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#Caroselloleaks: come (rin)negare il PGT

… “L’obiettivo strategico è stato quello di evitare la saldatura edificata tra il territorio di Cernusco sul naviglio e quello degli altri comuni. In questo modo abbiamo creato una sorta di corona costituita dal Plis, a ovest e a nord, e dalle aree agricole che vanno verso Bussero così da bloccare una ipotetica futura espansione edificatoria” … (Giordano Marchetti, assessore al Territorio, Fuori dal comune, giugno 2015)

Peccato che proprio la corona del Plis delle Cave presenti ben due ferite, le aree destinate all’ampliamento del centro commerciale Carosello. E si fa cattiva informazione non ricordando che a Nord di Cernusco la struttura commerciale e tutta la viabilità commessa  costituiscono un vulnus rispetto al principio guida del PGT di lasciare corridoi ecologi di salvaguardia.

Il centro commerciale Carosello è – e diventerà ancora di più con l’ampliamento che comporta anche la cessione di un pezzo del parco degli Aironi – un elemento di risucchio teso a cancellare le già esili barriere presenti.

#Caroselloleaks: il progetto

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Concludo dicendo che, di tutto l’iter i consiglieri saranno via via informati, così come mi sono già impegnato a fare in commissione. Periodicamente saranno quindi convocate commissioni territorio per dare a tutti la possibilità di conoscere ogni sviluppo del progetto. Giordano Marchetti, 28 luglio 2014

Con queste parole l’assessore al territorio chiudeva il suo intervento in consiglio comunale. Ad otto mesi dall’atto di indirizzo che ha avallato la proposta di accordo di programma volta all’ampliamento del centro commerciale Carosello e, soprattutto, a tre mesi dal deposito presso l’ufficio tecnico della documentazione, solo attraverso un accesso agli atti abbiamo la possibilità di conoscere qual è il progetto proposto dalla società Eurocommercial.

Il punto di forza del nuovo volto del Carosello saranno un prato che coprirà gran parte del tetto del nuovo corpo costruito in gran parte sui parcheggi esistenti a Carugate e l’affaccio vista lago di tale edificio sul parco degli Aironi di Cernusco.

Su questi elementi torneremo presto, intanto emerge con nettezza il tratto di assenza di informazione  con cui le istituzioni si rapportano alla propria comunità rispetto a questo progetto. progetto_Pagina_1

la divisione dell’acqua ed il piano che vogliamo

La divisione fra due assessorati non fa bene all’acqua di Cernusco: da una parte si trova fra le competenze dell’assessore alla gestione del territorio Giordano Marchetti, dall’altra l’Ufficio Ecologia che dovrebbe gestirla fa capo all’assessore all’ambiente Ermanno Zacchetti. E finisce che l’acqua di Cernusco si ritrovi nella terra di nessuno, fuori dall’area d’influenza dell’uno o dell’altro.

Così accade che non si abbiano ancora notizie dell’esito dell’incontro fra ammistrazione ed AmiAcque, incontro sollecitato proprio dal comitato Cernusco Bene Comune dopo lo scandalo della relazione della ASL sul monitoraggio della qualità dell’acqua dei pozzi dimenticata in un cassetto. In tale relazione la ASL invitava il comune di Cernusco a dare riscontro in relazione all’individuazione di punti di emungimento più sicuri dal punto di vista sanitario.

Da tempo il comitato Bene Comune Cernusco sollecita la necessità di stipulare una carta comune di intenti sottoscritta da Amministrazione comunale, gestore del servizio idrico, associazioni e cittadini mirata ad una corretta informazione sulla qualità dell’acqua e buone pratiche per la sua tutela e conservazione.

Abbiamo bisogno di maggiore trasparenza e sensibilità. E’ ormai il momento, l’amministrazione deve ascoltare e dare conto  ai suoi cittadini attenti al bene comune.

Aderisci alla campagna: il Piano per l’acqua di Cernusco

Quel gioiello di CapHolding che non comunica i dati sulla qualità dell’acqua

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dal comunicato sull’assemblea dei soci di CAP Holding svoltasi il 19 marzo che ha approvato la formazione del gestore unico dei servizi per l’acqua della provincia di Milano.

Non pare davvero un esempio di buona politica se i dati relativi alla qualità dell’acqua del comune di Cernusco sono fermi al 2010.

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Il comitato Bene Comune Cernusco ha sollecitato in ripetute occasioni (nell’incontro con l’assessore Marchetti ed in quello con il sindaco Comincini) la necessità che Amiacque, l’azienda di erogazione di CAP Holding che ne costituisce il “braccio operativo”, fornisca con puntualità al nostro comune tutte le informazioni sull’acqua dei pozzi in funzione a Cernusco. Si tratta di un atto dovuto legato ai doveri di informazione e trasparenza garantiti dalla carta dei servizi, oltre che un elemento necessario all’amministrazione ed ai suoi uffici tecnici per valutare con riscontri oggettivi l’evoluzione qualitativa e qualitativa dell’acqua erogata.

