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#10anni: referendum sull’acqua

“I beni comuni ci parlano dell’irriducibilità del mondo alla logica del mercato, indicano un limite, illuminano un aspetto nuovo della sostenibilità”

(Stefano Rodotà, “Il diritto di avere diritti”, Editori Laterza, 2012)

Sono passati dieci anni dal referendum sull’acqua e, purtroppo, non c’è nulla da festeggiare perché la vittoria dei cittadini contro la privatizzazione dell’acqua è continuamente messa in pericolo.

L’ultima minaccia è la cosiddetta “riforma” del settore idrico contenuta nel Recovery Plan che punta ad un sostanziale obbligo alla privatizzazione, in particolare nel Mezzogiorno. Così come è ferma da mesi alla Commissione ambiente della Camera la legge per la gestione dell’acqua pubblica (‘Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque’).

Bene Comune Cernusco, nato proprio per raccogliere l’eredità del referendum nella difesa dei beni comuni, si unisce al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua con le richieste di ridurre le perdite delle reti idriche, di salvaguardare il territorio dal dissesto idrogeologico e, soprattutto, di riaffermare il valore universale dell’acqua come bene comune e la necessità di una sua gestione pubblica e partecipativa.

referendum 17 aprile: ricordati la tessera elettorale

referendum_2016DUPLICATO DELLE TESSERE ELETTORALI

Coloro che necessitano di un duplicato della tessera elettorale devono presentare all’Ufficio Elettorale un’apposita domanda specificando la motivazione della richiesta:

• IN CASO DI SMARRIMENTO dell’originale è sufficiente la relativa dichiarazione da compilare sull’apposito modulo di domanda;

• IN CASO DI FURTO, il titolare si deve allegare copia della denuncia presentata al’Autorità di Pubblica Sicurezza
• IN CASO DI DETERIORAMENTO, è necessario allegare alla richiesta l’originale deteriorato.
• IN CASO DI ESAURIMENTO DEGLI SPAZI DISPONIBILI NELLA TESSERA per il timbro di avvenuta votazione, è sufficiente esibire la tessera esaurita.

– Chi ha già compilato il modello per il rilascio della nuova tessera in occasione delle ultime elezioni, può ritirarla presso l’ufficio elettorale.
– Chi invece esaurirà gli spazi in questa tornata elettorale potrà compilare il modello per il rilascio della nuova tessera rivolgendosi al personale comunale che sarà presente presso i seggi.

Per il rilascio delle tessere elettorali l’Ufficio Elettorale del Comune è aperto in via straordinaria:
>Venerdì 15 e Sabato 16 aprile
(dalle 9 alle 18 con orario continuato)
>Domenica 17 aprile
(giorno di votazione, l’Ufficio è aperto per tutta la durata delle operazioni di voto)

>Per qualsiasi informazione o chiarimento:
Ufficio Elettorale – tel. 02/9278290 – 216
e-mail: elettorale@comune.cernuscosulnaviglio.mi.it

(dal sito istituzionale del comune di Cernusco sul Naviglio)

Domande dei cernuschesi sul 17 aprile

REF_17aprile«Io a questo governo ci tengo, ma non mi è piaciuto quando figure istituzionali mi hanno detto di non andare a votare il 17 aprile perché se dei cittadini, o dei livelli di governo, pongono una questione che poi supera anche l’ammissibilità, allora chi rappresenta le istituzioni ne è anche il custode e non può non difendere il diritto di voto» questo il commento che ci ha lasciato una signora sabato scorso al banchetto di volantinaggio al favore del SI al referendum del 17 aprile cui il comitato Bene Comune Cernusco ha partecipato.

