
“Le elezioni possono essere drammaticamente inadeguate a rendere la complessità della politica”, come dice Amartya Sen, ma sono uno degli strumenti più usati nella scelta della rappresentanza e dunque nel fine settimana le elezioni comunali ci porteranno al rinnovo del consiglio comunale.
Ci sono quattro candidati sindaca/o e più di 200 candidati consiglieri che in questi mesi hanno esposto le loro proposte per il governo di una città apprezzata per il suo verde e la buona qualità della vita, sui quali però pendono numerose minacce e danno segni di criticità.
Ricordiamo in particolare i problemi della grave siccità del 2022, gli eventi meteorologici estremi del luglio 2023, l’eccezionale piovosità del 2024, fenomeni affrontati con improvvisazione o inadeguatezza e senza una riflessione sull’emergenza ambientale che stiamo vivendo che deve essere affrontata anche a livello locale. Valutiamo con preoccupazione la salute del nostro patrimonio arboreo: il ciliegio di via Tonale è stato sacrificato agli interessi immobiliari, quindici bagolari di via Don Sturzo verranno abbattuti secondo un progetto di riqualificazione della mobilità, il gelso di piazza Matteotti era malato e nessuno se n’era accorto. Sono solo esempi, ma emblematici di una gestione del verde da ripensare ed innovare con dispositivi urbanistici e regolativi aggiornati ed efficaci, che tengano conto delle più moderne indicazioni di tutela del verde e della biodiversità, anche attraverso il supporto di professionisti con competenze specifiche.
Siamo consapevoli che nella scelta elettorale i programmi elettorali contino poco, entrano in gioco anche altre componenti – dall’empatia del candidato alla scelta ideologica – e che siano troppo spesso solo promesse elettorali. Ma da quelli siamo partiti per valutare le posizioni dei candidati sui temi che ci stanno a cuore: i beni comuni legati all’ambiente ed al territorio, e pure quelli legati all’informazione ed alla trasparenza.
Abbiamo fatto analizzare all’IA i programmi elettorali dei candidati sindaco selezionando gli impegni proposti sui seguenti temi:
- Gestione e manutenzione del verde pubblico
- Forestazione urbana e biodiversità
- Parco Est delle Cave (PLIS)
- Partecipazione civica e strumenti di pianificazione
- Connessione con le normative europee
- Partecipazione e coinvolgimento civico nella gestione dei beni comuni
- monitoraggio ambientale e accesso pubblico ai dati
e successivamente abbiamo rivisto e controllato le indicazioni.
Segue l’analisi con i candidati in ordine alfabetico
Paola Colombo – Disegniamo Cernusco
Verde e forestazione:
- Prosecuzione delle politiche attuali; aggiornamento Regolamento del Verde.
- Progetti innovativi: orto botanico e chilometro verde della scienza.
- Promozione della biodiversità in ambito urbano.
Parco Est delle Cave:
- Connessioni verdi con altri parchi (Aironi, Increa, Gaggiolo).
- Valorizzazione del PLIS come infrastruttura sovracomunale.
- Recupero naturalistico dell’area boschiva della cava Gaggiolo.
Manutenzione e fruizione:
- Riqualificazione aree verdi, aree gioco, inclusione del tema nei percorsi educativi scolastici.
Claudio Mereghetti – Meglio si può
Verde e forestazione:
- Piani manutentivi anche per opere esistenti.
- Maggiore cura e ordine negli spazi verdi cittadini.
- Promozione dell’apicoltura e rispetto della fauna urbana.
Parco Est delle Cave:
- Non esplicitamente menzionato, ma presenza di riferimenti alla tutela del suolo e alla sostenibilità ambientale.
Manutenzione e fruizione:
- Collaborazione civica per la manutenzione con possibili incentivi.
- Coinvolgimento attivo della cittadinanza nel decoro urbano.
Danilo Radaelli – Il futuro è Adesso per una città da Vivere
Verde e forestazione:
- Obiettivo 100 m² di verde per abitante.
- Nuovo Regolamento del Verde; gestione differenziata per zone.
- Piantumazioni con piante autoctone e a bassa manutenzione.
Parco Est delle Cave:
- Stop all’espansione delle cave.
- Eventi, sentieri e cartellonistica per rendere il parco più accessibile.
- Concessioni agricole e promozione della filiera corta e agricoltura sostenibile.
Manutenzione e fruizione:
- Coinvolgimento della cittadinanza tramite Consulta ambientale.
- Educazione ambientale e percorsi per la manutenzione del verde privato.
Valentina Tedesco – La città in Comune / Sinistra per Cernusco / M5S
Verde e forestazione:
- Depavimentazione delle superfici grigie per ricreare suolo verde.
- Piantumazione di nuovi alberi, rilancio dell’iniziativa “Un albero per ogni nuovo nato”.
- Festa dell’albero con le scuole; incentivazione anche per il verde privato.
- Monitoraggio imprese inquinanti e spinta a ridurre l’impatto ambientale.
