Variante PGT, fase 2 Covid-19 e la finzione della partecipazione


Al comune di Cernusco sono già in piena fase 2 del Covid-19 o della ripartenza: il 16 aprile sono stati depositati i documenti relativi alla variante n. 2 del P.G.T.  e dal 17 aprile partono i 60 giorni in cui vengono messa a disposizione del pubblico (sic) in cui si può prendere visione della documentazione presso gli uffici comunali, che però in questo periodo sono chiusi (funzionano solo servizi essenziali su appuntamento).

In altri comuni le procedure urbanistiche sono state sospese a causa dell’emergenza Covid-19, a Cernusco no. Come sia possibile conciliare le restrizioni relative alla riduzione di mobilità ed al distanziamento sociale in corso in questo periodo con le istanze di partecipazione che la messa a disposizione della documentazione urbanistica è una domanda retorica.

D’altra parte non è la prima volta, era già successo l’estate scorsa con la scadenza dei termini per la presentazione proposte fissato al 31 luglio, poi in novembre con la messa a disposizione del documento di scoping il venerdì e la conferenza VAS convocata il lunedì seguente. Dunque partecipazione come finzione.

Questo caso però è ancora più grave, un vero e proprio strappo  che mette a nudo la mancanza di volontà di interazione dell’amministrazione con la sua comunità, per altro rispetto alla discussione dello strumento di pianificazione del suo territorio che è elemento essenziale e fondativo di qualsiasi prospettiva futura.  Questa pandemia deve essere l’occasione per riscattare molti errori del passato, non per consolidarli. Chiediamo pertanto che l’amministrazione di Cernusco disponga una sospensiva dei termini di messa a disposizione della documentazione.

 

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1 commento

  1. Sergio Pozzi

    La partecipazione fittizia è una costante, un sistema ormai ampiamente collaudato a Cernusco ma non solo, radicata ben prima delle restrizioni socio-econimche coattive per il VIRUS. Prima sottovoce, poi via via sempre più marcato non l’abbiamo mai nascosto. La controprova? Rileggere gli atti cogenti come le Delibere di Giunta e Consiglio e gli stessi verbali delle Commissioni: sembrano un INNO stonato per un sistema inesistente nei fatti e nel loro svolgimento come se la partecipazione fosse davvero avvenuta. La reiterazione di termini come “Visto l’art. ecc. ecc.” oppure “Vista la pubblica Assemblea partecipativa del…. ecc. ecc.”, la fa da padrone menzognero della parte espositiva di ogni provvedimento. Dibattiti, dove l’Assessore dichiara pubblicamente e reiteratamente “se capiss nient” rappresenta il top della vera verità. Siamo tutti soccubi della “spartecipazione” non quella della Gente (che alla lunga si è rotta davvero) ma di quella di chi ci Governa, bianchi, rossi, verdi o neri che ne hanno fatto un sistema per continuare a “galleggiare”.