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#oggidonoqui: gli aiuti del 12 dicembre

europa politicaErano appena arrivati a Milano e già cercavano sulla cartina dell’Europa appesa su una parete dell’hub della stazione di Milano la rotta migliore per arrivare nel Nord Europa, col dito tracciavano percorsi verso Gran Bretagna, Germania e Svezia. Erano una ventina i profughi di passaggio alla stazione Milano domenica mattina, giovani eritrei, così esili e magri che ti rendi subito conto quanto siano importanti le indicazioni dei volontari che si raccomandano di portare indumenti di taglie piccole. I loro sguardi spauriti, i volti provati e quel loro avvolgersi nei giacconi e berretti anche all’interno erano l’esplicita testimonianza del lungo e terribile viaggio che avevano affrontato per raggiungere quell’Europa che considerano una terra promessa, diventata invece sempre più ostile.
Nell’Europa dei muri, Milano è stata ed è tutt’ora un’eccezione, un esempio internazionale di accoglienza: nei mesi scorsi grazie al lavoro dei volontari e al supporto dell’assessorato alle politiche sociali, Milano ha accolto migliaia di profughi di passaggio verso il Nord Europa.

I flussi, che nel periodo estivo hanno toccato punte di più di mille persone al giorno, si sono ora ridotti a causa della stagione invernale che rende più difficili e pericolose le traversate. Sono cambiate anche le nazionalità, oggi sono prevalentemente eritrei, dal momento che gli iracheni ormai passano dalla rotta balcanica.
Ciascuno di noi di fronte alle terribili immagini di migranti sui barconi o in cammino lungo confini nuovamente segnati da vergognosi muri e filo spinato si è chiesto come fosse possibile e cosa si potesse fare. E la cosa più semplice è raccogliere almeno aiuti, cibo e vestiario. Non cambierà il mondo, ma almeno lenisce per un po’ qualche sofferenza.

#oggidonoqui di sabato 12 dicembre è stata la terza raccolta cernuschese di aiuti per i profughi della stazione di Milano e il CARA di via Corelli promossa da ACLI e Bene Comune Cernusco, cui hanno aderito in quest’occasione le associazioni di Cernuscoaccogliente.

Vorremmo qui ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, dal signore che è arrivato con il bagagliaio dell’auto pieno all’inverosimile di viveri, all’anziana signora che ci ha donato il suo piccolo contributo per la colletta con cui abbiamo comprato biancheria nuova per i bambini, scusandosi persino di non poter dare di più a causa del suo bilancio limitato. Vi abbracciamo tutti, grazie ancora.

Un altro grazie va agli splendidi volontari della stazione di Milano e del CARA di via Corelli che tutti i giorni rendono possibile l’accoglienza a Milano. Con il vostro lavoro riscattate l’Europa dei muri e date una concreta speranza di futuro a coloro che fuggono un presente terribile.

Un’ultima cosa riguarda la necessità di andare oltre le buone azioni individuali ed occasionali: Cernusco ha messo a disposizione della Prefettura un’abitazione ove hanno trovato ospitalità quattro richiedenti asilo ed altri posti verranno presto grazie alla disponibilità delle parrocchie. Costituisce quindi un esempio di comunità accogliente in un panorama di amministrazioni che invece rifiutano i profughi. Ma, di fronte a migrazioni che sono da considerare un dato strutturale e non un’emergenza, occorre attrezzarsi di più e meglio: un primo passo è la riapertura dello sportello stranieri del comune ed un’adeguata formazione del personale amministrativo. Tali passaggi erano stati evidenziati nella serata del 24 novembre scorso Accoglienza è conoscenza organizzata dalle associazioni di Cernuscoaccogliente ed erano stati raccolti dalle assessore Silvia Ghezzi e Rita Zecchini, in rappresentanza anche del sindaco. Non lasciamoli cadere.

* qui trovate il link con le foto degli aiuti raccolti e la consegna

Conoscenza è accoglienza – rifugiati: il ruolo del volontariato

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Nei giorni del terrore di Parigi di nuovo la violenza prende il sopravvento sulla ragione. Oscurare la ragione è la trappola micidiale in cui non dobbiamo cadere, perché è insieme l’obiettivo dei terroristi e di chi alimenta il loro odio.
Non le armi, ma la parola. E ci servono parole giuste, specie per i problemi importanti e delicati del nostro tempo dove milioni di persone cercano in Europa la speranza di un progetto di vita negato nei loro paesi in guerra da decenni.
Le parole giuste nascono dall’essere in un posto, dal vedere e fare le cose. Così è per i volontari che da mesi aiutano i migranti in transito alla stazione di Milano (a questi aiuti ha contribuito anche Cernusco con le iniziative di raccolta viveri svoltesi nei mesi scorsi), per quei giornalisti che ci raccontano cosa sta accadendo e ne analizzano le cause.
Per questo il comitato Bene Comune Cernusco, insieme a Acli, Anpi, Banca del Tempo, Caritas, Color Esperanza, Gruppo UDI Donnedioggi, Pro Loco Cernusco ed alle Consulte della cultura e del sociale hanno organizzato per martedì 24 novembre (ore 21, presso La Filanda in via Pietro da Cernusco 2) un incontro che vuole dare un contributo alla conoscenza sul tema dei rifugiati/migranti con Carlotta Dazzi e Raffaele Masto, due giornalisti che raccontano ciò che hanno visto davvero, e Maria Chiara Cela della cooperativa DAR Casa che aiuta i cittadini italiani e stranieri a trovare soluzioni concrete e solidali al problema abitativo.

Le parole giuste aiutano l’informazione e le informazioni portano alla conoscenza e dove c’è conoscenza c’è accoglienza.

Vi aspettiamo

CONOSCENZA E’ ACCOGLIENZA
Rifugiati: il ruolo del volontariato
24 novembre 2015, ore 21
La Filanda, via Pietro da Cernusco 2

Associazioni promotrici:
Acli, Anpi, Banca del Tempo, Bene Comune Cernusco, Caritas, Color Esperanza, Gruppo UDI Donnedioggi, Pro Loco Cernusco

Aderiscono: Consulta della cultura e Consulta del sociale

 ringraziamo Francesco Malavolta per la foto di copertina