breve le nostre valutazioni.