Tag: elezioni comunali

Qual era la colpa degli alberi?

Due alberi, grandi, maestosi e apparentemente sani sono stati abbattuti tra ieri e oggi in Via Pavese.

via Pavese – intervento di abbattimento quasi completato

Qual era la loro colpa?
Forse facevano troppa ombra? O lasciavano cadere troppi aghi? Escludendo che fossero un’immediata minaccia per l’incolumità di qualcuno (ci sarà modo di appurarlo), qualunque altro sia il motivo alla base dell’abbattimento, ci chiediamo che futuro ci stiamo costruendo se ancora oggi, pur avendo quasi raggiunto un punto di non ritorno dal punto di vista ambientale, riserviamo agli alberi questo trattamento, eliminandoli al primo “fastidio”, incapaci di riconoscerne il valore per la nostra salute e per la nostra stessa vita e lontanissimi dal dare la giusta priorità alla loro tutela.

Con questo post vogliamo anche attirare l’attenzione sull’assoluta e manifesta inadeguatezza del regolamento del verde del Comune di Cernusco sul Naviglio, risalente a ben 30 anni fa: per abbattere un albero in aree private basta una semplice richiesta all’ufficio comunale preposto.

stralcio regolamento del verde di Cernusco

Ben diverso, palesemente più sensato, è il regolamento del verde della città Milano, che vincola gli abbattimenti alla presenza di valide motivazioni e lo subordina a precisi requisiti di in tutela ambientale (periodo, presenza di fauna che abita l’albero, ecc.).

stralcio regolamento del verde Milano

Qualcuno dei candidati a Sindaco ha qualche osservazione da fare sul tema?

#occhiapertielezionicomunali: la raccolta differenziata

Il 5 febbraio di venticinque anni fa entrava in vigore il decreto Ronchi sulla raccolta differenziata che, sulla scia delle direttive europee in materia di rifiuti, sanciva un passaggio culturale importante: dallo smaltimento dei rifiuti si passa al loro recupero e circolarità. Così a partire dal 1997 la raccolta differenziata diventa l’elemento cardine della gestione dei rifiuti che viene progressivamente adottata in tutti i comuni italiani, con formule e modalità via via più articolate.

Anche Cernusco subisce la stessa evoluzione: dopo l’emergenza lombarda del 1995, si passa dalle isole ecologiche ai margini delle strade alla raccolta porta a porta, sino al maggio del 2016 in cui viene introdotto come innovazione della raccolta differenziata l’ecuosacco, un sacco rosa dotato di identificativo numerico in cui conferire i rifiuti indifferenziati. Lo scopo è infatti quello di aumentare le quantità di rifiuti selezionati dai cittadini in modo che nel sacco rosa finisca solo ciò che non si può differenziare. I sacchi rosa sono infatti forniti in numero limitato in funzione dei componenti familiari, anche se la presenza di bambini ed anziani dà diritto ad una piccola quota integrativa di sacchi necessari per lo smaltimento dei pannolini. Chi dunque non ha comportamenti attenti e butta tutto insieme, una volta esauriti i sacchi a disposizione, deve acquistarne altri, inoltre il codice identificativo sul sacco porterebbe a risalire all’utenza in caso di rifiuti non conformi.

Con questa innovazione, secondo quanto dichiara a fine 2016 l’amministrazione comunale, la raccolta differenziata passa dal 65% all’84% e la produzione di rifiuti si riduce del 60,5%.


Questi dati però non ci avevano mai troppo convinto, soprattutto avevamo segnalato la mancanza di misure di compensazione e solidarietà sociale da affiancare all’ecuosacco (dalle raccolte dedicate per pannoloni e pannolini, olio vegetale e la necessità di istituire un osservatorio sui rifiuti) e di meccanismi premiali rispetto ai comportamenti virtuosi.

Nessuno dei nostri suggerimenti proposti è stato adottato, nel frattempo abbiamo tenuto d’occhio i dati sulla raccolta differenziata, almeno per quanto è stato possibile, perché CEM Ambiente (gestore del servizio di igiene urbana) ha messo a disposizione i dati statistici – per tutti i comuni su cui eroga il servizio – per poco tempo e solo in relazione agli impianti ed oggi la pagina dedicata ai dati è vuota.

