Cari Sindaci

di Brugherio, Carugate, Cernusco sul Naviglio, Cologno Monzese, Vimodrone

Vi scriviamo perché il PLIS Est delle Cave a quasi sette anni dalla sua istituzione è di fatto ancora fermo. Nelle prossime settimane dovrebbe concludersi l’iter di approvazione della nuova convenzione da parte dei comuni aderenti, cui dovrà poi seguire la nomina dei suoi organismi di funzionamento.

Si tratta di passaggi attesi da molti anni e che speriamo possano dare finalmente avvio alla sua attività, consapevoli dei limiti di tutela propri della convenzione che non amplia il regime dei vincoli ad un livello superiore rispetto a quello dei Piani di Governo del Territorio dei singoli Comuni e quindi sempre modificabili.

Vi invitiamo pertanto ad attuarne prima possibile i passaggi formali previsti che riguardano la nomina degli organismi (comitato di gestione, direttore, comitato tecnico) in modo che ne venga garantita almeno la gestione.

La percentuale di territorio comunale interessata dal PLIS è in media di circa il 18% con punte che arrivano sino al 27%: si tratta di valori importanti che meriterebbero un adeguato impegno in termini di risorse ed attenzione.

Per questo vi chiediamo che ciascun comune destini al PLIS una percentuale significativa e definita del suo bilancio, in modo che l’impegno di ciascun comune non rimanga declinato solo a parole, ma si possa misurare in termini concreti e ci sia un valore di riferimento da usare fra i diversi comuni e come confronto in anni successivi.

A nostro avviso i primi investimenti dovranno riguardare la mappatura del parco in modo da rendere omogenei gli strumenti urbanistici presenti, oltre che individuare le aree private e quelle pubbliche rispetto alle quali deve essere prevalente l’interesse comune.

Il PLIS Est delle cave era stato istituito per inserire degli strumenti di tutela paesistico-ambientale su ambiti caratterizzati da attività di escavazione. A questo scopo si deve ritornare, ponendo un limite definito al consumo di suolo sulle aree di PLIS e ripristinando le aree degradate poiché non può essere che gli unici progetti in programma siano quelli che verranno realizzati dai cavatori in virtù delle prescrizioni normative.

Un parco è efficace se alle funzioni di tutela e conservazione si aggiunge la componente identitaria delle comunità che vivono sul suo territorio. E’ importante quindi che si riconosca a chi vive nei comuni del parco capacità d’incidenza rispetto alle attività di programmazione e soprattutto funzioni di controllo.

A questo riguardo però il Forum Consultivo di partecipazione, unico organismo previsto dalla convenzione aperto alla cittadinanza, è privo di poteri, potendo esprimere solo pareri non vincolanti. Sarebbe, al contrario, l’ambito ideale per forme innovative di partecipazione, attraverso la sperimentazione di processi deliberativi su temi specifici. Non ultima la redazione dei regolamenti degli organismi del parco.

Altro tema è legato alla trasparenza: le sedute degli organismi non sono pubbliche, né sono disponibili i verbali delle sedute del Forum. Vi chiediamo quindi un passo significativo verso l’open data.

Nel ribardirVi la nostra volontà di collaborazione, restiamo in attesa di un Vs. riscontro e Vi salutiamo cordialmente

1 marzo 2016

ACEA ONLUS – ASSOCIAZIONE CONSUMI ETICI E ALTERNATIVI BENI COMUNI E STILI DI VITA AMICI DEL PARCO MEDIO LAMBRO
COMITATO BENE COMUNE CERNUSCO
FORUM AMBIENTE AREA METROPOLITANA PARCO EST DELLE CAVE
LEGAMBIENTE ADDA MARTESANA
WWF STL MARTESANA ONLUS

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