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Comunicato stampa congiunto

Gli alberi di via Don Sturzo sono in pericolo.

Il progetto di “riqualificazione” approvato dalla Giunta comunale il 23 dicembre 2024 prevede, per la realizzazione di una pista ciclopedonale lungo via Don Sturzo – costo stimato di 1.300.000 euro -l’abbattimento di almeno 15 alberi per fare spazio a nuovi stalli di sosta sul lato Sud della strada, mentre sul lato opposto della carreggiata i marciapiedi verranno depavimentati, trasformati in aiuole e allargati di 2,5 mt.

Si tratta ufficialmente di un ripensamento della mobilità e della messa in sicurezza dei marciapiedi, danneggiati dalla presenza delle radici. Ma, come già avvenuto in altri interventi simili (via Adua, viale Assunta), anche in questo caso la “riqualificazione” si fa a spese degli alberi.

È un progetto che risale al 2021, poi inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2024–2026, ma senza il promesso coinvolgimento dei residenti e senza alcuna valutazione sull’impatto ambientale e sul destino degli alberi.

Ulteriore elemento di preoccupazione sono le recenti dichiarazioni della sindaca su questo argomento che alimentano una narrativa scorretta anche dal punto di vista tecnico sui bagolari.

Al contrario, le perizie disponibili indicano che gli alberi non presentano condizioni di rischio grave, anzi tutte le anomalie individuate (radici superficiali, lievi danni alle chiome, lievi inclinazioni) possono essere gestite con soluzioni tecniche moderne e già collaudate, che permettono la messa in sicurezza senza dover abbattere gli alberi, come avviene in molte città che adottano pratiche innovative di cura del verde.

I bagolari di via Don Sturzo costituiscono ormai un elemento identitario del quartiere e di quella strada, che non può essere quindi considerata solo un’arteria viabilistica, così come gli alberi non possono essere considerati alla stregua di un arredo da inserire o togliere in funzione delle scelte degli amministratori o dei tecnici di turno. Gli alberi sono un bene comune, tutelato anche dalla Costituzione (art. 9) e pure dal recente regolamento europeo sul ripristino degli ecosistemi.

Come comitati civici, siamo a favore della messa in sicurezza dei marciapiedi e del potenziamento della mobilità sostenibile, ma non accettiamo che questo avvenga sacrificando alberi maturi, sani e parte integrante dell’ecosistema urbano. E per di più contro il parere dei cittadini cernuschesi e del quartiere.

Il nostro impegno congiunto nasce dalla consapevolezza che a Cernusco esiste un problema strutturale legato alla gestione delle alberature e che serva un cambio di rotta immediato, basato su:

  • rispetto dei criteri minimi ambientali (CAM) DM 63/2020
  • trasparenza amministrativa e accesso agli atti completo
  • coinvolgimento reale della cittadinanza nelle scelte che riguardano il territorio

Per questo motivo invitiamo tutti i cittadini e le cittadine a partecipare al presidio pubblico che si terrà in Piazza Matteotti sabato 8 novembre dalle 10 alle 12 per chiedere:

  • il ritiro del progetto attuale
  • la salvaguardia degli alberi esistenti
  • l’avvio di un tavolo di confronto aperto

Chiediamo un intervento realmente sostenibile, che garantisca marciapiedi sicuri ed una mobilità dolce, senza cancellare il patrimonio verde che da cinquanta anni caratterizza via Don Sturzo. Serve soprattutto un’interlocuzione strutturata e trasparente con la cittadinanza, prima che le decisioni vengano prese.

Per questo chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto con il civismo organizzato che dia voce ed incidenza a comitati, associazioni e residenti.

Bene Comune Cernusco
Comitato Quartiere Tre Torri
Salviamo gli alberi di via Don Sturzo

Concorso Foto e Disegno nel PLIS: cambia il luogo della premiazione

A seguito di problemi relativi alla sicurezza nell’accesso alla galleria espositiva di Palazzo Ghirlanda Silva (biblioteca) – di cui siamo stati avvisati solo pochi giorni fa – e grazie alla disponibilità degli uffici preposti del comune di Brugherio, ci è stato proposto un luogo alternativo per la sola cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso.
La tradizionale mostra delle opere migliori sarà purtroppo posticipata dopo la soluzione dei problemi di accesso alla biblioteca, oppure non appena riusciremo a trovare la disponibilità in un altro comune.

