A colloquio con Pietro Maroè, giovane argonauta che con passione studia e cura gli alberi, con un grande sogno, salvare il modo.

C’è ancora speranza per questo mondo. Dicono che sia sempre l’ultima a morire. Il cambiamento parte da ciascuno di noi, dalle scelte di ognuno di noi.

La vita è un’evoluzione continua e inarrestabile, un perpetuo adattamento, da quando veniamo al mondo a quando lo lasciamo. E la strada nel mezzo stabilisce chi sei.

Pietro Maroè ci racconta come ci sia bisogno di una nuova forma di società, che ci permetta di non estinguerci con le nostre stesse mani, dove gli alberi costituiscono un modello da seguire, un esempio di comunità organizzata dove le risorse vengono utilizzate in modo parsimonioso, senza che nulla vada buttato.

Dunque non sono affatto elementi dell’arredo urbano come spesso vengono considerati. Da qui la nostra provocazione del titolo.

Un’occasione da non perdere: giovedì 31 marzo – ore 21

di seguito le credenziali per la videoconferenza sulla piattaforma Zoom.

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