Oppure la stretta di mano del signore che ci dice: «sono tanti anni che vivo qui, ma io a Licata ci sono nato e  mi ricordo come era il mare dove andavo a fare il bagno ed ora, a soli dodici chilometri dalla costa sono previsti due pozzi chiamati Cassiopea, insieme al pozzo Argo 2 a poco più di undici. E, oltre ai pozzi, costruiranno pure una serie di oleodotti collegati ad una nuova piattaforma, la Prezioso K, che sorgerà nei pressi della piattaforma Prezioso che c’è già. Voterò SI perché desidero che il mare di Licata torni ad essere quello di un tempo».

E poi ci sono persone che si sono fermate a leggere il volantino per capire meglio il quesito del referendum: perché i giacimenti di petrolio e gas, che sono beni indisponibili dello Stato, sono soggetti a concessione, quali conseguenze implica l’estensione della loro durata sino alla fine del giacimento e cosa significa invece porre dei limiti temporali, quali possono essere le conseguenze economiche ed ambientali se rinunciamo all’estrazione degli idrocarburi.

La domanda più difficile è arrivata da Davide, sei anni, che voleva sapere cosa fosse un referendum.

A queste domande abbiamo cercato di rispondere, a tutti abbiamo detto che è importante andare a votare, perché se a Davide spieghiamo che nella nostra civiltà democratica un referendum serve a far decidere direttamente i cittadini, è importante essere conseguenti, dare il buon esempio e rendere questo strumento efficace ed incisivo.

Eppure a Cernusco siamo in pochi a parlare del referendum del 17 aprile.

A favore del SI, insieme a noi, ci sono l’associazionismo sociale e le associazioni ambientaliste e, sul versante politico, il Movimento 5 stelle. Gli altri esponenti politici locali, con la sola lodevole eccezione del sindaco (a favore del No) non si sono espressi. A nostro avviso conoscere quale sarà scelta sul referendum del 17 aprile dei nostri rappresentanti in consiglio comunale è importante. E’ un atto dovuto e di rispetto per chi li ha eletti.

In attesa che rispondano alle domande dei cittadini, noi del comitato Bene Comune Cernusco vi invitiamo nuovamente a votare SI.

il 17 aprile vota SI

REF_17aprile
Il 17 Aprile 2016 si vota per il referendum che chiede ai cittadini di decidere se vietare o meno il rinnovo delle concessioni estrattive di gas e petrolio per i giacimenti entro le 12 miglia dalla costa italiana.

Con il tuo voto puoi cancellare la norma che ha esteso la durata della concessione sino all’esaurimento del giacimento.

Il comitato Bene Comune Cernusco è a favore del SI

PERCHE’:

è una scelta che riguarda tutti, non solo chi vive lungo le coste, ma anche noi, cittadini lombardi, perché i giacimenti di idrocarburi sono un bene comune la cui disponibilità deve tornare allo Stato entro un tempo definito e non regalata ai petrolieri senza limiti di tempo

questo voto ci offre l’occasione per definire finalmente la politica energetica del nostro Paese, dando concretezza all’impegno preso a Parigi con la Cop21 di riduzione delle emissioni di anidride carbonica ed abbandono progressivo dei combustibili fossili.

il quesito del referendum riguarda anche il nostro futuro, perchè l’Italia si doti di un Piano Energetico efficiente, investa nelle fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione.

con il tuo SI il nostro Paese può dare un segnale di cambiamento verso un modello di sviluppo che innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e la febbre del Pianeta, per un’economia più giusta e sostenibile.

Il Governo non ha voluto accorpare il Referendum con le elezioni amministrative, sprecando così soldi pubblici per 360 milioni di euro, e lo ha anticipato al 17 aprile, ostacolando così la campagna di informazione verso i cittadini. A questo si aggiunge che alcuni esponenti politici di rilievo si sono espressi per l’astensione, cercando di rendere inutile la consultazione popolare.

Noi invece pensiamo che sia stato un calcolo sbagliato e pericoloso: in tempi di grave disaffezione per la politica è importante che i cittadini facciano sentire la loro voce ed esprimano la propria scelta.

Come sempre, il tuo voto conta davvero. Vota. Vota SI