La premiazione delle opere migliori, nelle varie categorie, avverrà quindi:

Scusandoci per l’inconveniente, indipendente dalla nostra volontà, speriamo di incontrarvi numerosi per la conclusione del nostro tradizionale concorso fotografico e di disegno nel Parco Est delle Cave.

Concorso di foto e disegno nel PLIS – Premiazione ed esposizione delle opere

La quarta edizione del nostro ormai tradizionale concorso fotografico e di disegno ambientato nel Parco Est delle Cave corre veloce verso la sua conclusione.

Le opere ricevute sono state valutate e la giuria ha espresso il suo verdetto.

La premiazione delle opere migliori, nelle varie categorie, avverrà

Vi aspettiamo per premiare i vincitori e per l’inaugurazione della mostra che rimarrà aperta per tutta la settimana successiva (negli orari di apertura della biblioteca) fino a sabato 4 ottobre

Ci uniamo alla Global Sumud Flotilla

Siamo molto in ansia per i coraggiosi equipaggi della Global Sumud Flotilla, l’iniziativa umanitaria che cerca di portare cibo e acqua alla popolazione stremata di Gaza.

Se quelle piccole imbarcazioni solcano in questi giorni il Mediterraneo è solo grazie all’attivismo e alla determinazione dei cittadini e delle cittadine, mentre le istituzioni – a tutti i livelli – sono rimaste spesso latitanti, se non addirittura elusive, davanti al genocidio in corso contro il popolo palestinese.

Ringraziamo la sindaca Paola Colombo per le parole di sostegno rivolte alla Sumud Flotilla, ma non possiamo limitarci agli auspici: servono atti concreti, anche a livello locale. Come hanno dimostrato i camalli di Genova, ognuno può fare la propria parte.

Per questo chiediamo alla nostra sindaca Paola Colombo che si adoperi perché Cernusco interrompa qualsiasi tipo di relazione che il nostro comune intrattiene con Israele e intraprenda iniziative atte a favorire l’accoglienza degli studenti palestinesi che hanno ottenuto borse di studio in Italia nell’ambito del progetto IUPALS, promosso dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) ma non riescono ad uscire da Gaza. 

Il futuro del popolo palestinese – e il nostro – dipende dalla capacità del mondo civile di dire basta a violenza, odio e complicità. #GlobalSumudFlotilla #FreePalestine #BeneComuneCernusco

La Giunta approva il Piano Attuativo di via Cevedale-Bassano: la cementificazione e gli interessi privati vincono sul bene comune

Dopo mesi di silenzio – interrotto solo dalle iniziative di informazione della nostra Associazione che hanno portato alla luce le conseguenze della costruzione di nove palazzi sugli ultimi campi agricoli di Cernusco – l’Amministrazione annuncia la «conclusione di un capitolo dell’urbanistica cittadina aperto da tanti anni».

La decisione è stata rivendicata dalla Sindaca Paola Colombo come gesto di “concretezza e responsabilità”: nella visione di questa Amministrazione, evidentemente, distruggere per sempre importanti beni comuni, eliminare suolo fertile, cancellare ecosistemi che garantiscono regolazione ambientale e biodiversità, alterare il paesaggio, memoria identitaria del territorio, il tutto a favore di interessi privati, è una scelta “responsabile” e “concreta”.

E dunque difenderli e salvaguardarli per le generazioni future è irresponsabile e vacuo.

Si dichiara che «rispetto al progetto originario, le volumetrie sono state ridotte di un quarto» e che «vengono introdotte importanti opere pubbliche e tutti gli interventi di mitigazione possibili». Ricordiamo che la riduzione delle volumetrie non elimina affatto gli impatti (anzi, a suo tempo fu la contropartita per eliminare l’edilizia convenzionata a vantaggio del profitto dei costruttori, elemento che nel comunicato della Sindaca viene omesso) e che le opere pubbliche definite “strategiche” consistono in parcheggi per 71 posti auto funzionali unicamente agli immobili costruiti, in 600 metri di pista ciclabile ed in un edificio di uso pubblico con destinazione funzionale ignota, mentre i “palazzi dipinti di verde” sono gli interventi di mitigazione con cui si baratta il bene comune.

“Strategiche” sono quindi opere la cui unica funzione certa è alzare il valore degli immobili.

Non è strategico, invece, salvaguardare risorse ambientali importantissime per il benessere delle persone. E nemmeno salvaguardare gli abitanti della zona, che ogni giorno fanno i conti con pesanti disagi nella mobilità e a ogni evento meteorologico estremo con allagamenti e problemi agli impianti idrici. Problemi che saranno aggravati dall’arrivo di più di cento ulteriori nuclei familiari e da almeno cinque anni di cantiere.

