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#Caroselloleaks: a chi giova la compensazione ambientale – 2

bollo_vantaggi_fiscaliDopo aver visto nella prima parte perché la compensazione ambientale preventiva andrebbe usata con molta cautela, solo come rimedio estremo e non come strumento in sanatoria di errori o, peggio, come leva per modifiche degli strumenti urbanistici vigenti, in questa seconda parte analizziamo i riflessi fiscali di tali operazioni.

Prendiamo anche in questo caso come esempio il progetto di ampliamento del Carosello e la correlata compensazione ambientale. Se il progetto fosse approvato, sulla base dei dati sinora disponibili, ci sarebbero due distinte transazioni:

  • cessione di un terreno agricolo di mq 36.000 da un soggetto privato ad Eurocommercial per un prezzo di € 1.949.760;
  • cessione gratuita dello stesso terreno da parte di Eurocommercial al comune di Cernusco sul Naviglio.

Sulla prima transazione grava un imposta di registro pari al 12% del valore del terreno quindi un imposta pari ad € 233.971, inoltre il proprietario del terreno dovrebbe pagare le imposte sulla plusvalenza conseguita (€ 1.726.200). Tuttavia la Legge di Stabilità 2015[1] permette la rivalutazione dei terreni agricoli riducendo  il carico fiscale delle cessioni attraverso un’imposta sostitutiva[2] pari all’otto per cento delle plusvalenze. Quindi, alla luce della norma, il proprietario del terreno dovrebbe versare un’imposta sostitutiva di € 138.096 (si noti che se la rivalutazione fosse stata fatta nel corso del 2014 l’aliquota applicata sarebbe stata del 4% e quindi l’imposta sostitutiva ancora più vantaggiosa pari ad € 69.048).

Tramite la seconda transazione[3] invece Eurocommercial conseguirebbe una perdita fiscale pari ad € 1.949.760 ed un conseguente credito d’imposta di € 536.184 (aliquota IRES 27,5%).

Pertanto le due operazioni combinate verrebbero a creare una situazione di questo tipo:

Imposta di registro + € 233.971
Imposta sostitutiva + € 138.096
Credito d’imposta – € 536.184
Totale[4] – € 164.117

Quindi come si può osservare l’operazione nel complesso crea una distorsione tale da rendere fiscalmente vantaggiose le due transazioni indipendentemente dal valore reale dei beni.  Il rischio in situazioni come queste è che i soggetti privati coinvolti, al fine di approfittare dei vantaggi fiscali che si vengono a creare, possano ulteriormente modificare i prezzi di acquisto e di vendita in modo amplificare gli effetti distorsivi della compensazione ambientale.

[1] Legge n. 190/2014 pubblicata in G.U. del 29 dicembre 2014
[2] Possono costituire oggetto di rivalutazione il valore delle partecipazioni e dei terreni detenuti alla data del 1° gennaio 2015, non in regime d’impresa, da parte di persone fisiche, società semplici e associazioni professionali, nonché da enti non commerciali.
[3]  Le cessioni gratuite di aree ai Comuni, a scomputo dei contributi di urbanizzazione o in esecuzione di convenzioni di lottizzazione, scontano l’imposta fissa di registro ai sensi della Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 68/E del 3.7.2014
[4] Se il proprietario del terreno si fosse avvalso della rivalutazione nel 2014 o in precedenza il vantaggio fiscale sarebbe stato pari a 233.000 euro

Caroselloleaks: quei terreni fra plusvalore e discrezionalità

Il nostro post sul plusvalore dei terreni oggetto di compensazione ambientale è il tema centrale dell’intervista rilasciata dal comitato Bene Comune Cernusco a Metropolis in distribuzione da oggi. Ne riportiamo di seguito il  testo.

Caroselloleaks: se scelto come compensazione, ecco come un terreno può valere 9 volte di più

Il Comitato Cernusco Bene Comune attacca: “Così è venuto meno il ruolo di controllo della minoranza

parcodelgiaironi_2Partiamo dall’inizio: il Piano di Governo del Territorio adottato dal Comune di Cernusco nel 2011 ha introdotto – per la prima volta in Lombardia – la “Compensazione Ambientale Preventiva”: per costruire su aree ancora libere occorre reperire e cedere al Comune aree verdi nella misura di 4 mq per ogni mq di superficie edificata mentre, per interventi di riqualificazione urbanistica senza con-sumo di nuovo suolo, le aree verdi da cedere al Comune sono di 2 mq per ogni mq di edificato. Su tali aree è prevista la destinazione a verde pubblico attrezzato o a rafforzamento della naturalità ed è il Piano delle Regole che definisce i terreni passibili di compensazione.

Compensare sempre…
La Compensazione Ambientale Preventiva è quindi un indennizzo, usato come rimedio al consumo di suolo prodotto dai nuovi insediamenti. Il comitato Bene Comune Cernusco ha segnalato come insieme alle ricadute ambientali si produca una distorsione dei prezzi dei terreni agricoli in compensazione, ne ha valutato l’entità dell’incremento di valore e se que­sto comporti un vantag­gio alla collettività.

Di tutto questo e di altro ancora abbiamo parlato con una dei due porta­voce del Comitato Cernu­sco Bene Comune, Jas­mine La Morgia, e con uno dei suoi componenti, Francesco Spurio, par­tendo in primis dall’affaire Carosello, progetto con­tro cui il Comitato ha espresso sin dall’inizio ri­lievi contrari.