Questo “gioiello” che ha come obiettivo la gestione manageriale del servizio idrico, attraverso una società di capitale ma interamente pubblica, così da conciliare la snellezza di un soggetto organizzato secondo un modello privatistico con i limiti propri del modello in house, sinora ha dimostrato invece di essere un soggetto inadeguato a rispondere anche ad una semplice richiesta di invio dati.

Invitiamo ancora una volta l’amministrazione, anche in virtù della sua quota di partecipazione azionaria, a rinnovare tale richiesta a AmiAcque, anzi a stipulare un preciso protocollo d’intesa (come già segnalato sia due mesi fa all’assessore Marchetti che al sindaco Comincini proprio alla vigilia dell’assemblea dei soci) che ne regoli tempi e modalità di comunicazione.

Bene Comune Cernusco: l’incontro con il sindaco Comincini

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Bene Comune Cernusco BeCoCe continua il suo percorso di incontri con le istituzioni cittadine per avere un quadro di riferimento delle prospettive della città legate al bene comune.

Il 18 marzo ha incontrato Eugenio Comincini, sindaco di Cernusco sul Naviglio. 

La discussione parte dalla lettera inviata  dal comitato lo scorso anno alle forze politiche ed ai candidati sindaco che sollecitava la pubblicazione aggiornata degli indicatori di qualità ambientale, in particolare i valori relativi alla qualità dell’aria e dell’acqua. Ma soprattutto li invitava ad istituire pratiche condivise di partecipazione deliberativa nella gestione dei beni comuni e ad una maggiore trasparenza e condivisione in rete degli atti amministrativi legati all’essenza stessa della vita istituzionale (consigli comunali, bilanci, piano pluriennale delle opere pubbliche, rapporto annuale sullo stato dell’ambiente cittadino). La lettera, rimasta sinora senza risposta, non ha perso affatto la sua ragion d’essere e su questi temi siamo tornati a sollecitare il sindaco.

Comincini si è impegnato a ricordare nell’assemblea straordinaria di CAP Holding (Cernusco ha una partecipazione societaria) che si tiene oggi la necessità di aggiornare i dati relativi alla qualità dell’acqua della nostra città.

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Vedremo se Amiacque manterrà gli impegni. A nostro avviso, come avevamo suggerito nell’incontro con l’assessore Giordano Marchetti sarebbe utile istituire un protocollo d’intesa fra comune e gestore che regoli le procedure di comunicazione.

Un altro impegno del sindaco riguarda la risposta del nostro comune al questionario promosso dal Forum Salviamo il Paesaggio – cui BeCoCe aderisce – sul censimento del cemento. I dati serviranno a fare il punto della situazione rispetto alla Cernusco di domani in relazione all’incremento dei volumi e della popolazione, anche in relazione alle previsioni del PGT.

Altro strumento utile a valutare lo stato di salute della nostra città è il Rapporto sullo stato dell’ambiente che fornisce il quadro completo degli indicatori ambientali e sociali. Cernusco non si è dotata nel passato di tale strumento, né i vincoli di bilancio ne consentono oggi la programmazione. A nostro avviso sarebbe però importante valutarne i costi di realizzazione.

Abbiamo poi sottolineato che scelte importanti che riguardano il bene comune, quali ad esempio la costruzione della nuova scuola o il parco solare, vanno pensate anche alla luce della loro impronta ecologica. E a tale riguardo la strada è ancora tutta da percorrere.

Resta aperto anche il tema della comunicazione e condivisione in rete degli atti amministrativi: occorre continuare ad adottare procedure atte a favorire la partecipazione dei cittadini all’azione politica e amministrativa tramite la rete internet, tenendo conto della varietà delle caratteristiche personali, sociali e culturali. Occorre prestare maggiore attenzione al sito istituzionale del comune, spesso di difficile consultazione oppure con pagine inesorabilmente datate. Perché anche la rete è un bene comune, inteso come strumento di partecipazione alla vita della comunità e di diffusione dell’informazione.

Infine, ma non ultimo l’impegno di BeCoCe ad istituire con l’amministrazione una collaborazione volta a mettere in circolo disponibilità e competenze per la tutela del nostro bene comune.

Cari assessori Marchetti e Zacchetti, novità sulla qualità dell’acqua?

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Gentili assessori
Giordano Marchetti ed Ermanno Zacchetti,

nella seduta del 5 febbraio scorso è stato approvato il progetto di fusione delle società Ianomi, Tam e Tasm in CAP Holding che diventerà in tal modo il gestore unico del patrimonio idrico (reti ed impianti) per la provincia di Milano, progetto illustrato direttamente dal presidente Alessandro Ramazzotti che, nel corso del suo intervento, ha anche evidenziato l’efficienza della rete locale e la qualità dell’acqua di Cernusco.

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Rileviamo, però, come non ci sia un riscontro concreto alle parole del presidente dal momento che il gestore del servizio idrico, Amiacque, continua a non fornire i dati relativi alla qualità dell’acqua erogata dai pozzi di Cernusco. I dati che il comune ha a disposizione sono fermi al 2010 e comunque si riferiscono a dati di provenienza ASL, quindi relativi ad una media annuale dei valori, laddove è importante avere a disposizione i valori dei diversi parametri analizzati per i diversi pozzi e con frequenza temporale certa.