Ci sono però quelli pubblicati dall’ARPA relativi alla produzione e gestione dei rifiuti in Lombardia da cui è possibile estrapolare per Cernusco alcuni elementi significativi. Che vi proponiamo:

elaborazione da: dati rifiuti urbani Cernusco -ARPA Lombardia 2016-2019

La raccolta differenziata dal 2017 non ha fatto ulteriori progressi (è ferma all’85%)

elaborazione da: dati rifiuti urbani Cernusco -ARPA Lombardia 2016-2019

mentre la produzione di rifiuti, dopo un calo iniziale, dal 2019 è in netta ripresa. Purtroppo non sono ancora disponibili i dati del 2020, primo anno di pandemia, da cui si potrebbe valutare come abbia influito il covid nella produzione di rifiuti.

C’è inoltre da tener presente un elemento importante: a partire dal 2017 sono state modificate le modalità di calcolo della raccolta differenziata, introducendo nel conteggio anche altre tipologie di rifiuti (ingombranti, spazzamento strade, inerti da demolizione conferiti da utenze domestiche, compostaggio domestico e rifiuti recuperati da parte dei produttori), elementi che aumentano le percentuali di raccolta differenziata, a prescindere dall’ecuosacco.

A sei anni dall’introduzione dell’ecuo sacco è giunto il momento di fare il punto sul servizio di igiene urbana, valutandone i risultati attraverso fonti terze rispetto al gestore ma, come dicevamo, da tempo CEM Ambiente non pubblica più i dati su rifiuti e raccolta differenziata e dunque non è purtroppo possibile fare confronti diretti fra le diverse fonti di dati. Avere dati certi ed attendibili è fondamentale, perché è proprio sulla base di questi indicatori forniti da CEM Ambiente all’amministrazione che si basano le tariffe della tassa sui rifiuti. E sono in gioco milioni di euro.

elaborazione da: dati rifiuti urbani Cernusco -ARPA Lombardia 2016-2019

Secondo i dati dell’ARPA il costo della gestione dei rifiuti a Cernusco è cresciuto, passando da 96,3 euro/abitante*anno del 2016 a 105,3 nel 2019. La nostra domanda è quindi: a fronte di costi maggiori, il servizio è migliorato? Vorremmo avere i vostri pareri.

Ricordiamo inoltre che il contratto di servizio stipulato – per nove anni – con il gestore prevede per l’amministrazione precisi doveri di vigilanza e controllo, oltre che obblighi di trasparenza nei confronti dei cittadini. E dunque vorremmo avere dei riscontri concreti rispetto a tali indicazioni.

Come pure vorremmo capire se tutte quelle misure che dimostrano attenzione nei confronti dei cittadini, dai punti di raccolta nel territorio per quei materiali di uso quotidiano (tazzine rotte, lampadine, olio vegetale, ecc), agli incentivi per gli esercizi commerciali che limitano gli imballi, ospitano aree per i prodotti alla spina, o destinate alla raccolta differenziata selettiva (tipo tappi di sughero, pile, olio vegetale). Per non parlare dell’osservatorio sui rifiuti.

A pochi mesi dalle elezioni comunali, il servizio di igiene urbana è uno dei temi su cui si misureranno le risposte di chi si candida a governare la città.

#occhiapertiurbanistica: la variante elettorale

Il 2021 potrà essere ricordato come l’anno che ha segnato il futuro urbanistico della nostra città: in gennaio era arrivato il parere motivato sulla Valutazione Ambientale Strategica che imponeva una lunga serie di revisioni, correzioni e prescrizioni alla variante parziale del PGT. Una variante molto controversa e contestata, soprattutto per la realizzazione del campo da baseball nel corridoio ecologico del Gaggiolo e del comparto immobiliare di via Cevedale-Bassano.

