Cari assessori Giordano Marchetti ed Ermanno Zacchetti,

sono stati recentemente pubblicati sul sito del comune i dati relativi all’acqua dei pozzi insieme ad una relazione sull’acquedotto di Cernusco a cura di Amiacque, il gestore del servizio idrico della nostra città.

Da questi dati, che l’amministrazione riceve da Amiacque con ritardo e senza precise scadenze temporali, emerge un enorme consumo idrico (riferito agli usi domestici) per abitante: 247 litri, contro una media nazionale di 175,4 litri per abitante al giorno con un incremento di quasi il 6% in cinque anni. Cernusco supera Lodi, cittadina con il primato italiano (240) ad un passo da Roma e Milano. Soprattutto preoccupa l’incremento rispetto alla tendenza nazionale alla riduzione dei consumi degli ultimi dieci anni grazie ad un uso più attento e responsabile dell’acqua.

Altro elemento critico il numero dei pozzi: non è chiaro quanti e quali siano i pozzi da cui attinge l’acquedotto. La relazione parla di 14 pozzi, ma sono riportati i dati e le caratteristiche di un numero inferiore.

Infine i parametri analizzati: le tabelle dei dati per il 2011 e 2012 presentano solo una selezione dei parametri effettivamente analizzati dal laboratorio di Amiacque e con riferimenti non chiari dell’efficacia della depurazione rispetto ai punti di prelievo.

Da qui tre domande agli assessori al territorio ed all’ecologia per capire come sta la nostra acqua.

  1. Quanti sono e quali sono i pozzi in esercizio che servono l’acquedotto di Cernusco?
  2. Perché non arrivano da Amiacque tutti i dati relativi alle analisi dei pozzi di Cernusco?
  3. Quali politiche volte alla riduzione del consumo idrico verranno intraprese?

Si tratta di questioni che chiamano direttamente in causa il ruolo che la nostra amministrazione intende svolgere nei confronti del gestore del servizio, verso il quale è anche azionista, che deve garantire la fornitura dell’acqua e l’informazione sulla sua qualità  e soprattutto nei confronti dei suoi cittadini attraverso un’informazione trasparente e lo sviluppo di politiche volte ad un uso più attento della risorsa idrica. 

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