Siamo rammaricati che in consiglio non si sia colta l’opportunità di segnalare a Ramazzotti tale lacuna e che non si siano richiesti impegni in tal senso. Auspichiamo che di qui in avanti l’Amministrazione faccia pesare di più il suo ruolo societario, ricordando ad Amiacque che tra i suoi compiti istituzionali ci sono pure informazione e trasparenza ed invitandola ad una comunicazione puntale dei parametri relativi alla qualità dell’acqua dei pozzi di Cernusco.

Cogliamo l’occasione per segnalarvi che la CAP Holding ha di recente assegnato ad una società esterna il «servizio di assistenza tecnica, gestionale, amministrativa per la realizzazione di punti erogazione acqua denominati “case dell’acqua”; elaborazione di un progetto di sviluppo tecnico e di comunicazione relativo alle case dell’acqua esistenti e nell’ottica Expo 2015; coordinamento progettuale per l’implementazione ed integrazione dei servizi di comunicazione connessi al progetto “casa dell’acqua” in ottica Expo 2015; coordinamento nel mantenimento del sistema di certificazione ISO 22000 anche in relazione alle case dell’acqua già esistenti».

Pertanto verrebbe così a cadere la giustificazione, almeno per quanto riguarda le case dell’acqua e la sicurezza alimentare, dell’eccesso di richieste cui devono far fronte.
Proprio facendo leva sulla necessità di una verifica di fattibilità del progetto della Casa dell’acqua e dello stato della qualità dell’acqua dell’acquedotto distribuita nelle mense scolastiche, Vi chiediamo di farvi personalmente interpreti della richiesta di dati aggiornati e complessivi sull’acqua di Cernusco. Ulteriori ritardi non sono più giustificabili. Suggeriamo di procedere ad un vero e proprio Protocollo d’Intesa che stabilisca tempi e modi di comunicazione dei dati fra Amiacque e ufficio Ecologia del comune, in modo tale che non si debba procedere ogni volta alla richiesta, ma si attivino ad intervalli regolari le procedure di comunicazione.

In attesa di un Vs. riscontro, Vi inviamo cordiali saluti

Fabio Battagion
Portavoce del Comitato

BeCoCe incontra l’assessore alla gestione del territorio

Il comitato Bene Comune Cernusco (BeCoCe), che dopo i referendum sull’acqua ha rivolto la sua attenzione al tema dei beni comuni in senso lato, ha incontrato il 4 febbraio l’assessore Giordano Marchetti per fare il punto sulla qualità dell’acque di Cernusco ed intraprendere eventuali iniziative.

Da troppo tempo i dati relativi alla qualità dell’acqua di Cernusco riportati sul sito del Comune sono datati e lacunosi, poiché il gestore del servizio (Amiacqua ed in seconda battuta la ASL) cui competono rilievi ed analisi, non li gira con tempestività e completezza all’amministrazione.
L’Amiacque non risponde alle ripetute richieste inviate dall’amministrazione, o meglio, risponde che sono troppi i comuni coinvolti e non riesce ad inviare i dati a tutti, mentre la provincia li invia solo una volta l’anno, quindi i valori riguardano sempre una media delle campionature effettuate l’anno precedente.
Per Cernusco siamo fermi al 2010 ed è un ritardo ormai ingiustificabile, per questo è stata rinnovata all’assessore Marchetti la richiesta di sollecitare all’AMIacque ad inviare dati completi e tempestivi, facendo leva anche sul fatto che l’amministrazione è componente societaria del gestore del servizio idrico e potrebbe esercitare maggiore pressione persuasiva.
Nello stesso tempo BeCoCe ha espresso piena disponibilità a collaborare con l’amministrazione, viste le limitate risorse di cui dispone l’ufficio ecologia, anche per tenere d’occhio l’evoluzione temporale e spaziale dei dati (variazione nel tempo e nei diversi pozzi dei parametri analizzati).
Altro elemento valutato è l’effettiva vulnerabilità della qualità dell’acqua di Cernusco: una valutazione dei dati più puntuale può essere utile anche per una verifica di fattibilità del progetto della Casa dell’acqua e dello stato della qualità dell’acqua dell’acquedotto distribuita nelle mense scolastiche.

Clima collaborativo e reciproci impegni positivi. Bilancio positivo dunque? Si, anzi no, perché solo il giorno seguente nel consiglio comunale che ha approvato la fusione di Ianomi, Tam e Tasm in CAP Holding, che diventerà così quindi il gestore unico integrato del patrimonio idrico sul territorio della provincia di Milano, non è stata colta l’opportunità di segnalare tale lacuna ad Alessandro Ramazzotti, presidente di CAP holding (azionista al 60% di Amiacque) presente in consiglio proprio per illustrare il progetto.

BeCoCe auspica che di qui in avanti l’Amministrazione stabilisca con Amiacque un protocollo procedurale per la comunicazione puntale dei parametri relativi alla qualità dell’acqua dei pozzi di Cernusco dal momento che il gestore del servizio ha fra i suoi compiti istituzionali pure informazione e trasparenza.