La Giunta ammette la necessità di «un’ulteriore valutazione di soluzioni progettuali alternative» nella fase successiva del permesso di costruire: elementi fondamentali, come il patrimonio arboreo esistente – in particolare il pioppo monumentale – non erano stati adeguatamente considerati e saranno oggetto di «verifiche tecniche e fitosanitarie» solo a seguito delle nostre segnalazioni.

Si evoca inoltre una generica “Città Spugna” come garanzia contro il rischio idraulico, senza dire in cosa consista realmente. Forse si preferisce tacere perché sarebbe stato paradossale dover dire che nelle Città Spugna uno degli elementi fondamentali è proprio incrementare le aree verdi.

Per più di vent’anni i campi di Via Cevedale-Bassano sono stati oggetto di valutazioni, decisioni, provvedimenti: in tutto questo lungo e tortuoso percorso non una decisione è stata presa a favore dell’ambiente.

Ed oggi Il primo atto della sindaca Paola Colombo e della sua Giunta è stata la cementificazione di via Cevedale e per questo saranno ricordati.

È necessario un deciso cambiamento di rotta, concreto e non solo dichiarato, e per questo continueremo a batterci e a informare e coinvolgere i cittadini. Per riequilibrare quella bilancia che pende ancora decisamente troppo a favore dell’interesse privato.

Serve la forza, il sostegno e il contributo di tutti coloro che hanno a cuore il bene della città di Cernusco, della sua comunità e del suo futuro.

Ringraziamo tutti coloro che sono stati al nostro fianco in questi mesi e che lo faranno anche in futuro.

Firma anche tu per fermare il P.A. Cevedale-Bassano

C’è bisogno di te, di una tua firma, per fermare il Piano Attuativo Cevedale-Bassano e conservare uno degli ultimi terreni agricoli di Cernusco.

Chiediamo al Sindaco, alla giunta ed al Consiglio Comunale di non approvare questa ennesima speculazione edilizia, che distruggerà per sempre, per noi e per i nostri eredi, questo storico campo coltivato, con tutta la sua capacità di mitigare gli avversi cambiamenti climatici sempre più frequenti

Siamo già a buon punto, firma anche tu, vai su: openpetition.eu/!btdln

Il P.A. Cevedale-Bassano nei luoghi del P.A. Cevedale-Bassano

Ieri sera, all’incrocio tra Via Cevedale e Via Bassano, si è svolta la conferenza stampa organizzata da Bene Comune Cernusco per la presentazione delle osservazioni al P.A. Cevedale-Bassano ai cittadini e alla stampa.

Ha partecipato un folto gruppo di persone, oltre 50, tutte molto interessate alla questione e incredule del fatto che l’insediamento sia ormai destinato alla realizzazione.
A meno di una presa di coscienza, improbabile, da parte dell’Amministrazione di Cernusco.

Mettiamo qui di seguito il documento a disposizione di tutti, corredato dell’Allegato sugli aspetti naturalistici, in modo che ci si possa rendere conto di quanto sia grave e invasivo questo ennesimo sfregio alla campagna agricola che ci circonda

SOS Aria

Ogni giorno facciamo più di 20.000 respiri. Per più 20.000 volte ogni giorno inspiriamo biossido di azoto, polveri sottili (PM10 e PM2.5), monossido di carbonio, ozono e vari composti organici volatili. Questi elementi, invisibili ma dannosi, penetrano nei nostri polmoni e nel nostro corpo, con gravi effetti sulla salute.

Malattie respiratorie, cardiovascolari e danni a lungo termine sono solo alcune delle conseguenze di un’aria troppo spesso e troppo inquinata. E i più vulnerabili sono proprio i bambini.

Partecipa a “SOS ARIA” il 12 marzo, l’incontro promosso da Bene Comune Cernusco insieme ad “ACP – Pediatri per un mondo possibile“, in cui approfondiremo la situazione della Lombardia, analizzeremo i rischi per la nostra salute collegati all’inquinamento, discuteremo delle azioni che possiamo intraprendere come cittadini e delle richieste che possiamo fare alle istituzioni per ottenere politiche e soluzioni più efficaci.

Quando: Mercoledì 12 marzo 2025
Dove: Biblioteca Civica L. Penati – Cernusco sul Naviglio
Orario: 21.00

Vieni a scoprire come possiamo agire per proteggere il nostro futuro e quello dei più piccoli. (e condividi questo post con chi pensi possa essere interessato!)