Il terreno magico
Segnalano, infatti, nel loro blog che per compen­sare i 9.000 mq di negozi costruiti sulla parte di Parco degli Aironi che verrà venduta al privato dovranno essere ceduti al Comune 36.000 mq di aree verdi, individuate in via non ufficiale fra Cer­nusco e Ronco lungo l’asse del Naviglio e defi­niti dall’Amministrazione “fra i più interessanti e strategici”. Hanno così valutato che il terreno og­getto di potenziale com­pensazione nel 2014 avrebbe avuto un valore di € 223.560, se per ipo­tesi non fosse stato indi­viduato dal Piano delle Regole come “potenzial­mente compensabile”.

Il comitato però segnala che dai documenti pre­sentati alla Commissione Attività Produttive e Oc­cupazione del Consiglio Regionale (audizione del 16 dicembre) dalla Euro­commercial è riportato un importo di € 6.500.000 per acquistare 120.000 mq di aree verdi neces­sarie alla compensazione ambientale, da cui si ri­cava un prezzo al mq di € 54,16. “Nel caso del terreno oggetto del nostro esempio, il prezzo così determinato porta ad un valore complessivo pari ad € 1.949.760. Quin­di si può affermare che il valore del terreno in esa­me è passato da € 223.560 ad €1.949.760 generando una plusva­lenza di € 1.726.200”.

“In sostanza, un privato beneficia di una sostan­ziosa plusvalenza a se­guito di una scelta di un ente pubblico che agisce a nome della collettività. Inoltre il proprietario del terreno in compensa­zione si troverà a contrat­tare in una posizione di forza rispetto all’opera­tore economico che do­vrà acquistare quel ter­reno per poter realizzare il progetto per il quale è richiesta la compensa­zione. Quindi – conclude La Morgia – è del tutto di­scutibile obiettare che di tale plusvalenza non si debba preoccupare l’en­te pubblico, dal momento che è da una sua scelta discrezionale che essa si genera. Proprio per que­sta forte discrezionalità – che presta il fianco ad accuse e polemiche – la compensazione ambien­tale preventiva andrebbe usata con molta cautela, non come leva per modi­fiche degli strumenti ur­banistici vigenti”.

Anche perché il nodo si aggroviglia quando si va a verificare chi sia il pro­prietario del terreno: “Qui entra in scena la discre­zionalità di cui le parlavo, perché il proprietario è un consigliere comunale di minoranza, il cui partito si è astenuto durante la vo­tazione. Esempio eviden­te che è venuto meno il ruolo di controllo che la minoranza dovrebbe svol­gere all’interno delle isti­tuzioni.” – chiosa Jasmine La Morgia.

svincolosparitoLo svincolo sparito
Sugli ultimi sviluppi dello scorso dicembre, che han­no visto la commissione Attività Produttive della Regione bocciare l’am­pliamento del Carosello, il Comitato non canta vitto­ria. “Sono due binari di­versi – spiega Francesco Spurio -, quello è stato un atto politico, ma l’iter dell’Accordo di Program­ma è un atto amministra­tivo e potrebbe andare avanti comunque. Va detto poi che il progetto presentato il 16 dicembre in Regione era differente da quello approvato dai consigli comunali di Ca­rugate e Cernusco e che quindi i consiglieri comu­nali che hanno votato a favore o si sono astenuti potrebbero chiedere di ri­valutare la proposta. Il fatto che non figuri più lo svincolo, previsto nel pro­getto originale, fa una dif­ferenza enorme: le 1.000 auto l’ora che vi sareb­bero dovute transitare an­drebbero invece a gra­vare sulla rotonda nella quale già transitano 50.000 veicoli al giorno. Insomma, se avessero la volontà politica di farlo, i consiglieri potreb­bero chiedere l’an­nullamento in autotu­tela dell’atto di indi­rizzo di luglio”.

I due membri del Co­mitato tornano poi sul nocciolo della que­stione: “Siamo contrari all’ampliamento del Caro­sello perché si utilizza un bene comune – il Parco – per una transazione mer­cantile, non a favore della collettività, ma di un pri­vato. Un parco, anche se non è fruito dal cittadino, possiede importanti va­lenze ecologiche di bar­riera verde e funzioni ambientali di cuscinetto alla conurbazione, evi­denziate anche dal PGT”.

Scambio alla pari?
“Andiamo a scambiare un bosco evoluto per un prato e ce lo dipingono come un guadagno per la collettività – attacca Spurio -. E non è vero che i 36.000 mq di verde diventeranno un bene comune, perché anche i 5.000 mq del Parco degli Aironi sono vincolati, ma potrebbero essere ven­duti. E, se tra vent’anni un privato offrisse 100.000 mq di verde per costruire su quei 36.000 mq, sa­remmo punto e a capo. La compensazione am­bientale è il frutto per­verso dell’urbanistica contrattata”.

Un altro tasto dolente è la partecipazione: “Su ‘Fu­tura’ Mariangela Mariani ha richiamato la respon­sabilità di governare. Be­ne: e i cittadini non sono responsabili? Perché non coinvolgerli in un per­corso di confronto dal momento che tutto il civi­smo organizzato (il no­stro comitato, Acli, Wwf, Legambiente) è contra­rio? Ma l’Amministrazione non ha dimostrato reale interesse, visto che ha confezionato un solo in­contro pubblico e con pochissimo tempo dedi­cato al confronto con gli interlocutori. Se passerà questo progetto – conclu­dono dal Comitato – dopo aver desertificato il cen­tro di Carugate, si deser­tificherà anche Cernu­sco. L’Amministrazione dice che i negozi sono aumentati nonostante il Carosello: una tesi da ve­rificare dal momento che va valutata la variazione delle tipologie degli eser­cizi commerciali: aumen­tano esercenti cinesi e bar, mentre gli alimentari continuano a chiudere inesorabilmente”.

Angelo Frigerio