Il Forum di Partecipazione è l’organismo del Parco Est delle cave in cui si ritrovano i rappresentanti dei comuni che lo costituiscono, i consiglieri comunali delegati e le associazioni del territorio. Non è un ambito deliberativo, ma può fornire suggerimenti ed indicazioni al comitato di gestione ed è chiamato ad esprimere ogni anno il parere sul bilancio (rendiconto e preventivo per l’anno successivo).
Anche quest’anno Bene Comune Cernusco, con l’adesione di Salviamo il lago Gabbana, dopo un’attenta valutazione del rendiconto 2023 e del preventivo 2024, ha inviato il suo parere al comitato di gestione.
Abbiamo espresso sul rendiconto del 2023 un parere negativo poiché le risorse dedicate all’educazione ambientale ed alla promozione costituiscono meno del 20% rispetto alle spesi de gestione, pur apprezzando notevole riduzione dell’avanzo di bilancio che quest’anno segna un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti e che poneva una grave ipotesa sulla capacità gestionale del parco.
Sul bilancio preventivo del 2025 rileviamo una dotazione finanziaria ancora inadeguata (inferiore alla spesa del 2024) in cui pesano ancora fortemente le voci di spesa legate alla gestione ed agli incarichi professionali, mentre la scarsità di investimenti in conoscenza continua ad essere un aspetto critico. A nostro avviso è fondamentale rivedere l’allocazione delle risorse per garantire la realizzazione degli studi e dei monitoraggi ambientali, insieme alla messa in campo di un vero e proprio progetto di educazione ambientale, del censimento degli alberi, senza i quali il parco rischia di rimanere indietro nella comprensione delle problematiche ecologiche e nella sensibilizzazione della comunità.
In conclusione, le attuali criticità evidenziano una gestione che necessita di un cambiamento significativo per costruire un Parco Est delle Cave la cui identità non sia più collegata alle cave che gli danno il nome ma alla conoscenza delle sue caratteristiche ambientali, indentificando una prospettiva di contesto ecologico di qualità dove le comunità possano ritrovarsi.
Il 6 febbraio 2024 si è costituito l’Osservatorio per la tutela del suolo e del paesaggio del Nord Est Milanese.
L’osservatorio nasce per tutelare il suolo, un bene comune, risorsa fragile consumata dall’occupazione delle superfici verdi libere prodotta dalla speculazione edilizia e dalla proliferazione delle infrastrutture e per offrire una risposta concreta alle emergenze climatiche che mettono in pericolo la nostra esistenza sul Pianeta Terra.
L’Osservatorio è costituito da cittadini, rappresentanti di associazioni ambientaliste, culturali e naturalistiche della Zona omogenea Adda Martesana della Città Metropolitana di Milano che, consapevoli delle conseguenze sempre più pesanti del riscaldamento globale e del consumo di suolo, hanno deciso di unirsi e collaborare per costituire una rete coordinata per monitorare e valutare le attività di pianificazione e gestione del territorio delle nostre amministrazioni, analizzare gli effetti derivanti da strumenti di pianificazione inefficaci a tutelare il suolo e ad arrestarne il consumo.
L’Osservatorio è aperto a tutti coloro che riconoscono come fine da perseguire la conservazione delle aree verdi libere, degli ecosistemi e degli ambiti naturali, a cui si affiancano la salvaguardia delle aree agricole e dei boschi, la difesa della biodiversità, la tutela del paesaggio e la conservazione del patrimonio culturale, ambientale ed architettonico. Strumento essenziale è il monitoraggio del consumo di suolo del nostro territorio collegato alla mobilitazione contro le decisioni che mettono in pericolo questa risorsa essenziale.
Sono soci fondatori dell’Osservatorio:Bene Comune Cernusco, Cernusco in Comune, Custodi del Paesaggio Cassina de’ Pecchi, Salviamo il Lago Gabbana Vimodrone, Fulvio Carcano, Walter Piloni.
C’è una nuova allerta meteo: nella notte arriveranno precipitazioni temporalesche che in alcuni settori lombardi potranno essere molto intense ed abbondanti.