Parco Est delle Cave:
- Progetto partecipato con cittadini, scuole e agricoltori.
- Creazione di una piattaforma per la filiera corta e pratiche agroecologiche.
- Recupero cava Gaggiolo con finalità naturalistica.
- Collegamento del PLIS Est delle Cave con PLIS Martesana e Parco Cascine di Pioltello.
- Rete ciclopedonale intercomunale e manutenzione sentieri.
Manutenzione e fruizione:
- Fontanelle in tutti i parchi, aree cani attrezzate, cura continua dei parchi gioco.
- Ufficio per la gestione delle segnalazioni su degrado urbano.
Ci sono però alcuni elementi che non abbiamo trovato che invece pensiamo siano importanti fattori culturali dal punto di vista ambientale per coloro che si candidano a governare la città.
il Piano del Verde
Dall’analisi dei programmi elettorali dei candidati sindaco emerge una lacuna significativa: nessuno fa riferimento all’elaborazione di un Piano del Verde, strumento adottato da quei comuni che pongono attenzione alla pianificazione urbanistica, in particolare se collegato al Piano di Governo del Territorio, al Regolamento del Verde ed al coinvolgimento della cittadinanza.
Il Piano del Verde è uno strumento adottato da molti comuni italiani come documento di pianificazione ambientale e urbanistica che permette di:
- avere una visione strategica e integrata delle politiche del verde;
- definire standard minimi e indicatori di qualità ambientale;
- programmare in modo trasparente la manutenzione, tutela e valorizzazione del patrimonio verde;
- favorire la partecipazione attiva dei cittadini.
Il Garante del Verde: un istituto inefficace e ignorato
A Cernusco, la figura del Garante del Verde è stata formalmente istituita sul finire dello scorso anno, ma si è rivelata priva di visibilità, riconoscibilità, strumenti e impatto reale.
Nessun candidato propone una riforma o rilancio del Garante del Verde, confermandone l’inefficacia come strumento per la partecipazione civica nella tutela del verde urbano.
Il PLIS Est delle Cave
Tutti i candidati riconoscono l’importanza del Parco Est delle Cave, ma nessuno fa riferimento all’imminente modifica della convenzione regolativa, legata all’ingresso del Comune di Segrate: un’occasione per ripensarne l’assetto gestionale, troppo lento e farraginoso, introducendo elementi utili ad individuare una nuova governance del parco, con capacità di incidere sulla destinazione delle risorse, sulla progettazione, sui modelli di fruizione e sul rapporto con il mondo agricolo. Ignorare questo passaggio significa perdere un’occasione di rilancio politico e funzionale del PLIS, proprio partendo dalla considerazione che Cernusco è il Comune capofila.
Ci auguriamo che il PLIS Est delle Cave si strutturi come ambito sovracomunale, da governare in modo integrato, trasparente e partecipato.
la Nature Restoration Law
In nessuno dei programmi ci sono riferimenti alla Nature Restoration Law, il regolamento europeo approvato nel 2024 sul ripristino degli ecosistemi che fissa obiettivi vincolanti per:
- l’arresto del consumo di suolo urbano e periurbano;
- la conservazione della copertura vegetale delle aree urbanizzate;
- la protezione di impollinatori e fauna selvatica, in particolare uccelli e insetti impollinatori.
Si tratta di un quadro normativo europeo che influenzerà direttamente le politiche ambientali locali nei prossimi anni e che sarà utile per quelle amministrazioni che intendono tutelare suolo, verde ed ecosistemi all’interno di una cornice normativa sovraordinata. Importante è inoltre il coinvolgimento delle comunità nel monitoraggio degli obiettivi.
Monitoraggio ambientale e accesso pubblico ai dati
Infine ma non ultimo, vogliamo ricordare l’importanza dei dati ambientali, in particolare quelli locali e dunque la centralina meteorologica, che avrebbe dovuto essere realizzata già da molti anni: una nostra proposta, disattesa nonostante un unanime mozione del consiglio comunale del 2020 che ce ne affidava la cura e responsabilità. È stata deliberata nel dicembre scorso l’assegnazione ad un altro soggetto che avrebbe dovuto realizzarla entro la fine di gennaio, ma sinora non se trova traccia.
Ci auguriamo che anche in questo caso si inizi a registrare e monitorare i dati ambientali e che vengano messi a disposizione come open data per la cittadinanza.
Aggiungiamo che siamo stati contattati da tutti i candidati, ad eccezione di Paola Colombo, per avere un confronto dialettico sui temi ambientali. Ringraziamo Claudio Mereghetti, Danilo Radaelli e Valentina Tedesco, per l’attenzione e per il riconoscimento del nostro ruolo di interlocutore affidabile e competente.
Chiudiamo, ricordando le parole di Norberto Bobbio: si può essere imparziali, ma non neutrali.
Bene Comune Cernusco continuerà a monitorare ambiente, territorio, biodiversità, a promuovere la trasparenza, la partecipazione incidente valutando la coerenza tra parole e azioni.
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