#SOSaria #Inquinamento #Salute #Ambiente #Consapevolezza #AzioneComune

Questa centralina … s’ha da fare!

Eravamo in piena pandemia, forse per questo qualcuno se n’è dimenticato. Ma il 21 maggio del 2020 il Consiglio Comunale, all’unanimità, aveva approvato una mozione, presentata dal consigliere Claudio Gargantini, che prevedeva “il ripristino della stazione meteorologica” e la predisposizione di “apposita convenzione regolativa” con la nostra Associazione, in accordo al progetto, presentato l’1/12/2018 che “non prevedeva oneri per l’amministrazione comunale“.

Noi, soddisfatti ed entusiasti, dopo aver descritto questo riconoscimento in un articolo di allora, abbiamo atteso la convocazione da parte dell’assessore Restelli. Che non è arrivata in quell’anno, e nemmeno nel successivo, poi nel 2022 le nuove elezioni ed è passato anche il 2023. A giugno del 2024, abbiamo chiesto lumi: con una istanza all’assessore Restelli (riconfermato anche nella nuova Giunta) ci attendavamo, come previsto dallo Statuto Comunale, una risposta entro 60 giorni.

Ma anche questa non è arrivata.

Ci siamo rivolti all’Ispettorato della Funzione Pubblica, organo dipendente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (in pratica la Meloni), riportando tutta la sequenza di domande e di silenzi, dal 2018 in poi. L’ispettorato ha girato la richiesta all’Amministrazione di Cernusco, che, forse spaventata dalla mail ricevuta (arrivava da “mailbox.governo.it” !), ha messo insieme una risposta, che suona così:

  • la vecchia centralina non era economicamente recuperabile (troppo costoso ripararla);
  • la pandemia ha rallentato le attività non urgenti (in realtà a maggio 2020 e nei mesi successivi, la pandemia aveva diminuito la sua pressione);
  • nel 2022 [nuova amministrazione – ndr] è stato progettato un orto botanico al posto della vecchia centralina, che quindi andava spostata;
  • nel 2024 sono stati intensificati gli sforzi per risolvere la questione [negli anni dispari, evidentemente l’Amministrazione non se la sente di fare qualcosa – ndr]
  • il 18 dicembre 2024 è stato autorizzato l’acquisto di una nuova centralina, che sarà gestita dal Centro Meteo Lombardo e dovrebbe essere disponibile entro gennaio 2025 [che in realtà è passato e non si vede ancora la centralina – ndr].

Non possiamo che essere nuovamente orgogliosi e felici di questa conclusione, che finalmente doterà il Comune di Cernusco di un punto di rilevamento di dati meteorologici particolarmente utili in questi anni di eventi atmosferici estremi.

Peccato che non saremo noi a gestire la centralina, che avremmo installato a nostre spese e senza alcun costo per il Comune di Cernusco. Evidentemente, siamo così invisi a questa Amministrazione, che pur di non concederci questa soddisfazione, spende i soldi di tutti per una finalità che avrebbe potuto avere a costo zero. Ce ne faremo una ragione, ma l’importante è che la centralina ci sia e funzioni [passaggio a dir la verità non ancora avvenuto – ndr]

Ma continuiamo a sperare. Vi terremo informati.

2025: c’è bisogno di “fare qualcosa”

Si avvicina velocemente la fine dell’anno ed è naturale, in questo momento, guardare indietro e fare un po’ il bilancio dell’anno che sta per finire.

E’ stato un anno faticoso, segnato da eventi che non avremmo voluto vedere: le guerre, con tutto il loro seguito di morte e distruzione; i disastrosi fenomeni atmosferici, in Italia ed in varie altre parti del mondo, anch’essi portatori di distruzione e soprattutto di grande preoccupazione per il futuro; ed il mondo continua a rimandare le soluzioni che ci potrebbero aiutare ad evitare il peggio, come si è visto nella recente COP29, che si è chiusa con un nulla di fatto.

Fortunatamente, nel nostro piccolo, possiamo ricordare anche qualche attività iniziata o conclusa nel modo migliore. La più importante è stato l’avvio dell’Osservatorio per la Tutela del Suolo e del Paesaggio nel Nord Est milanese: con altre associazioni della nostra zona, abbiamo lanciato questo gruppo che, passo dopo passo, sta approfondendo i temi legati alla gestione del territorio, vigilando su varianti e proposte delle amministrazioni comunali della Martesana e presentando le proprie proposte di miglioramento, anche se spesso inascoltate. Obiettivo dell’Osservatorio è coinvolgere realtà simili alla nostra per attivare i cittadini nel controllo e nella gestione di un bene fragile e limitato, come il suolo, adottando chiavi di lettura e soluzioni uniformi in tutta l’area ad est di Milano.