E’ iniziata la terza edizione dell’ormai tradizionale concorso fotografico e di disegno naturalistico di Bene Comune Cernusco.
Dal 1° Aprile al 20 Luglio si possono caricare le foto o consegnare i disegni a tema Parco est delle Cave. Tutte le informazioni a riguardo ed il Regolamento del concorso si possono trovare nella pagina dedicata, cui si accede anche dal menu principale del sito www.benecomunecernusco.it
Le categorie per la sezione “fotografia” sono ancora quattro, ma con una novità:
ACQUA
MONDO VEGETALE DEL PARCO
MONDO ANIMALE DEL PARCO
INDOVINA DOVE
Quest’ultima categoria (Indovina dove) invita a scoprire luoghi insoliti e nascosti del Parco. La foto o il disegno più bello è quello che stimola la curiosità di chi lo guarda, chiedendosi dove sia quel luogo, come raggiungerlo, come farlo conoscere. Chi riuscirà a farlo nel modo migliore e più curioso?
Per la sezione “disegno” le quattro categorie sono raggruppate in una unica, denominata “Il Parco Est delle Cave”, privilegiando quindi le riproduzioni di quanto è presente nel parco. Per tutte le categorie, saranno valutate, oltre alla qualità delle foto e dei disegni, anche elementi di novità come la riconoscibilità, l’originalità del luogo di ripresa o di spunto per il disegno e la capacità di osservazione dell’ambiente naturale.
Dopo l’estate, ci sarà la consueta Mostra (luogo e date saranno comunicate appena possibile) con la premiazione dei vincitori.
Si è tenuta ieri, alla presenza del sindaco di Brugherio Troiano, del Presidente del PLIS Est delle CaveVeneroni (oltre che sindaco di Vimodrone) e dell’assessore Comelli in rappresentanza del comune di Carugate, la premiazione dei vincitori del Concorso “La Fotografia e l’arte nel Parco Est delle Cave”.
E’ stata anche inaugurata la mostra “Chiamatemi Parco” che include le foto ed i disegni migliori partecipanti al concorso.
Sono stati premiati:
Daniela Donegà, vincitrice delle categorie Mondo Vegetale e Mondo Animale
Mauro Girardi, vincitore della categoria Acqua
Pietro Tarzia, vincitore della categoria Intervento dell’uomo
Marina Mondonico, vincitrice ex aequo della sezione Disegno
Donata D’Addabbo, vincitrice ex aequo della sezione Disegno
Pietro e Donata non erano presenti alla premiazione – li raggiungeremo comunque inviando loro il premio
Alla presenza di un folto pubblico, abbiamo ribadito il nostro obiettivo di incrementare la conoscenza e la fruibilità dell’intero parco, che al momento non viene ancora percepito dai cittadini come una risorsa naturale estesa e fondamentale per difendere la biodiversità e salvaguardare un habitat continuamente messo a rischio dalla continua espansione del traffico e occupazione di suolo.
Scopo del concorso fotografico e disegno, non pienamente ancora attuato da tutti, è proprio la conoscenza delle molteplici realtà e potenzialità che fanno parte di questo Parco, sia in positivo, per la presenza di ecosistemi ricchi e unici, anche se non privi di rischi, sia in negativo visto il perdurare di attività di escavazione o l’abbandono di aree potenzialmente ricche di biodiversità e adatte alla rinaturalizzazione.
Il presidente del Parco ed il sindaco di Brugherio, ringraziandoci per la nostra lodevole e utile iniziativa, hanno ribadito l’impegno a migliorare la salvaguardia dell’esistente e la volontà di incrementare sia l’area inclusa nel parco (a breve entrerà nel PLIS anche il comune di Segrate, con un importante apporto di territorio), sia la conoscenza da parte dei cittadini.
La mostra rimane aperta tutti i pomeriggi presso la biblioteca di Brugherio fino al 24 Settembre. Successivamente (nella prima settimana di Ottobre) sarà visitabile a Carugate presso il centro ATRIUM.