Le numerose osservazioni arrivate da cittadini ed associazioni compresa la nostra, e persino da partiti appartenenti alla giunta comunale, avevano messo in luce la mancata considerazione dei danni ambientali conseguenti agli interventi previsti, la subordinazione agli interessi immobiliari privati ed una pianificazione degli impianti sportivi pubblici slegata da quella complessiva.

Solo in dicembre, il 15 in commissione territorio e poi il 21 con la discussione in consiglio comunale, emerge il risultato della revisione e si assiste ad un inaudito scambio di veleni fra i tecnici responsabili della variante e della VAS che si accusano reciprocamente di inadeguatezza ed inadempienza.

Ma è proprio il consiglio comunale a costituire finalmente un elemento di trasparenza perché diventano palesi il supponente decisionismo dell’amministrazione che ha voluto una variante del PGT, falsamente definita parziale, quando in realtà modifica elementi e criteri strutturali dell’impianto del PGT, la domanda di partecipazione da parte dei cittadini sistematicamente elusa nel corso di un procedimento in cui è stato persino necessario ricorrere ad un esposto per fare rispettare i dovuti termini di messa a disposizione dei documenti presentati in piena pandemia.

Infine, ma non ultimi, si sono palesati gli interessi economici sottesi ai campi di via Cevedale-Bassano: un lembo di verde agricolo ai margini del tessuto urbano ed affacciato sul parco delle cave, su cui grava però una previsione di edificabilità di quasi 15.000 mq di slp, rimasta inattuata da decenni, distribuiti su diverse palazzine. La giunta era intervenuta lo scorso 10 novembre e, nel valutare “gli effetti di previsioni di PGT non più rispondenti alla diffusa sensibilità ambientale”, aveva recepito la disponibilità espressa dagli immobiliaristi a ridurre del 15% la slp portandola sino al 25% e dichiarando tale riduzione di superfice immobiliare edificabile di interesse pubblico.

Dunque l’amministrazione riconosce l’importanza dei campi e la necessità di porre un argine al consumo del suolo, ma poi come atto conseguente si limita a ridurre la superficie edificabile e a valutare la potenziale incidenza dell’intervento sui servizi ecosistemici. Inoltre si pensa di sanare il danno irreversibile per tutta la comunità costituito dalla perdita dei campi di via Cevedale, perché il suolo è una risorsa non riproducibile, attraverso una compensazione con altre aree che andrebbero ad ampliare gli ambiti di proprietà pubblica del Parco Est delle Cave ed il cannocchiale paesaggistico di Villa Lari. Ma tali aree sono già superfici libere e dunque non aggiungerebbero nulla al computo delle aree verdi.

Analogamente per il campo di baseball da realizzare nel campo del Gaggiolo, nonostante ne sia stata rilevata la sensibilità paesistica ed ambientale, la perdita del corridoio ecologico verrebbe compensato allo stesso modo, perché l’ampliamento dell’offerta di spazi sportivi è considerato preminente rispetto alle esigenze di tutela ambientale.

Nel corso della discussione in consiglio comunale diversi consiglieri hanno esposto puntuali obiezioni e critiche ai progetti ma, al momento del voto, la variante è stata adottata con due soli voti contrari, gli altri si sono astenuti o hanno lasciato l’aula.

Dopo la discussione delle osservazioni ci sarà un altro passaggio in consiglio comunale per la sua approvazione definitiva. I tempi sono ridotti perché incombono le elezioni amministrative, in ogni caso la variante parziale ed il PGT saranno l’oggetto principale di discussione della prossima campagna elettorale.

È qui che chiediamo un confronto con le forze politiche che si candidano nei prossimi mesi a governare la città. Pensiamo sia necessario far conoscere a tutti i cittadini quali sono le posizioni di ciascuna, in particolare sulle scelte urbanistiche, il tipo di progetto di città che propongono per noi e per i nostri figli.

Bene Comune Cernusco avvierà un occasioni di dibattito pubblico, consapevoli che se “le promesse dei politici valgono solo per chi le ascolta”, possono però essere elementi utili nella scelta di un candidato/a rispetto ad un altro/a.