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Coronavirus: a che punto siamo a Cernusco


Il 3 marzo è il giorno zero per Cernusco: è il sindaco a dare sulla sua pagina Facebook la prima comunicazione di casi positivi al Coronavirus, da quella data i casi aumentano ed iniziano purtroppo anche i decessi, che è sempre il sindaco Ermanno Zacchetti a riportare nei post di aggiornamento sulla gestione dell’emergenza in città.

Con periodicità quasi giornaliera sino al 13 aprile, da quella data – che riporta un totale complessivo si 182 casi – non ci sono stati più aggiornamenti.

L’integrazione della curva dei casi sino alla data di oggi  (curva in verde) è stata fatta riprendendo i valori pubblicati sul Corriere della sera. Si tratta quindi di un’interpolazione fra dati che arrivano da fonti diverse, ma in mancanza di altro, abbiamo provato a capire a che punto sia arrivata la curva epidemiologica a Cernusco.

Dunque al 22 aprile ci sono 203 casi.

Abbiamo già chiesto al sindaco di rendere disponibili i dati completi della nostra città (per completare il grafico mancano i dati relativi ai decessi ed ai dimessi), l’analisi dell’andamento della curva epidemiologica è un elemento molto importante per capire in quale stadio della pandemia ci troviamo , soprattutto, in previsione della fase 2.

Chiediamo che questi dati vengano messi a disposizione. E’ un tema che attiene alla trasparenza ed al diritto all’informazione, oltre che importante per valutare qual è la situazione del contagio a Cernusco.

 

 

Lettera aperta al sindaco di Cernusco

Caro Sindaco,
in due mesi tutto è cambiato, la pandemia ha completamente ridefinito la nostra vita civile, le relazioni, il lavoro e pure i sentimenti. Giorno dopo giorno i morti ed i contagiati da Covid-19 sono aumentati, mettendo in luce le debolezze del nostro sistema sanitario insieme alle contraddizioni del nostro modello di sviluppo.
A questa situazione senza precedenti hanno dovuto far fronte le istituzioni che sono fatte di persone, dal personale sanitario, alle forze di polizia sino agli amministratori che sono diventati punti di riferimento per i cittadini. In particolare i sindaci stanno svolgendo un fondamentale ruolo di raccordo fra lo Stato e le autonomie regionali, a volte persino di supplenza ove questi livelli di governo non arrivano. Un grazie particolare va quindi a te ed a tutta l’amministrazione per questo grande lavoro.
Purtroppo però i dati sull’andamento del virus per la Lombardia e per la provincia di Milano ci dicono che siamo ancora lontani dalla risoluzione dell’epidemia e che i provvedimenti adottati non bastano o, almeno, hanno dimostrato un’incidenza limitata. Pertanto è necessario valutare in modo attento i dati disponibili relativi ai casi di contagio e rimodulare le azioni d’intervento e mettere in campo strategie di resilienza. Il comune potrebbe lanciare una “call for ideas” con funzioni di organizzazione e coordinamento delle attività e di stimolo di nuove iniziative per proporre soluzioni, piccole e grandi, di contrasto.
Ti proponiamo quindi una serie di misure che a nostro avviso l’amministrazione deve mettere in campo, al di là ed al di sopra di interventi dovuti da altri livelli di governo:

A. – Ambito sanitario
I familiari dei contagiati dal Coronavirus per evitare di diventare veicoli di ulteriore contagio devono essere isolati e messi in quarantena. A questo riguardo è molto importante il ruolo del comune nel fornire loro supporto ed individuare spazi per le quarantene in strutture di accoglienza temporanea, che servono anche per pazienti positivi deospedalizzati o costretti all’isolamento.

B.  – Ambito epidemiologico
E’ di estrema importanza ricostruire le mappe del contagio, vale a dire come e dove si sia sviluppato individuando quelli che sono chiamati i “superdiffusori”, le loro frequentazioni ed i luoghi dei contagi.
Partendo dalle comunicazioni ufficiali pervenute dall’ATS si dovrebbero contattare i contagiati e/o i familiari per cercare di mappare i luoghi comuni di frequentazione, oltre che le aziende sul territorio comunale con dipendenti contagiati. Allo stesso tempo si potrebbero raccogliere le segnalazioni dei cittadini che hanno dei sintomi ma non hanno ancora effettuato il tampone per cercare di comprendere quanti siano i contagiati potenziali e come si distribuiscono.
Le evidenze raccolte sui casi riscontrati a Cernusco vanno trasmesse all’ATS.
Un altro aspetto è legato alla possibilità di effettuare tamponi e test virologici. Sappiamo che tale compito non compete al comune, ma sappiamo che alcuni comuni si sono organizzati attraverso convenzioni con laboratori ed in modo autonomo stanno mappando la loro popolazione. Pensiamo che si possa e si debba fare anche a Cernusco dal momento che i tempi di quelli regionali saranno molto lunghi.

C. – Ambito di profilassi igienico-sanitaria
Va definito un protocollo sulle procedure di sanificazione degli spazi comuni dei condomini da inviare a tutti gli amministratori, insieme alle indicazioni specifiche relative alla raccolta differenziata per le utenze di contagiati dal momento che sono classificati come rifiuti a rischio biologico.
Nel contempo il comune dovrebbe stabilire convenzioni con aziende che producono disinfettanti e DPI (mascherine/camici) in modo tale che il comune possa fornirne una dotazione per famiglia o che almeno i cittadini li possano acquistare presso il comune o in esercizi convenzionati a prezzi contenuti ed una parte possa andare ai medici ed alle strutture sanitarie del territorio.
Per quanto riguarda il servizio di igiene urbana, va estesa raccolta sul territorio comunale anche a quei rifiuti che andrebbero portati in piattaforma ecologica (es. olio vegetale usato, lampadine, ceramiche) ma che ora non è possibile, come pure va potenziato il lavaggio delle strade.
Va inoltre rivisto il Regolamento di igiene urbana inserendo gli elementi legati al rischio biologico in correlazione con la completa revisione del sistema di raccolta differenziata in modo da tener presente le nuove esigenze legate alla gestione dei rifiuti di utenze domestiche e condominiali.

D.  – Ambito urbanistico
Le misure di confinamento hanno fatto emergere le difficoltà nel fare la spesa e messo in evidenza l’importanza dei negozi di vicinato. Pertanto in un’ottica di lungo respiro e di aggiornamento del PGT occorre una di revisione del piano del commercio che prescriva la presenza di negozi di vicinato in ciascun quartiere e penalizzi l’insediamento di grandi superfici di vendita.
Sempre in relazione alla revisione del PGT, si dovrebbero inserire degli strumenti urbanistici che consentano la possibilità di realizzare ricoveri sanitari, in particolare riconvertendo immobili abbandonati da decenni (es. ex albergo Melghera).

E.  – Ambito della conoscenza
Ci sono diversi studi che confermano la correlazione tra inquinamento da pm 2.5 e contagi da Coronavirus, pertanto risulta fondamentale avere a disposizione i dati ambientali anche per la nostra città. Torniamo quindi a chiedere la riattivazione della stazione meteorologica con il progetto presentato due anni fa all’amministrazione comunale in modo da avere un quadro analitico dei dati ambientali da mettere a disposizione di chi studia tali fenomeni e da gestire in proprio per analisi locali delle correlazioni fra concentrazioni di inquinanti e diffusioni epidemiologiche.

Per quanto è nelle nostre possibilità ci mettiamo a disposizione dell’amministrazione per approfondire le tematiche sopraevidenziate. Perché se nulla sarà come prima, cerchiamo che sia meglio di prima.

Bene Comune Cernusco