Tutte le foto dei partecipanti sono visibili in questa pagina del nostro sito
CLIMA E URBANIZZAZIONE NELLA CITTA’ DEL FUTURO è il tema guida in cui si articolano due approfondimenti organizzati dalla commissione biblioteca del comune di Cernusco in collaborazione con LAND, un prestigioso studio di architettura del paesaggio. Il primo si è svolto giovedì 24 febbraio ed aveva come tema “La transizione verde di Milano nella decade della sostenibilità: dai giochi olimpici invernali del 2026 ai grandi progetti di rigenerazione urbana”.
Al breve saluto dell’Assessore Luciana Gomez è seguita una lunga introduzione a cura di Carla Daturi, vice presidente della Commissione Biblioteca, che ha raccontato la storia di LAND, descrivendone i principi e valori a cui si ispira, il ruolo e il contributo del suo fondatore Andrea Kipar, con nutrito corredo di citazioni agiografiche. La parola è poi passata a Francesca Villa, Project Manager dello studio, che ha illustrato nuovamente e largamente i principi alla base del loro approccio, per poi fare una carrellata di progetti realizzati o in via di realizzazione nella Città Metropolitana di Milano (fra questi Porta Nuova e Bicocca a Milano).
Non serve riportare qui quanto esposto durante l’incontro: per averne un’idea potete semplicemente consultare il loro sito web, perché di comunicazione istituzionale si è fondamentalmente trattato*.
Di fatto abbiamo assistito a uno spot promozionale di più di un’ora, ove le relazioni fra il clima e l’urbanizzazione non sono state analizzate e la transizione verde dai giochi olimpici invernali del 2026 ai grandi progetti di rigenerazione urbana è declinata come verniciatura di verde ai grandi progetti immobiliari realizzati ed in fase di realizzazione a Milano.
Non c’era un moderatore terzo e neutrale che potesse portare all’attenzione anche eventuali criticità, non c’era un tecnico che potesse esprimere valutazioni oggettive sui progetti o proporre modelli alternativi, nessun intervento di stimolo al dibattito da parte di esponenti della nostra amministrazione.
Un incontro monorelatore, un palcoscenico allestito dall’amministrazione per un privato che ha potuto parlare per più di un’ora senza alcuna possibilità di contraddittorio su un tema oggettivamente delicatissimo, in cui interesse pubblico e privato sono il più delle volte in netto contrasto.
Tant’è che alla domanda: “Lo studio LAND ha firmato anche la parte paesaggistica del progetto dell’ampliamento del centro commerciale Carosello, che di sostenibile a nostro parere ha ben poco: su questo che cosa ci può dire?” la risposta è stata: “Non rispondo perché ritengo la sua domanda una provocazione”. E qui, possiamo dire, il re è rimasto se non nudo in mutande…
Perché, al contrario, la provocazione nei confronti della comunità di Cernusco è stata chiamare a raccontare la rigenerazione urbana chi ha collaborato al progetto di espansione del centro commerciale Carosello che, ricordiamo, sarebbe stato realizzato a spese del parco degli Aironi e che è stato accantonato proprio grazie alla tenace opposizione di cittadini ed associazioni che hanno messo in luce l’insostenibilità dell’intervento.
il progetto del carosello con il tetto verde e la pista ciclabile sopraelevata da RELAZIONE DESCRITTIVA GENERALE – AdP Carosello – Eurocommercial Properties
E’ evidente che incontri così strutturati non possono portare valore aggiunto alla riflessione pubblica sui temi della tutela del territorio e dello sviluppo sostenibile di Cernusco sul Naviglio.
Lo studio LAND fa il suo lavoro, risponde alla committenza, ma l’amministrazione pubblica deve tutelare gli interessi generali, non quelli privati.
In un’epoca di mistificazione in cui perfino i menù di McDonald sono presentati senza remore come bilanciati o in cui le oil company si proclamano paladine della transizione ecologica, è necessario prestare estrema attenzione a contenuti e messaggi che ci vengono proposti ed è un segnale grave se un’amministrazione pubblica non coglie tali contraddizioni o, peggio, se ne fa partecipe, lasciando così spazio agli interrogativi sul perché lo abbia fatto.
