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Effetto parco

Da qualche settimana il comitato Bene Comune Cernusco rileva anche nella nostra città, ove non è presente una centralina dell’ARPA, valori di polveri sottili elevatissimi. Eppure le misure effettuate nel pomeriggio di sabato, nel corso della manifestazione “Uniti per il parco degli Aironi” con il rilevatore del comitato hanno evidenziato una brusca caduta dei valori delle concentrazioni di polveri sottili passando dal centro cittadino all’interno del parco.
Le misure sono state effettuate sulle sponde del lago e lungo i sentieri interni al parco nel corso della manifestazione a tutela del parco degli Aironi promossa dalle associazioni e comitati di Carugate e Cernusco contrari all’ampliamento del centro commerciale Carosello insieme a numerosi esponenti politici locali e nazionali.
E si nota la netta differenza rispetto ai valori precedenti rilevati nel centro abitato di Cernusco.

Sono numerosi i fattori che possono aver influenzato le misure, sicuramente gli alberi del bosco del parco degli Aironi insieme al dislivello di qualche metro dal piano campagna su cui si trova il lago sono elementi utili a determinare un effetto “barriera” rispetto alla dispersione degli inquinanti.
La conservazione degli ambiti naturali, delle aree verdi non urbanizzate è essenziale specie ai confini fra un centro abitato e l’altro proprio per costituire quei corridoi ecologici utili alla connessione degli habitat naturali. Il fatto che una parte del parco degli Aironi possa diventare area di espansione del vicino centro commerciale viene a rompere completamente la funzione per cui era stato concepito – da area estrattiva di sabbie e ghiaie era stato trasformato in un parco pubblico – funzione confermata, anzi rafforzata dai vincoli del Piano di Governo del Territorio di Cernusco che lo considera pure corridoio ecologico.

Ma, al di là dei valori registrati, basta fare due passi sui sentieri per entrare in un’altra dimensione: i rumori del traffico si perdono grazie alla mitigazione acustica realizzata dall’effetto combinato degli alberi e del dislivello, lo specchio d’acqua riflette il bosco piantumato da molti anni, gli aironi volano tranquilli perché ormai sono di casa

Basta alzare lo sguardo e si scopre il nido del picchio oppure abbassarlo e si trovano i funghi, segno di un ambiente ecologicamente evoluto che nessun prato, tipo quello previsto sul tetto del centro commerciale come compensazione ecologica ai metri cubi costruiti, potrà mai uguagliare.
Persino i cestini colmi di rifiuti sono la testimonianza esplicita che il parco è frequentato nonostante la mancata manutenzione e, poiché non si trovano altri rifiuti sparsi in giro, vuol dire che le persone usano i cestini dei rifiuti, ma il servizio di igiene urbana non li raccoglie con sistematicità.
Con l’ampliamento del centro commerciale Carosello il nido del picchio e la garzaia degli aironi non ci saranno più, nessuna delle misure compensative previste dalla proposta di accordo di programma potrà restituirceli. I problemi della viabilità già al collasso con flussi di auto che arrivano sino a 50.000 veicoli al giorno non saranno mai risolti dalle piste ciclabili previste dal progetto.

Il parco degli Aironi è un bene comune e deve essere tutelato, non venduto. I milioni di euro promessi non copriranno mai i costi ambientali connessi al progetto, il patrimonio venduto è perduto per sempre.

#CheariatiraaCernusco: i valori del PM10 e del PM2,5 del 15 ottobre 2017

Ieri è stato raggiunto un nuovo record, un record che non potrà essere superato… su 24 misurazioni del PM10  e del PM2,5 abbiamo registrato 24 superamenti del limite di legge per ognuno dei due indici. Insomma tutti i valori registrati erano abbondantemente oltre i limiti di legge. Il valore minimo del PM,2,5 (66) è stato di quasi tre volte il valore massimo permesso dalla legge (venticinque).

Un’amministrazione locale può fare poco o nulla per ridurre i valori degli inquinamenti dell’aria considerato che è un problema (grave) che riguarda tutta la pianura padana, tuttavia alcuni interventi realizzati o in progetto nel nostro comune possono contribuire ad aumentare i valori dell’inquinamento locale in modo considerevole , ecco alcuni ottimi esempi:

