Lettera aperta al presidente del PLIS Est delle cave

Caro Presidente Stefano Zanelli,

ci rivolgiamo a Lei a nome delle associazioni sottoriportate per esprimere la profonda preoccupazione per l’iter del Piano Attuativo M1_3 – via Cevedale-Bassano a Cernusco, la cui approvazione potrebbe avvenire nelle prossime settimane.

Il progetto prevede la realizzazione di nove edifici residenziali, parcheggi (72 posti auto), una piazza pubblica, una pista ciclabile e un edificio a destinazione pubblica a ridosso di alcune delle aree ecologicamente più delicate del PLIS Est delle Cave, come documentato nel recente Studio delle presenze floristiche e faunistiche redatto dall’Università Bicocca.

Segnaliamo che le prescrizioni contenute nel parere tecnico firmato dal coordinatore del PLIS (protocollo 16312 del 24 marzo 2025) – probabilmente formulate in assenza della documentazione aggiornata relativa alle opere a verde – non risultano sufficienti a garantire la tutela effettiva delle emergenze naturalistiche e del paesaggio. Come evidenziato nella nota già inviataLe nei giorni scorsi da parte di Bene Comune Cernusco, la relazione “S15 – Opere a verde”, redatta successivamente al parere, prevede l’utilizzo di specie vegetali alloctone e invasive, in contrasto con le raccomandazioni del PLIS e della normativa regionale vigente. Questo elemento da solo basterebbe a giustificare un immediato riesame del Piano Attuativo.

Riteniamo indispensabile che il Parco Est delle Cave svolga un ruolo attivo e coerente con la sua missione, opponendosi a interventi che compromettono gli equilibri ecologici, la biodiversità, i corridoi ecologici e il paesaggio agrario storico.

Trai maggiori elementi critici, segnaliamo:

  • la cancellazione irreversibile di uno degli ultimi ambiti agricoli contigui al Parco, con perdita di suolo fertile, biodiversità e servizi ecosistemici;
  • la cancellazione e compromissione degli habitat di numerose specie di particolare rilievo ecologico segnalate nello studio della Bicocca sopracitato;
  • l’abbattimento di un esemplare di pioppo nero di rilevante valore naturalistico e paesaggistico, potenzialmente classificabile come albero monumentale e posto all’interno del perimetro del parco;
  • la presenza per almeno cinque anni di un cantiere in una zona ad alta sensibilità ecologica;
  • l’uso previsto di specie invasive e alloctone, in violazione delle raccomandazioni dello studio della Bicocca e della normativa lombarda.

Chiediamo pertanto formalmente che il PLIS Est delle Cave richieda alla Giunta di Cernusco la revoca in autotutela del Piano Attuativo M1_3, alla luce delle evidenti contraddizioni rispetto alle finalità di conservazione del Parco, e che si attivi con urgenza per mettere in atto tutte le misure necessarie alla tutela e conservazione degli ecosistemi e del paesaggio rurale ancora presenti nell’area.

A sostegno di queste richieste, segnaliamo che la petizione pubblica (vedi link in calce) lanciata per la salvaguardia dei campi di via Cevedale ha superato in pochi giorni le 1400 firme, tra cui quella del climatologo Luca Mercalli, dei professori Tomaso Montanari e Paolo Pileri.

Conoscendo la sua sensibilità verso la partecipazione civica, confidiamo che si faccia interprete presso la Giunta comunale di queste istanze, affinché vengano ascoltate e accolte.

A queste criticità si aggiunge il conflitto d’interessi – più volte segnalato, ma che qui assume veste concreta – per cui il direttore del parco è anche la figura tecnica del comune chiamato a valutare il Piano Attuativo e dunque in quest’ottica, ribadiamo l’urgenza di rivedere la Convenzione del PLIS, in modo che la direzione sia affidata ad un tecnico esterno e non più al capo dell’Ufficio Tecnico del Comune capofila.

Ribadiamo che il PLIS Est delle Cave rappresenta un presidio fondamentale per la biodiversità, la connettività ecologica e la memoria del paesaggio rurale nella zona est della Città Metropolitana. La sua funzione non può ridursi a una mera formula procedurale, ma deve manifestarsi in atti concreti di tutela e difesa del territorio.

Restiamo a disposizione per ogni confronto e confidiamo in un suo sollecito intervento a tutela del territorio, della biodiversità e del paesaggio.

Cordiali saluti

Bene Comune Cernusco ETS

Cernusco in Comune,

Salviamo il Lago Gabbana

Osservatorio per la tutela del suolo e del paesaggio

del Nord Est Milanese

La petizione è disponibile a questo link:

openpetition.eu/!btdln

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5 commenti

  1. Angela Contaldo

    Vorrei che i pochi spazi rinasti non cementificati rimanessero tali, sono zone di rara bellezza e benessere, sempre più preziosi.
    Vorrei che chi è insensibile a questo o agisce per mero profitto o bilancio venisse fermato.

  2. Giovanna

    Il cambiamento climatico in atto deve essere un punto di riflessione consistente che accompagna tutti gli altri punti salienti e fondamentali.
    È tutto spiegato in maniera chiara e dettagliato ma creare un equilibrio ambientale resta prioritario per le situazioni che siamo costretti ad affrontare e gestire di fronte ai minacciosi eventi naturali

  3. Claudio Agrati

    Sono zone che frequento da parecchi anni,e sentire quello che vorrebbero fare mi viene da dire,ma possibile che nessuno sia in grado di fermare questo scempio,luoghi dove si nota ancora selvaggina tra volpi civettr e cuculi,mettetevi una mano sulla coscienza se l’avete e fermate questo che renderà questo luogo solo una nuova cementificazioni sul poco verde che ci è rimasto.

  4. Massimo

    Mi pare che si stiano sottovalutando i problemi del verde e delle piante, senza tener conto che una volta cementificato il calore aumenta, quindi le zone del Plis non vanno cedute, maggiore attenzione anche ai laghi e non come é successo per il Lago Gabbana lasciato ad una distruzione totale, e mi chiedo chi doveva controllare dov’era? E pare non abbiano neanche rispettato i tempi.

  5. Rosy

    E’ un peccato che un altra area verde venga consumata invece che riqualificare aree già urbanizzate