Il prossimo incontro sarà giovedì 3 marzo (Città di piccole dimensioni dell’area metropolitana: le infrastrutture verdi blu come risposta al cambiamento climatico).
Alla prossima puntata
*la registrazione della sola relazione di F. Villa è disponibile sul canale you tube della biblioteca https://youtu.be/XZj8sC-VCvY
La foto qui sopra mostra lo striscione che, alla vigilia della seconda conferenza di VAS [prevista per il 30 settembre, poi nuovamente rimandata al 22 ottobre], abbiamo esposto lungo il Naviglio, in corrispondenza del prato che sarà trasformato in campo da baseball, secondo le intenzioni della nostra amministrazione cernuschese.
Non sappiamo esattamente quante persone si siano fermate, mentre percorrevano la ciclabile lungo Naviglio, per leggere la nostra segnalazione. Certamente qualcuno l’ha fatto e tra questi Paolo Pileri, professore di Pianificazione e Progettazione urbanistica presso il politecnico di Milano, nonchè studioso e appassionato difensore dell’ambiente, in particolare per i temi legati al consumo di suolo. Conosciamo anche la sua passione per la bici, al punto che è tra i promotori della ciclabile che, lungo il fiume Po, dovrebbe congiungere Torino con Venezia
Il prof. Pileri, che avevamo conosciuto nel 2015 ad una nostra conferenza organizzata per fermare l’ampliamento del Centro Commerciale Carosello e difendere il Parco degli Aironi, ha voluto lasciarci un suo messaggio di incoraggiamento e di condivisione, che riportiamo qui sotto.
Il suo messaggio ci ha fatto molto piacere, perchè ci conferma che siamo sulla strada giusta e ci incoraggia a perseverare nel nostro impegno civile e concreto a difesa dell’ambiente e dei beni comuni.
A tutti i nostri sostenitori, a chi legge questo post e lo condivide, chiediamo di inviarci un selfie fatto davanti allo striscione (che è ancora al suo posto). Li pubblicheremo sulla nostra pagina fb, per dare maggior forza alla nostra richiesta: un ripensamento della variante al PGT da parte dell’Amministrazione comunale ed un gesto di responsabilità nei confronti delle generazioni future, cancellando l’ampliamento del centro sportivo e conservando intatto il corridoio ecologico che passa proprio da questi campi. O dobbiamo aspettare politici migliori?
Grazie al professor Pileri e grazie a tutti!
Questo il messaggio ricevuto:
Da: PAOLO PILERI Oggetto: Bravi Corpo del messaggio: Buongiorno ho visto lo striscione lungo la Martesana che interroga e informa i cittadini sull’inappropriata scelta del comune o di un privato di consentire la distruzione di un suolo agrario per farci un campo da baseball. Bravi a comunicare così. Bravi a ricordare che ogni filo d’erba fa parte del grande bene comune di cui dovremmo occuparci. Molti diranno che un campo da baseball non fa male a nessuno e invece non è così. Non è più così. Il presente che stiamo vivendo è un presente nel quale siamo dentro un guasto climatico che è esattamente il risultato di milioni di scelte urbanistiche apparentemente innocue legittime e necessarie ma che invece ci hanno tolto il fiato. Il baseball è bello e lo sport è importantissimo. Nessuno nega questo. Ma oggi la sfida è trovare il modo di fare un nuovo campo da baseball senza torcere un solo filo d’erba. Se c’è la possibilità va fatto in ogni modo. Possibile che in Cernusco non vi sia un’area dismessa….un parcheggio di troppo…un piazzale abbandonato da desigillare per farne un campo da baseball? Questa è la cosa da fare e da spiegare. Questo è fare politica per la sostenibilità oggi. Il resto rimane a libro paga della comodità, del danaro, del non capire, della pigrizia a non innovare. Eppure i politici della Martesana dovrebbero ricordare l’esondazione del naviglio nell’aprile 2009….o l’hanno dimenticata? Ecco ricordiamogli allora che se le acque della Martesana