  • interrompere una strada che lambisce il centro abitato con l’interposizione di una rotonda in modo da costringere le auto che procedono a velocità costante a rallentare per poi accelerare nuovamente;
  • far costruire nuovi insediamenti abitativi senza un adeguata viabilità;
  • riempire il centro abitato di dossi in modo da costringere le auto a continue frenate e accelerazioni;
  • ideare tortuosi percorsi cittadini per le auto in modo da costringere gli automobilisti a fare percorsi sempre più lunghi per spostarsi da un punto ad un altro della città;
  • penalizzare il trasporto scolastico fissando un costo degli abbonamento degli studenti più elevato di quello dei normali utenti anche non residenti;
  • disincentivare il trasporto scolastico approvando orari assurdi delle navette  obbligando (contemporaneamente)  le famiglie di Ronco a pagare il servizio di pre scuola nel caso volessero usufruire del trasporto pubblico;
  • incentivare uno dei centri commerciali più grandi d’Italia, raggiungibile solo in auto, ad ingrandirsi su un oasi naturalistica parte del patrimonio indisponibile del comune

Un’amministrazione attenta dovrebbe, prima  di mettere  in atto gli interventi sopraelencati, valutarne anche gli effetti a più lungo termine che provocano sulla salute dei suoi cittadini.

A proposito, a Milano è scattato il blocco del traffico

#CheariatiraaCernusco: Ripartiamo!!!

Ripartiamo con la rilevazioni della qualità dell’aria a Cernusco sul Naviglio: dal primo ottobre abbiamo iniziato nuovamente a monitorare i valori del PM10 del PM2,5 e del PMcon lo strumento acquistato dal Comitato posto in via Cesare Pavese.

Nel grafico è possibile osservare i valori del PM2,5 rilevati nel corso della prima settimana di Ottobre: i dati sono particolarmente preoccupanti in quanto 6 giorni su 7 sono stati superati i limiti di legge (valore medio annuale pari a 25) .

Ricordiamo che i valori del PM2,5 presentano un rilevante interesse sanitario in  quanto tanto inferiore è la dimensione delle particelle, tanto maggiore è la loro capacità di penetrare nei polmoni e di produrre quindi effetti dannosi sulla salute umana.

Studi epidemiologici, condotti in diverse città americane ed europee nel corso degli ultimi anni, hanno dimostrato che esiste una notevole correlazione fra la presenza di polveri fini ed il numero di patologie dell’apparato respiratorio, di malattie cardiovascolari e di episodi di mortalità riscontrati in una determinata area geografica.

Mentre le particelle più grossolane derivano principalmente dal suolo e da altri materiali, le particelle più fini sono prodotte, in misura prevalente, dalla combustione di combustibili fossili utilizzati nei trasporti, nell’industria e per la produzione di energia. (Fonte: ARPAV – Agenzia Regionale per la prevenzione e la protenzione ambientale del Veneto)

AVVISO: la centralina dell’ARPA di Pioltello non misura i valori del PM2,5. La centralina più vicina si trova a Monza a più di 10 km di distanza 

In rosso viene indicato il valore medio massimo tollerato dalla legge

#cheariatiraaCernusco: Aggiornamento

 

PM2,5 PM10
N. Misurazioni 244 244
Misurazioni oltre il limite di legge 114 40
Percentuale misurazioni oltre il limite 46,72% 16,39%
Valore medio delle misurazioni 24,00 29,03
Giorno con maggiori sforamenti 10 Aprile 03 aprile
Numero massimo di sforamenti in un singolo giorno 20 10
Valore massimo registrato 65 83

#cheariatiraaCernusco: rilevazioni PM2,5 del 06 aprile 2017

Pubblichiamo i dati i del PM2,5 rilevati ieri 06 aprile 2017 in via Cesare Pavese a Cernusco sul Naviglio.

I valori del PM2,5 presentano un rilevante interesse sanitario in  quanto tanto inferiore è la dimensione delle particelle, tanto maggiore è la loro capacità di penetrare nei polmoni e di produrre quindi effetti dannosi sulla salute umana. Studi epidemiologici, condotti in diverse città americane ed europee nel corso degli ultimi anni, hanno dimostrato che esiste una notevole correlazione fra la presenza di polveri fini ed il numero di patologie dell’apparato respiratorio, di malattie cardiovascolari e di episodi di mortalità riscontrati in una determinata area geografica.

Le polveri PM10 sono denominate anche polveri inalabili, in quanto sono in grado di penetrare nel tratto superiore dell’apparato respiratorio (dal naso alla laringe).

Le polveri PM2,5 sono invece denominate polveri respirabili in quanto sono in grado di penetrare anche nel tratto inferiore dell’apparato respiratorio (dalla trachea sino agli alveoli polmonari).