Nella scorsa primavera abbiamo partecipato al “Bioblitz 2024”: guidati dalla nostra esperta naturalista, Diana, siamo andati per farfalle, fotografando e conteggiando varie specie, testimoni della biodiversità che spesso un occhio non allenato non riesce a riconoscere.

Nel corso del 2024 è partita la quarta edizione del nostro Concorso fotografico e di Disegno nel Parco Est delle Cave. Il concorso è tuttora aperto e, concentrandosi su luoghi e specie particolari, ci invita a conoscere il parco ed a coglierne aspetti peculiari che a prima vista possono sfuggire.

Il bilancio di fine anno, inevitabilmente, richiede anche di pensare a cosa fare nell’anno che inizierà tra poco. Le idee ed i propositi, che di certo non ci mancano, devono poi scendere a compromessi con le energie, con le forze a disposizione. Quindi vedremo cosa effettivamente riusciremo a portare avanti. Tra le nostre priorità, comunque, ci sono tante attività, magari già iniziate negli anni scorsi, che vogliamo continuare e migliorare.

Il 2025 sarà l’anno del rinnovo della nostra amministrazione: appuntamento particolarmente importante per tutte le scelte urbanistiche e di gestione del territorio che ne conseguiranno. Non mancheremo perciò di avanzare e rendere pubbliche le nostre richieste e priorità ai candidati sindaci per difendere ogni metro quadrato del nostro verde e possibilmente per aumentarlo.

Non ridurremo il nostro impegno per conoscere nei dettagli, con tutte le sue ricchezze e peculiarità, l’ambiente che ci circonda, a partire dal Parco Est delle Cave (che da anni riceve la nostra primaria attenzione), ma proseguendo anche verso strutture fuori dal nostro stretto perimetro, come il Parco Agricolo Nord Est oppure il Parco Nord Milano. Potremo raccogliere spunti e suggerimenti utili per la nostra più limitata realtà locale.

Da alcuni anni raccogliamo, con gli strumenti che ci siamo costruiti, i dati di concentrazione delle polveri sottili; nelle prossime settimane, con la guida di un esperto, capiremo come agiscono e quanto possono essere pericolose per la salute, soprattutto per i bambini. Sarà il primo appuntamento di una serie di “SOS” che vogliamo lanciare per richiamare l’attenzione sulle risorse basilari del nostro ambiente: l’aria, l’acqua, il suolo, l’energia.

Nel 2025 si concluderà anche il Concorso Fotografico e di Disegno nel Parco Est delle Cave e, come ormai tradizione, premieremo chi ha meglio saputo cogliere le peculiarità del nostro parco, mettendo in mostra le foto ed i disegni più belli.

Aldilà delle attività pratiche che riusciremo a svolgere, però, quello che più ci sta a cuore è provare a comunicare a tutti, e soprattutto ai più giovani tra noi, l’attenzione e la cura per l’ambiente, la preoccupazione per un modello di sviluppo non sostenibile, l’importanza di comportamenti virtuosi che non mettano a repentaglio la salute e perfino la sopravvivenza nostra e di chi verrà dopo di noi.

Recenti studi stanno mostrando quanto sia in aumento una forma di ansia legata alle mutazioni climatiche, all’incertezza del futuro legata al riscaldamento globale. È altrettanto provato che il modo migliore per combattere questa “eco-ansia” è attivarsi nel volontariato ambientale, aderendo ad organizzazioni che si occupano di questa emergenza.
Bene Comune Cernusco è una di queste organizzazioni, è uno dei modi possibili per “fare qualcosa”, per occuparsi della casa che ci ospita, cercando di capire i problemi e di immaginare soluzioni adeguate, pur nel piccolo della nostra città. Chi vorrà darci una mano, quindi, sarà più che benvenuto e se saremo in molti, riusciremo a fare molto.

L’augurio, che estendiamo a tutti, per il nuovo anno è che sempre più persone, sempre più giovani prendano coscienza delle urgenze legate al clima ed agli stili di vita non sostenibili, decidendo di attivarsi, in qualunque modo, per fermare questa pericolosa emergenza: c’è bisogno di tutti, c’è bisogno di “fare qualcosa”.

Buon 2025 a tutti !

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