si sversano su un campo permeabile questo assorbe quelle acque e il danno si minimizza. Se invece le stesse acque esondano su un campo di baseball non saranno assorbite allo stesso modo, se ne andranno in giro e faranno molti danni. Non andiamo poi a piangere dallo Stato o non imprechiamo contro la natura cattiva….perché sono queste scelte urbanistiche a essere miopi ed enormemente inopportune oggi, era dell’antropocene ovvero epoca nel mezzo di una tempesta climatica. Abbiamo bisogno di una politica migliore e di politici migliori. Bravi voi a far notare queste cose. Paolo Pileri
Il Comitato Bene Comune Cernusco non è stato invitato a partecipare al Tavolo per il Lago Gabbana, convocato il prossimo 5 ottobre dal sindaco di Vimodrone. Il Tavolo prevede tre componenti:
la proprietà dell’area in cui verrà realizzato l’interramento del lago Gabbana con 600.000 mc di materiali da scavo;
la componente istituzionale, costituita in primo luogo dal comune di Vimodrone che ha autorizzato il riempimento senza una serie di valutazioni preliminari sull’incidenza dell’intervento che hanno poi portato al coinvolgimento degli altri livelli istituzionali, dal PLIS Est delle Cave entro cui rientra l’area, alla Città Metropolitana, alla Regione;
la componente civica dei cittadini di Vimodrone, costituitasi nel comitato “Salviamo il lago Gabbana”, contraria all’intervento in quanto mette a rischio l’acquifero, distrugge l’ecosistema presente e cancella un lago diventato elemento paesaggistico ormai consolidato da più di cinquanta anni.
Sono stati invitate anche alcune associazioni ambientaliste di rilevo nazionale, sebbene non tutte abbiano conoscenza approfondita delle problematiche locali, ed un’associazione che ha ricevuto dal comitato di gestione del PLIS un incarico per il monitoraggio della fauna del parco.
Dunque un’ampia rosa di invitati da cui però è stato escluso Bene Comune Cernusco, sebbene sin dall’inizio condivida e collabori attivamente con Salviamo il lago Gabbana e sia parte del Forum di Partecipazione del PLIS Est delle Cave.
La modalità selettiva ad excludendum con cui sono stati scelti gli interlocutori non è un buon viatico per l’inizio dei lavori di un tavolo che si connota come una sorta di contenitore di cui non sono definiti i poteri decisionali delle parti coinvolte e, soprattutto, serve soltanto a definire gli interventi di ripristino dell’area da effettuare dopo il riempimento del lago, intervento che non viene affatto posto in discussione.
La necessità stessa di trovare oggi soluzioni adeguate post riempimento segnala l’assenza di visione che ha caratterizzato sin dall’inizio questo intervento e nel contempo introduce gravi interrogativi sulla mancanza di preliminari valutazioni sui rischi che corrono i beni comuni coinvolti, perché l’acqua ed il paesaggio hanno valenza collettiva la cui tutela ha valore preminente rispetto agli interessi privati.
Bene Comune Cernusco sta dalla parte del lago.
P.S.: la convocazione ufficiale parla di “tavolo di lavoro cava Gabbana”, in realtà è il lago, l’oggetto dell’intervento. Dunque anche la scelta semantica è indicativa della rimozione del lago.
La Cernusco che si fa bella dei suoi numerosi riconoscimenti (“città verde”, “città ciclabile”, “città europea dello sport 2020” sede persino dell’ultima tappa del giro d’italia, poi rimandato ad ottobre per covid), ha un’ombra nera che appanna il suo fulgore: i suoi beni comuni sono spesso presi di mira da vandali.
Accade in molte città ed anche a Cernusco si verificano spesso episodi di vandalismo contro strutture pubbliche. E’ capitato di nuovo nella notte del 30 giugno, quando alcune persone si sono introdotte in alcuni spazi della Casa delle Associazioni di via Buonarroti, bivaccando e distruggendone gli arredi, sino a renderli inagibili.