Le polveri PM10 e PM2,5 sono prodotte da un’ampia varietà di sorgenti sia naturali che antropiche. Una volta emesse, le polveri PM10 possono rimanere in sospensione nell’aria per circa 12 ore, mentre le particelle aventi diametro pari a 1 µm rimangono in circolazione anche circa un mese.

Mentre le particelle più grossolane derivano principalmente dal suolo e da altri materiali, le particelle più fini sono prodotte, in misura prevalente, dalla combustione di combustibili fossili utilizzati nei trasporti, nell’industria e per la produzione di energia. (Fonte: ARPAV – Agenzia Regionale per la prevenzione e la protenzione ambientale del veneto)

 Su 24 rilevazioni effettuate il 06 aprile 2017

11 (undici) sono risultate oltre i limiti di legge 

Centri commerciali e PM10

concentrazioni di PM10 in Europa modellate per il 2030 secondo lo scenario dell'attuale legislazione

concentrazioni di PM10 in Europa modellate per il 2030 secondo lo scenario dell’attuale legislazione

Andrebbe fatta una correlazione fra la concentrazione di PM10 e le aree di sviluppo dei centri commerciali.

PM10: sono quelle particelle di sostanze inquinanti sospese nell’atmosfera il cui diametro è inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro e sono particolarmente dannose per l’organismo perché riescono a raggiungere gli alveoli polmonari e sono fra le maggiori cause di malattie polmonari.
La figura mostra  lo scenario europeo nel 2030 ed è tratta uno studio  sull’evoluzione delle concentrazioni di PM10 in Europa pubblicato di recente dalla rivista Atmospheric Chemistry and Physics dai ricercatori dell’International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA) e colleghi di tutta Europa. Nel 2030 qualora venissero adottate misure legislative di contenimento degli inquinanti ci sarebbe una parte della popolazione europea (sud della Polonia, Repubblica ceca,  Slovacchia, Italia settentrionale e Bulgaria) ancora esposta a concentrazioni di PM10 superiori agli standard UE

pm10_bac_padano

I limiti di concentrazione delle PM10 prevedono per la media annuale un valore massimo di 40 µg/m³, giornaliero di 50 µg/m³ e sono consentiti sino a 35 giorni l’anno di superamento del limite. Qui accanto il grafico delle concentrazioni di PM10 nel bacino padano nel biennio 2013-2014 da cui emerge chiaramente la situazione critica di costante superamento dei valori soglia.

A questa situazione già critica si aggiungerà il contributo che arriverà dal milione di metri quadri di spazi commerciali di prossima realizzazione a partire dal 2015.  «Sono ripartiti i cantieri e il 2015 sarà l’ anno della svolta», dice Massimo Moretti, presidente del Consiglio nazionale dei centri commerciali. Un piano da circa un milione di metri quadri di spazi affittabili. I centri commerciali scommettono contro la crisi e inseguono lo sviluppo del comparto con 22 nuovi progetti in essere, di cui nove in fase di costruzione e i restanti allo stato progettuale.

L’articolo ricorda per la Lombardia:

…Westfield Milan, promosso da Arcus Real Estate (controllata da Stilo immobiliare finanziaria, holding delle attività immobiliari di Percassi) e il colosso australiano Westfield. Sorgerà a pochi chilometri dall’ aeroporto di Linate e inizialmente si svilupperà su una superficie di circa 170mila metri quadri, che diventeranno circa 250mila nella fase 2. Nel complesso un progetto da 1,3 miliardi di euro: un villaggio del lusso con circa 50 boutique, oltre al department store Galeries Lafayette, il primo in Italia…

…Nei dintorni di Milano sono in fase avanzata i lavori dell’ Arese shopping center, progetto del Gruppo Finiper di Marco Brunelli, che sorgerà negli spazi della ex fabbrica dell’ Alfa Romeo. Un investimento da oltre 300 milioni per creare un polo dello shopping con 200 negozi e un tratto distintivo forse unico al mondo: un circuito automobilistico storico…

Il progetto del Carosello non è citato ma, nel suo piccolo, prevede un ampliamento di 32.000 mq.

Come tutti questi centri commerciali si leghino alle buone intenzioni di riduzione delle emissioni, non è dato capire, dal momento che ai centri commerciali ci si arriva quasi esclusivamente in auto e per le auto è necessario realizzare grandissimi parcheggi.

Eppure servirebbe una visione d’insieme che guardi al complesso del territorio dove in poche decine di chilometri si trovano già troppi centri commerciali (Auchan di Vimodrone, Acquario di Vignate, Corte Lombarda Bellinzago,  Auchan di Cinisello Balsamo, Carosello di Carugate …), senza contare gli ipermercati. Al 2030 mancano solo pochi anni.

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