La Casa delle Associazioni è costituita da locali che dal 2016 il comune di Cernusco ha messo a disposizione delle associazioni che ne avessero fatto richiesta a fronte di un canone modesto. Anche Bene Comune Cernusco ha lì la disponibilità di una sede per due sere al mese e questo costituisce per noi, come a molte altre realtà associative, uno strumento con cui le istituzioni rendono praticabile in concreto e non come retorica, la partecipazione dei cittadini.
Dal 1 luglio la nostra sede è inagibile, devastata da persone che hanno banchettato sui tavoli di riunione, lasciato rifiuti, sporcato le pareti, rotto i sanitari, sfondato le porte. Dunque uno spazio pubblico che funge da bene comune non è più disponibile ed i costi del suo ripristino saranno notevoli, vista l’entità dei danni.
Abbiamo a lungo riflettuto sull’opportunità di rendere pubblico l’accaduto, dal momento che far parlare di sé è spesso il fine di tali vandali e quindi non volevamo prestarci a fare da cassa di risonanza ma, a più di un mese da quest’episodio, pensiamo che il silenzio nostro, ma anche dell’amministrazione, non aiuti e che sia opportuno far conoscere anche il volto buio della nostra città.
Noia, disagio sociale, bisogno di protagonismo per soggetti deboli, incultura: non intendiamo fare sociologia da bar perché le ragioni che portano a danneggiare beni comuni posso avere motivazioni profonde a volte legate a bisogni futili.
Ma occorre rompere la catena, perché degrado chiama degrado e gli atti si ripeteranno se non si fa luce sulle conseguenze che producono i danni commessi sui beni comuni.
Abbiamo inviato un mese fa, dopo il sopralluogo, una nota all’ufficio cultura del comune evidenziando la necessità di maggiore attenzione per gli spazi della Casa delle Associazioni attraverso una migliore illuminazione (l’ingresso violato è posto sul retro dell’immobile in una zona poco illuminata), un sistema di videosorveglianza e lo spostamento della posizione dell’ingresso su via Buonarroti anziché sul retro.
Non abbiamo ricevuto risposta, neppure alla richiesta di poter utilizzare, vista l’inagibilità dei locali danneggiati, una delle altre stanza disponibili presso l’altro ingresso.
Dopo la lunga pausa del covid che non ha permesso ai cittadini quella socialità che sta alla base della vita pubblica, vorremmo ricominciare a trovarci ogni due lunedì. Sarà possibile?
Non lasciamo che a settembre a riunirsi per festeggiare siano solo i vandali della nostra città.
Perciò chiediamo all’amministrazione di intervenire, dandoci la possibilità di usare un’altra sede ma, soprattutto, di non lasciare al degrado la Casa delle Associazioni e di aprire un dibattito cittadino sul problema del vandalismo che, colpendo i beni comuni, colpisce tutti noi.
Importante risultato dell’azione di Bene Comune Cernusco: i termini per la messa a disposizione della documentazione della variante parziale del PGT di Cernusco sono stati differiti al 14 luglio dopo l’invio alla procura di Milano del nostro esposto che segnalava il mancato rispetto della sospensiva dei procedimenti amministrativi sino al 15 maggio.
La messa a disposizione dei documenti era avvenuta in pieno lockdown e solo da pochi giorni è stato possibile riprendere per tutti noi contatti e relazioni, pertanto ignorare tale contesto era davvero un segnale di mancata volontà di attenzione e confronto. Inoltre così come ai cittadini è stato chiesto di attenersi alle regole dell’emergenza Covid-19, lo stesso deve valere per chi ci amministra. I diritti di tutti non si possono limitare per interessi di parte, la partecipazione non può essere considerata un espediente retorico, ma va declinata con atti concreti ed è un diritto da esercitare e difendere.
Siamo confidenti che questo periodo possa essere utilizzato come opportunità di informazione e divulgazione dei contenuti della variante e delle implicazioni che avrà nei prossimi anni. Ad maiora.
Bene Comune Cernusco è un Ente del Terzo Settore (ETS), quindi le donazioni in suo favore godono dei benefici fiscali previsti dalla legge.
Puoi anche destinare il 5 per 1000 a Bene Comune Cernusco ETS, utilizzando il codice fiscale 91583990154
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